Australian Open: Carreno Busta resta tabù per Fognini

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Australian Open: Carreno Busta resta tabù per Fognini

MELBOURNE – Partenza a rilento del numero 1 italiano che va sotto due set, poi spreca un break di vantaggio nel quarto

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VIDEO – Ubaldo Scanagatta con il giornalista di Tennis Canada Tom Tebutt: verso Raonic-Zverev


[23] P. Carreno Busta b. [12] F. Fognini 6-2 6-4 2-6 6-4 (da Melbourne, il nostro inviato)

PARTENZA LENTA – Inizio da incubo per Fabio Fognini sulla 1573 Arena contro Pablo Carreno Busta. Doppi falli, errori a ripetizione, in generale un approccio dimesso e passivo alla partita. Non si capisce cosa abbia l’azzurro, certo non ci si augura una delle sue sfuriate, ma una reazione ci vuole, e ci vuole in fretta. Un solo vincente, 12 gratuiti, due break subiti, in nemmeno 20 minuti siamo 5-1 per Carreno Busta, che non sta facendo nulla di speciale, si limita – giustamente dal suo punto di vista – a incassare le carrettate di punti che gli vengono regalate. Ancora doppio fallo nel settimo game, set point annullato, alla fine Fabio tiene il servizio del 2-5.

Fisicamente sembra stare bene, almeno se parliamo della capacità di correre, che abbia sempre sofferto l’avversario di oggi si sa (5-0 i precedenti in favore di Pablo), speriamo che sia solo una partenza “diesel”. A un certo punto Fognini perde pure l’equilibrio da quasi fermo, facendo una capriola senza conseguenze, è come se non si sentisse bene in qualche modo. Sta di fatto che il 6-2 per Carreno Busta arriva in 27 minuti, è inutile commentare statistiche o aspetti tecnico-tattici, almeno finché in campo ci sarà un solo giocatore.

SULL’ORLO DEL BARATRO – Anche nel secondo parziale continua lo stillicidio di errori da parte di Fognini, subito sotto di un break, chissà, magari ha un malessere di stomaco o altro. Si arrampica Fabio fino alla possibilità di recuperare e pareggiare 2-2, ma è bravo Pablo col servizio: 3-1 e racchetta che vola per terra, sinceramente va bene, se servirà a dare una scossa nervosa all’azzurro. Nulla da fare, però, Carreno Busta si limita a svolgere il suo ordinato compitino (cosa che peraltro è la sua specialità), e sale 3-1. L’accenno di reazione di Fabio però c’è, e alla fine si concretizza nel contro-break del 3-3. Ma è un fuoco di paglia, con un paio di gran lungolinea ben assestati Pablo strappa ancora il servizio all’azzurro, 4-3, siamo di nuovo sotto. E sono pure finiti i “challenge” a disposizione dell’italiano, altro sintomo della scarsa lucidità agonistica di Fabio oggi.

Fabio Fognini – Australian Open 2019 (foto Roberto Dell’Olivo)

Al cambio di campo l’azzurro discute ad alta voce un po’ con l’angolo, un po’ con l’arbitro, nulla di che, la frustrazione è perfettamente comprensibile. Poco prima, ci era sembrato di sentirlo lamentarsi del manico della racchetta, per quel che può significare. Come detto, finché si rimane entro il regolamento, fa bene Fognini a cercare di sfogare i nervi, la speranza è che funzioni. Lo spagnolo prosegue per la sua strada, va 5-3, tecnicamente il tennis di Pablo è lineare che più lineare non si può, è una specie di Andreas Seppi dal punto di vista tattico, anche se spinge più dell’altoatesino. Come mai uno col braccio e il talento di Fabio lo soffra tanto, è difficile capirlo, ma alla fine sono anche sensazioni personali di chi sta in campo, se “piace” un certo tipo di palla e di ritmo, oppure no, è solo il giocatore che lo può percepire. Senza problemi, Carreno Busta tiene la battuta nel decimo game e chiude il secondo parziale 6-4, l’eventuale rimonta appare durissima ora per l’azzurro.

RIMONTA ABBOZZATA – Anche il terzo set si apre con Fognini sul proverbiale cornicione, tre palle break consecutive da affrontare, l’ultima annullata con un nastro assai benevolo, ma dopo altri due vantaggi, lo spagnolo si prende il break dell’1-0– A questo punto, per la prima volta nella sua regolarissima partita, arriva un mini passaggio a vuoto di Pablo che commette un paio di errori di troppo, concedendo il contro-break immediato a Fabio, bravo ad approfittarne. E non è finita qui, perché l’improvviso “risveglio” dell’azzurro continua, per la gioia dei fan italiani che arrivano ad intonare un coretto “c’è solo un capitano”, chissà a chi si riferiscono. Sta di fatto che Fognini brekka ancora, salendo fino al 4-1, vediamo un po’, magari non è finita.

Il calo di Carreno Busta continua, Fabio inizia a piazzare diversi bei vincenti (splendidi un paio di rovesci lungolinea), ancora break per l’azzurro, e siamo 5-1. Sul 15-30 nel settimo game la giudice di linea chiama un fallo di piede a Fognini, sulla seconda palla, portando quindi il punteggio a 15-40, e l’errore successivo dell’italiano costa il break. Fabio, innervosito, chiede all’arbitro di cambiare la “lineswoman”, ma gli viene giustamente risposto che non è possibile, e che anche se era solo la seconda volta in tre set che accadeva, se il fallo c’era stato era corretto chiamarlo. Fognini reagisce alla vicenda nel modo giusto, continuando a spingere, brekkando ancora l’avversario, e prendendosi così il set per 6-2. 6 break in 8 game, decisamente una fase anomala del match.

FABIO SPRECA TUTTO – Il buon momento di Fabio continua all’inizio del quarto parziale, 0-40 sulla battuta avversaria nel secondo game, e alla terza occasione con un bell’attacco chiuso a rete ecco il break (siamo a 6 servizi ceduti a testa con questo, scoccano le due ore di gioco), confermato poco dopo per il 3-0 Fognini. In questo momento pare quasi che la situazione dei primi due set sia ribaltata, l’azzurro gioca ad alto livello, lo spagnolo arranca e sembra deconcentrato. 33 vincenti, 45 errori ora per Fognini (23-25 Carreno Busta), match non bello onestamente, poco logico, però almeno adesso c’è incertezza e non mancano i colpi spettacolari. Nel quarto game si riaffaccia a palla break Pablo, tre consecutive, ma gli vengono cancellate alla grande, da un ace, uno scambio in pressione, e poi un dritto sulla riga. Bravissimo Fabio, ancora ace sulla parità, ma poi tre errori consecutivi regalano il break allo spagnolo, rimettendo tutto in discussione, che peccato.

In un attimo siamo 3-3, poi 4-4, si procede testa a testa, la netta sensazione è che in questi minuti si deciderà molto se non tutto. E purtroppo, la cosa si verifica in negativo per Fabio: quattro errori consecutivi danno il break a Carreno Busta, che ringrazia e chiude la partita, 6-4. 12 punti a 1 Carreno, che cedimento. Sono passate esattamente due ore e 30 minuti, il che significa che l’azzurro ha fatto un game nell’ultima mezz’ora, 6-1 di parziale. Sesta sconfitta su sei con lo spagnolo, niente seconda settimana per Fognini. Pablo avrà Nishikori agli ottavi, non hanno mai giocato contro prima.

FOGNINI FA AUTOCRITICA “Come ho detto a lui (il collega spagnolo, n.d.r.), lui è un giocatore che se non pensa troppo è pericoloso. Contro uno con cui ho sempre perso, ero sotto un set, un break, e stavo quasi per portarla al quinto, vuol dire che c’ero. Ma come ho iniziato, non si commenta, le statistiche sono lì, poco da fare. Devo migliorare certe cose, l’inizio è stato un problema mentale, ho fatto una caterva di errori, lui non ha fatto nulla. Quando giocavo bene lui non sapeva che fare, questo è l’aspetto positivo. Non posso permettermi certe cose a questi livelli, metterlo nelle condizioni di farmi male. Ho anche servito meno bene delle altre volte oggi. Ho un attimo indietreggiato all’inizio del quarto, sul 3-0 mi ha tirato due dritti che avrebbe potuto prendere il gabbiano che volava fuori, e invece mi ha messo due vincenti.

Lì mi sono un attimo irrigidito, sono andato a servire controvento, e quello è stato un game cruciale, perché poi sono andato a servire controvento anche sul 4 pari. Lì ho sbagliato due dritti, uno in manovra in corridoio, quella è stata la chiave dell’incontro, insieme agli errori dell’inizio. È una cosa mentale. I tifosi non li conoscevo, ma mi ha fatto piacere, penso fossero di qui. Eh, Carreno Busta, Pouille, Gulbis, sono certamente nella lista di quelli che hanno raggiunto la top-10 e a cui non mi reputo inferiore. Con questa testa, tutti sanno che avrei potuto fare qualcosa di più, ma magari potevo fare anche di meno. I risultati parlano, è giusto così, anche i numeri parlano chiaro, sono statistiche, io sono sereno così”.

LE PAROLE DI CARRENO BUSTA – “Contro Fabio è sempre durissima, mi aspetto sempre di far fatica con lui. Ho dovuto giocare con intensità, e ho sbagliato troppo a volte. Nel quarto set quando ero sotto sono riuscito a salire di livello. Eh, lui a volte si distrae, si innervosisce, parla con l’angolo, con l’arbitro, non è facile per te, devi cercare di rimanere concentrato punto dopo punto. Tutto sommato è un buon momento per il tennis spagnolo, Bautista Agut gioca bene, io sono qui, Verdasco stava per vincere, Rafa è Rafa… ora ho Kei, sarà durissima, lui non ha gli alti e bassi di Fabio, ma non ha nemmeno le sue qualità”.

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