Australian Open: Djokovic e Zverev partono bene. Nishi e Thiem rischiano, fuori Kyrgios

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Australian Open: Djokovic e Zverev partono bene. Nishi e Thiem rischiano, fuori Kyrgios

MELBOURNE – Avanzano tutti i favoriti, e Nishikori è costretto agli straordinari dopo essere finito due set sotto. Classica maratona di Thiem contro Paire Zverev vince e fa il simpatico, Nole vince e chiede consigli al pubblico

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dal nostro inviato a Melbourne

Nessun problema, di nessuna sorta, per le due più alte teste di serie del tabellone maschile impegnate martedì nel loro incontro d’apertura. Nel pomeriggio Alexander Zverev è entrato in campo un po’ sonnecchiante ma si è risvegliato rapidamente dopo aver subito un break nel settimo game del primo set tanto da mettere a segno otto game consecutivi. Il suo avversario Aljaz Bedene, sloveno prima passato alla Gran Bretagna per poi tornare di nuovo a giocare per la Slovenia, non è praticamente mai riuscito ad impensierirlo negli scambi da fondocampo e, a parte per quel break iniziale, non è mai stato in vantaggio nel punteggio. La parte più divertente della partita è stato certamente il siparietto tra Sascha Zverev e Jim Courier durante l’intervista di fine match per la televisione australiana Channel Nine, che da quest’anno ha sostituito la storica Channel 7. Interrogato su come stesse fisicamente, Zverev invece che informare sulla condizione della sua caviglia, leggermente infortunatasi la settimana scorsa durante una sessione di allenamento, ha esordito con “il mio corpo è pressoché perfetto in questo momento” aggiungendo poi “scusa, non volevo, è che stando di fianco a te sembra veramente perfetto”.

Ho avuto circa 86 infortuni prima di questo torneo – ha proseguito Zverev scherzando con Courier – la caviglia è ancora un po’ dolorante e gonfia, ma credo che migliorerà di giorno in giorno”.

La sessione serale invece è stata aperta da Novak Djokovic, che in uno dei primi turni più convincenti da parecchio tempo a questa parte ha disposto molto agevolmente del qualificato statunitense Mitchell Krueger, il cui momento di maggiore fama risale al suo match giocato lo scorso anno al Challenger di Sarasota contro Frances Tiafoe disturbato da rumori inconfondibili provenienti da un appartamento vicino con la finestra aperta. “It can’t be that good”, “non può essere tanto buono” aveva detto in quell’occasione Tiafoe, e forse a Kruger sono passate per la testa le stesse parole guardando Djokovic dall’altra parte della rete sulla Rod Laver Arena. Reattivo e veloce sulle gambe, impossibile da sfondare in difesa, Djokovic ha messo in atto la sua strategia soffocante per lasciare Krueger senza alcun altra scelta che cercare colpi troppo difficili per riuscire con buona tranquillità.

Al prossimo turno il n.1 del mondo troverà una sua vecchia conoscenza: Jo-Wilfried Tsonga, suo avversario nella prima finale giocata all’Australian Open nel 2008, quando il serbo conquisto il suo primo trofeo di un major: “Se qualcuno di voi del pubblico ha qualche consiglio su cosa dovrei fare per battere Jo fatevi vivi, sarò negli spogliatoi, potete parlare con il mio coach”. Siamo sicuri che comunque un’idea o due ce l’ha anche lui su cosa fare durante il match di giovedì.

TUTTI POCO LUCKY… TRANNE STAN – Dopo le tante avventure dei lucky loser dello scorso anno, come il road trip di Trungelliti e il “Grande Slam” parallelo di Polansky, neppure uno degli eliminati nelle qualificazioni ha avuto la fortuna di venire ripescato in questa edizione degli Australian Open (a livello Slam non accadeva da Wimbledon 2016). Un vero peccato per i nostri Paolo Lorenzi e Lorenzo Sonego, che attendevano in cima alla lista, soprattutto alla luce dei tanti ritiri a match in corso nella seconda giornata di giochi. Dei cinque giocatori costretti a gettare la spugna i più frustrati saranno senza dubbio Thanasi Kokkinakis, che dopo anni di calvario fisico è stato addirittura lasciato a piedi da Tennis Australia, che lo ha costretto a districarsi tra le qualificazioni, ed Ernests Gulbis.

Kokkinakis, classe 1996 con appena una sessantina di partite giocate nel tour (il coetaneo Coric supera abbondantemente le duecento), conduceva di un set su Taro Daniel davanti al suo pubblico quando un infortunio, l’ennesimo, stavolta alla spalla, lo ha costretto alla resa. Destino quasi identico per Gulbis, oggi privo di sponsor di abbigliamento e con un vecchio modello di racchetta Wilson: dominato il primo set contro Stan Wawrinka, al servizio nel game iniziale del secondo il lettone si è stirato la schiena. Pochi punti più tardi, piegato dal dolore, ha interrotto lo scambio e ha abbandonato il torneo. Un peccato per lui, che aveva già dovuto interrompere in modo tristemente simile la corsa a Wimbledon lo scorso anno, e un temporaneo scampato pericolo per Wawrinka.

Soltanto temporaneo perché il sorteggio ha concentrato in quattro slot affiancati, oltre a Wawrinka e Gulbis, anche Nick Kyrgios e Milos Raonic (unica testa di serie del gruppetto). Stan se la vedrà con il canadese, che ha superato la prova in tre set senza concedere mai neppure una palla break, sigillando il match point con il trentesimo ace. Resta difficile capire quanto il fastidio muscolare del primo set abbia influito sulla prestazione di Kyrgios, mostratosi nella sua solita versione “ciondolona”. Per lui si tratta della prima eliminazione all’esordio nello Slam di casa: un brutto passo indietro rispetto allo scorso anno, quando raggiunse gli ottavi di finale. Senza quei punti, a fine torneo l’australiano potrebbe addirittura trovarsi fuori dalle prime 70 posizioni.

E VIA CON LE RIMONTESe l’è vista brutta Kei Nishikori, che, nella nottata italiana, si è ritrovato sotto di due set contro il qualificato Kamil Majchrzak prima di riprendere il bandolo della matassa (complice anche l’infortunio patito dal polacco). Primi due set all’insegna delle occasioni mancate per il giapponese. Nel primo parziale, sprecate tre palle break, è stato punito nel sesto gioco da Majchrzak. Nel secondo si è trascinato al tiebreak, dopo essere stato sotto di un break, ed è anche arrivato a set point sul 6-5, prima di perdere tre punti consecutivi e il parziale. La reazione è stata rabbiosa, anche se il polacco è sembrato via via meno reattivo rispetto alla ottima versione dei primi due set. Dieci giochi consecutivi hanno rilanciato Nishikori verso il pareggio nel conto dei set. Pareggio che si è tramutato in vittoria quando Majchrzak, evidentemente debilitato, ha deciso di dire basta e di andare a stringere la mano al proprio avversario sul 3-0 nel quinto set.

Kei Nishikori – Australian Open 2019 (foto Roberto Dell’Olivo)

Tanta, tantissima fatica anche per Hyeon Chung, semifinalista qui lo scorso anno. Il coreano ha dovuto lottare per quasi quattro ore e cinque set contro Bradley Klahn. I primi due set sono scivolati via con identico andamento: zero break e Klahn più cinico nei due tiebreak. Chung non si è lasciato scoraggiare e ha dominato i successivi due parziali, strappando ben cinque volte il servizio al proprio avversario. Il quinto set è stato molto equilibrato e si è deciso con un break nel decimo gioco. Nessun problema per Denis Shapovalov a cui bastano meno di due ore per superare Pablo Andujar. Unico momento di distrazione nel terzo set quando ha servito per il match, facendosi però strappare il servizio. La situazione si è poi brillantemente risolta al termine di un tiebreak dominato. Tutto facile anche per Borna Coric che si sbarazza in tre set di Steve Darcis grazie anche ad una prestazione molto solida al servizio (63% di prime in campo, 84% di punti vinti con la prima).

THIEM DRAMA – Ormai uno degli appuntamenti imperdibili di ogni torneo dello Slam sono le maratone improbabili di Dominic Thiem che a ogni major (soprattutto quelli su cemento) regala incontri infiniti che si trasformano in battaglie tipo Sangue& Arena. Persino uno dei giocatori più incostanti al mondo come Benoit Paire ha voluto iscriversi al cast dei protagonisti della saga austriaca e alla fine quello che sembrava un comodo match d’esordio per Dominic si è trasformato in un incubo: Thiem vince dopo 3h42 un match che si conclude  alle 2:10 di notte, ora locale sulla MCA. Con gli spalti ormai semi-vuoti l’austriaco chiude 6-3 al quinto un match che aveva condotto per due set a zero prima che il genio sregolato del francese non ribaltasse l’incontro nel giro di una mezz’ora dal 5 pari del terzo set al perentorio 6-1 Paire del quarto. Paire ha alternato i consueti lampi di genio soprattutto dalla parte del rovescio ai momenti classici di scarsa lucidità tattica che hanno permesso alla maggior solidità di spuntarla grazie al break decisivo dell’ottavo gioco del set decisivo. Un match alla fine drammatico nella sua sregolatezza che ha premiato comunque il giocatore più logico in campo. Resta preoccupante per Thiem aver già speso così tante energie per un match di primo turno peraltro concluso alle ore piccole. Il prossimo match col giovane talento locale Popyrin ci dirà di più sulle sue chance di onorare la sua testa di serie N.7. Di sicuro a fine match la faccia era di quelle molto stanche a tal punto da non avere nemmeno la forza di festeggiare una vittoria sofferta.

hanno collaborato Raoul Ruberti e Lorenzo Colle

Risultati: 

[12] F. Fognini b. J. Munar 7-6(3) 7-6(7) 3-1 rit.
[8] K. Nishikori b. [Q] K. Majchrzak 3-6 6-7(6) 6-0 6-2 6-3
I. Ivashka b. M. Jaziri 4-6 7-6(6) 6-1 4-0 rit.
M. Fucsovics b. A. Ramos-Vinolas 6-3 6-4 6-7(5) 6-3
[15] D. Medvedev b. [Q] L. Harris 6-1 6-2 6-1
L. Mayer b. N. Jarry 7-6(4) 7-6(3) 4-6 6-3
I. Karlovic b. H. Hurkacz 6-7(5) 7-6(5) 7-6(3) 7-6(5)
P.H. Herbert b. S. Querrey 5-7 7-6(6) 6-3 6-1
R. Harrison b. J. Vesely 6-0 7-5 6-3
J. Sousa b. G. Pella 7-6(2) 4-6 7-6(5) 4-6 6-2
[29] G. Simon b. [Q] B. Fratangelo 7-6(2) 6-4 6-2
E. Donskoy b. L. Djere 6-7(5) 6-4 6-1 7-6(5)
[23] P. Carreno Busta b. [Q] L. Vanni 6-7(5) 2-6 6-3 7-5 6-4
[24] H. Chung b. B. Klahn 6-7(5) 6-7(5) 6-3 6-2 6-4
[WC] A. Bolt b. [WC] J. Sock 4-6 6-3 6-2 6-2
[11] B. Coric b. S. Darcis 6-1 6-4 6-4
[4] A. Zverev b. A. Bedene 6-4 6-1 6-4
[25] D. Shapovalov b. P. Andujar 6-2 6-3 7-6(3)
T. Daniel b. [Q] T. Kokkinakis 5-7 4-2 rit.
[28] L. Pouille b. M. Kukushkin 6-1 7-5 6-4
[21] D. Goffin b. C. Garin 6-0 6-2 6-2
M. Copil b. M. Granollers 6-3 6-4 6-4
[32] P. Kohlschreiber b. [WC] Z. Li 6-2 6-2 6-4
[WC] J.W. Tsonga b. M. Klizan 6-4 6-4 7-6(5)
[WC] A. Popyrin b. M. Zverev 7-5 7-6(7) 6-4
F. Krajinovic b. [17] M. Cecchinato 4-6 0-6 6-1 7-6(8) 6-4
S. Wawrinka b. E. Gulbis 3-6 3-1 rit.
M. Marterer b. [Q] G. Sakharov 6-3 6- 6-3
J. Chardy vs U. Humbert 3-6 7-6(6) 6-4 6-7(4) 7-6(6)
[1] N. Djokovic b. [Q] M. Krueger 6-3 6-2 6-2
[16] M. Raonic b. N. Kyrgios 6-4 7-6(5) 6-4
[7] D. Thiem b. B. Paire 6-4 6-3 5-7 1-6 6-3

Il tabellone completo

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