Australian Open: Zverev costretto al quinto, Djokovic doma Tsonga

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Australian Open: Zverev costretto al quinto, Djokovic doma Tsonga

Il tedesco si fa rimontare due set da Chardy, che poi crolla in quello decisivo. Dura tre set la rivincita della finale 2008, con Djokovic che chiude dopo mezzanotte

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Thiem a mezzo servizio non basta. Esce anche Wawrinka

NOLE COME 11 ANNI FA – Nella riedizione della finale del 2008, Novak Djokovic supera in tre set Jo-Wilfried Tsonga facendo vedere una volta di più le capacità da uomo di gomma che hanno ridefinito il “mandare di là una palla in più” e, a sorpresa, un dritto che è sembrato spesso particolarmente incisivo, al netto della mobilità non propriamente eccelsa dell’antagonista. Dopo Khachanov e Sascha Zverev a fine 2018, come battere questo Nole è stato mostrato anche da Bautista Agut due settimane fa a Doha: palleggio a ritmo alto su entrambi i lati aspettando l’occasione per mettere i piedi in campo e cercare il punto, con il conforto dell’approccio avversario eccessivamente difensivista e del micidiale rovescio lungolinea che è quasi un ricordo.

Non sono però le caratteristiche di Tsonga che, non certo al meglio dal punto di vista atletico né all’altezza sul lato sinistro, deve allora cercare di abbreviare gli scambi, magari con qualche variazione, e fare affidamento sul servizio – ma la risposta di Djokovic è puntuale come al solito – e sul drittone che rischia così di andare fuori giri. Partenza francese subito in salita, con l’illusione che possa esserci partita durata solo lo spazio del contro-break al quinto gioco, perché il numero uno del mondo si riprende il maltolto e si dirige senza problemi verso il 6-3.

Il secondo parziale offre finalmente begli scambi e qualche emozione in più, con Tsonga che incendia il pubblico scodellando un dritto di fianco al palo della rete raggiungendo una controsmorzata incrociata e si crea subito una possibilità sul servizio serbo; se però è lui a cedere la battuta su un dritto al volo sbagliato per direzione ed esecuzione, lotta generosamente e riagguanta il set sul 5 pari, salvo poi cederlo con il rammarico di uno smash alla Basilashvili. Nessuna novità tattica nella terza frazione, con Nole che lancia un urlo in serbo verso la tribuna (unico episodio sopra le righe), ma che soprattutto non si arrende su nessuna palla e viene premiato prendendosi il break al quinto gioco nonostante i primi tre punti messi a segno da Tsonga; sul 5-4, serve mantenendo l’attenzione che gli era mancata sullo stesso punteggio della seconda partita, e stringe la mano di Jo- Wilfried dopo poco più di due ore. Al prossimo turno, lo aspetta la sfida inedita contro Denis Shapovalov, anch’egli autore finora di un percorso netto.

PROVACI ANCORA SASCHA – Occhi puntati su Sascha Zverev in questo Australian Open. Sarà la volta buona per portare a casa il primo major? Impresa difficilissima, cela va sans dire… ma, dopo lo straordinario risultato alle ATP Finals, ora ci si aspetta che il 21enne tedesco riesca a portarsi almeno tra i primi quattro nel draw di Melbourne; finora negli slam Sascha ha raccolto soltanto un quarto di finale al Roland Garros l’anno scorso. Intanto quest’oggi, contro il n. 36 del ranking Jérémy Chardy, Alexander ha dovuto lottare non poco per accedere al terzo turno. Il francese infatti gli ha dato un gran filo da torcere, costringendolo al quinto set in un match dai tre volti. Alla fine le gerarchie vengono rispettate e, dopo una battaglia di 3 ore e 46 minuti, il pupillo di Ivan Lendl viene a capo di un incontro complicato con il punteggio di 7-6(5) 6-4 5-7 6-7(6) 6-1 anche grazie a un crollo fisico e mentale di Chardy nel set decisivo.

AVVIO SOLIDO PER SASCHA – Parte con il piede sull’acceleratore Sascha Zverev che si assicura il break ad inizio match per poi allungare ancora le distanze sul 4-1. Ma il francese non si lascia intimidire e recupera terreno, dimostrandosi sempre più fiducioso e centrato. Nonostante un set point sul 6-5, Sascha è costretto a disputare il tIE-break che, alla fine, fa suo per 7 punti a 5. Nel secondo parziale, il tedesco riesce ancora ad alzare il livello e si porta sul 4-2. Ma Chardy gli tiene testa; aiutandosi soprattutto con il servizio, riduce il gap e gli si avvicina sul 4-5. Ecco che il francese ottiene una palla break sul 4-5 che, però, viene annullata da Zverev che, ancora una volta, nel momento topico, fa partire dalle proprie corde una soluzione vincente. L’ace è una di queste e anche il secondo set è suo per 6 giochi a 4.

L’OFFENSIVA DI CHARDY – Nella terza frazione il francese continua a dimostrarsi coriaceo e, per la prima volta nell’incontro, riesce a strappare il servizio all’avversario, salendo 4-2. Ma ecco che, recuperando da 0-30 e con una mobilità straordinaria, Zverev si difende alla grande e infligge il controbreak a Chardy con uno dei più bei punti del match. Il tedesco continua a spingere e, dopo un breve momento di distrazione, ora domina nuovamente il campo, pareggiando i conti sul 4-4. Chardy continua a produrre cose egregie e, aiutato da un secondo grave, fatale (almeno per ora) passaggio a vuoto di Zverev, si procura ben due set point. Spreca il primo a causa di un servizio vincente dell’avversario ma, al secondo, grazie al terzo errore di dritto del tedesco, Jérémy intasca il quarto parziale per 7-5.

Il quarto set comincia all’insegna dell’equilibrio. Zverev continua a muoversi benissimo in campo, sfoderando un altro rocambolesco passante, per poi beffare l’avversario con il gioco di fino a rete. Sul 3-3, Sascha ha due breakpoint, il primo lo getta alle ortiche e il secondo gli viene annullato da Chardy con un dritto vincente. Ce n’è un terzo per il tedesco, annullato ancora da un battagliero Jérémy, che si salva anche sulla quarta palla break, complice uno Zverev davvero troppo distratto e agitato nei momenti di tensione. Alla fine, dopo uno sfiancante testa a testa, il francese resta aggrappato al match salendo 4-3. Zverev continua a mostrare segnali di nervosismo commettendo due malaugurati doppi falli ma riesce comunque ad assicurarsi il pareggio sul 4-4 e sul 5-5.

Sul 6-5 Chardy, questi ottiene due setpoint grazie a due sanguinosi gratuiti di Zverev. Il tedesco li salva entrambi con lo smash ma il transalpino attacca ancora procurandosene un terzo. Ma questa volta lo sprecone è lo stesso Jérémy che caccia a rete il rovescio. Ed ecco che dopo aver rischiato tre volte di andare al quinto set, Zverev si assicura il tie-break. Chardy sembra sempre più in fiducia, sorprendendo l’avversario sul 4-2 e poi sul 5-3. Il n. 4 del mondo, nel momento più delicato della partita, mette a segno tre punti di fila e si procura il primo matchpoint. È un attimo. L’occasione sfuma malamente. Chardy ne approfitta e, alla quarta opportunità per allungare il match al quinto, chiude il tie-break per 7 punti a 5.

TUTTO DA RIFARE – Saprà ora Zverev tenere lontani i fantasmi del basso rendimento negli slam? Per ora sembra proprio di sì perché in avvio di quinto set stordisce l’avversario con un rapido e inappuntabile 3-0. Un notevole aiuto gli giunge dallo stesso Chardy che subisce un prevedibile e repentino calo di tensione dopo il grande sforzo fornito nel match. Non c’è più partita. Sascha affonda quel che resta di Jérémy infliggendogli un impietoso 6-1. Con lo score di 7-6(5) 6-4 5-7 6-7(6) 6-1 il giovane Zverev approda al terzo round a Melbourne; un’occasione ghiotta visto che ora lo attende la sorpresa del giorno, la wild card australiana Alex Bolt, n. 155 ATP. Ma Sascha dovrà far prova di accortezza e sangue freddo poiché il 26enne Aussie è riuscito comunque a venire a capo in cinque set del sempre temibile e talentuoso Gilles Simon.

a cura di Michelangelo Sottili e Laura Guidobaldi 

Risultati:

[8] K. Nishikori b. I. Karlovic 6-3 7-6(6) 5-7 5-7 7-6(7)
[11] B. Coric b. M. Fucsovics 6-4 6-3 6-4
[23] P. Carreno Busta b. I. Ivashka 6-2 6-3 7-6(7)
J. Sousa b. [32] P. Kohlschreiber 7-5 4-6 7-6(4) 5-7 6-4
[16] M. Raonic b. S. Wawrinka 6-7(4) 7-6(6) 7-6(11) 7-6(5)
[21] D. Goffin b. Marius Copil 5-6 7-5 6-2 6-4
F. Krajinovic b. E. Donskoy 6-4 7-6(8) 7-6(2)
[12] F. Fognini b. L. Mayer 7-6(3) 6-3 7-6(5)
P.H. Herbert b. [24] H. Chung 6-2 1-6 6-2 6-4
[15] D. Medvedev b. R. Harrison 6-3 6-3 6-3
[25] D. Shapovalov b. T. Daniel 6-3 7-6(2) 6-3
[WC] A. Popyrin b. [7] D. Thiem 7-5 6-4 2-0 rit.
[28] L. Pouille b. M. Marterer 7-6(8) 7-6(8) 5-7 6-4
[WC] A. Bolt b. [29] G. Simon 2-6 6-4 4-6 7-6(8) 6-4
[4] A. Zverev b. J. Chardy 7-6(5) 6-4 5-7 6-7(6) 6-1
[1] N. Djokovic b. [WC] J.W. Tsonga 6-3 7-5 6-4

Il tabellone maschile

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