Ora è ufficiale, anche l’Australian Open ha deciso di cambiare le regole nell’ultima frazione. Dal 2019 lo Slam di Melbourne adotterà il tie-break nel set decisivo, che si disputerà sul 6-6, ma secondo le regole del doppio. Il jeu decisif sarà infatti un super tie-break, nel quale vince chi arriva prima a dieci punti, non a sette, come accade invece in tutti gli altri parziali. La notizia era già trapelata a inizio dicembre, quando il Times riportò la volontà di Craig Tiley di allinearsi ai provvedimenti presi per il torneo Wimbledon (che ha scelto il tie-break sul 12-12 del set decisivo) e seguire le orme dell’US Open (che ha sì il tie-break sul 6-6, ma non a dieci punti), eliminando i set ad oltranza.
C’erano tuttavia dei dubbi riguardo le tempistiche, dal momento che il torneo si svolgerà tra poche settimane. Il comunicato ufficiale dell’Australian Open ha sciolto ogni riserva. La nuova regola sarà in vigore già dal mese prossimo. Nel 2019 i quattro tornei del Grande Slam adotteranno quattro metodi differenti di concludere il quinto set. L’unico Major che ancora resiste alla modernità è il Roland Garros. I “conservatori” di Bois de Boulogne andranno avanti con l’ultimo set a oltranza, ma non è da escludere una decisione in tempi prossimi per allinearsi agli altri tre riformatori.
Queste le motivazioni di Craig Tiley, direttore del torneo: “Abbiamo chiesto pareri ai giocatori – sia a quelli in attività che del passato -, commentatori, agenti e opinionisti televisivi se preferissero il set finale a oltranza o no e siamo arrivati a questa decisione. Abbiamo deciso per un tie-break a dieci punti sul 6-6 nei set decisivi per garantire ugualmente ai fans un finale speciale per questo tipo di incontri, spesso epici; un tie-break più lungo che consente un ulteriore svolta o colpo di scena della gara. Questo tipo di tie-break può anche ridurre il dominio dei servizi, che possono farla da padrone nei tie-break più corti. Crediamo che questo sia il risultato migliore non solo per i giocatori, ma anche per i fans di tutto il mondo”.
