“Ancora vivi”
Prestazione eccelsa ieri da parte della coppia Herbert/Mahut che mantiene in vita la squadra di Yannick Noah, tenendo accesa la fiamma della speranza. Dopo lo sconforto di venerdì, dopo che il pesante 0-2 li aveva messi con le spalle al muro, Pierre-Hugues e Nicolas affrontano il match più galvanizzati che mai e superano Dodig e Pavic in quattro set. I croati rimangono ancora i favoriti domenica, tanto più che a scendere in campo per primo sarà il loro n. 1 Marin Cilic. Però… sappiamo come Marin, anche da favorito, sia capace di rovinare tutto lasciandosi sopraffare dai fantasmi della pressione e della paura. Paura che invece non sfiora minimamente gli eroi del doppio: “Siamo pazzi per farlo” afferma Mahut, prontissimo a scendere in campo anche nell’ultima giornata decisiva dei singolari. Ma la vittoria di ieri “non la dimenticherò mai” dice Nicolas che, a 36, ha vissuto sabato uno dei momenti più importanti della sua carriera.
“Operazione Cilic”. Lucas Pouille, “l’ultima chance”
Nella domenica decisiva, con ogni probabilità Noah schiererà Lucas Pouille, il grande escluso di venerdì, per tentare di arginare l’ “operazione Cilic”. Il campione dello US Open 2014 ha fornito una prestazione perfetta contro Tsonga e “il suono prodotto dalle sue corde era di una purezza incredibile” osserva Fabrice Santoro. “Lucas non sta nella pelle” continua Mahut, “e sono certo che farà un incontro immenso e, sul 2-2, in un quinto match della finale, non è più solo tennis, è molto di più, soprattutto in un’atmosfera come questa”. Ricordiamo che è stato proprio Lucas, l’anno scorso, a regalare alla Francia il punto della vittoria nel match decisivo contro il Belgio (battendo Steve Darcis). Pouille ha conquistato finora sei dei suoi nove match in Coppa Davis.
