Indian Wells, interviste: il destino di Chris Kermode appeso a un filo

Interviste

Indian Wells, interviste: il destino di Chris Kermode appeso a un filo

Media day al BNP Paribas Open alla vigilia dell’importante votazione del Board ATP. L’indipendenza di Halep e le curiose risposte di Stephens

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Simona Halep all'All Access Hour del BNP Paribas Open 2019 a Indian Wells (foto Twitter @Simona_Halep)
 

Dal nostro inviato a Indian Wells

Prima giornata del BNP Paribas Open edizione 2019 e come di consueto quasi tutti i giocatori di punta hanno effettuato la loro apparizione media pre-torneo. I due n.1 delle graduatorie, Osaka e Djokovic parleranno con la stampa giovedì pomeriggio, mentre tutte le altre protagoniste della WTA e buona parte dei loro colleghi maschi hanno assolto quest’obbligo nella giornata di mercoledì.

In casa ATP bocche cucitissime sugli argomenti discussi durante l’assemblea del Players Council avvenuta martedì: tra un paio di giorni infatti è in programma la riunione del Board che dovrà decidere se prolungare o meno l’incarico di Chris Kermode come CEO dell’Associazione. Ricordiamo come in Australia alcuni giocatori, tra cui il canadese Pospisil, si erano espressi nettamente a favore di un cambio della guardia al vertice dell’ATP, caldeggiando un nuovo corso che cerchi di ottenere una percentuale maggiore degli introiti dei tornei maggiori a favore dei giocatori. Secondo Russel Fuller di BBC Five Live, la radio dell’emittente di Stato britannica, l’orientamento dei giocatori sarebbe quello di chiedere una sostituzione di Kermode, anche se nessuno degli interpellati ha confermato pubblicamente. Solo Isner ha rilasciato qualche dettaglio della riunione del Players Council che sembra essere durata più di sei ore: l’americano dovrebbe essere abituato alle maratone visto il suo passato nei match senza tie-break a Wimbledon, ma in questo caso nemmeno le recenti modifiche regolamentari hanno potuto aiutarlo.

Sul merito del destino di Kermode si è poi espresso Rafael Nadal, secondo il quale dovrebbe essere rinnovata la fiducia al britannico: “Durante il mio tempo come giocatore professionista ho visto diversi presidenti – ha spiegato lo spagnolo – e mi sono reso conto che occorre tempo affinché un nuovo presidente impari i segreti del suo ruolo. E durante questo periodo di apprendimento di solito questa persona non ha la possibilità di portare avanti alcuna miglioria e alcun cambiamento. Secondo me è giusto dare continuità a Kermode, che a mio avviso ha fatto un buon lavoro finora, e sfruttare l’esperienza che ha accumulato in questi anni nel ruolo per continuare a migliorare l’Associazione”.

Nadal ha poi anche chiarito la questione delle sue dichiarazioni di Acapulco dopo la sconfitta contro Kyrgios: “Sono state scritte molte cose anche da persone che non c’erano. Invito tutti a vedere la mia conferenza stampa post-match di Acapulco e non a prendere alcune dichiarazioni che sono state tradotte malamente dallo spagnolo e prese fuori dal contesto. Ho detto molte cose positive sul conto di Nick, ma ho anche detto che con le sue possibilità potrebbe e dovrebbe fare molto di più. Inoltre non considero nella maniera più assoluta una mancanza di rispetto il suo servizio da sotto: lui è libero di effettuare qualunque colpo gli consenta il regolamento per provare a vincere il match”.

Affollatissima come sempre la conferenza stampa di Roger Federer, a Indian Wells ormai da un paio di giorni dopo il lungo volo da Dubai, che ha fatto parecchio “amarcord”, imboccato dalle domande dei cronisti locali per cui questa è l’unica occasione di vederlo durante l’anno, ed ha spiegato come lui non senta la necessità di includere i bagni di ghiaccio nella sua routine di recupero dopo un match: “Non mi piace farli, quindi non li faccio” ha spiegato lo svizzero. Lo aveva già spiegato una volta, ma repetita iuvant.

Curiose alcune delle risposte di Sloane Stephens, che con atteggiamento vagamente canzonatorio ha detto che il cambiamento più grosso nella sua vita dopo aver vinto un torneo dello Slam (non certo la domanda più originale dell’anno) è stato quello di aver iniziato a ricevere “parecchia roba gratis. Poi, a proposito del traguardo tagliato da Federer dei 100 tornei vinti ha spiegato: “Ci sono imprese che non si possono neanche immaginare, e poi c’è Roger Federer che riesce a compierle. Per quel che mi riguarda l’aspetto che più mi piace di lui è il suo profumo: ha sempre un odore buonissimo, sia prima sia dopo l’allenamento…”.

Simona Halep infine ha ragionato sulla sua nuova vita da giocatrice “solitaria”, ovvero senza allenatore, raccontando un episodio relativo al torneo di Dubai: “Dopo la partita con Tsurenko ero così stanca che non sono riuscita a riposare bene. Alzatami spontaneamente alle 8, mezz’ora prima della sveglia prevista per le 8.30, ho mandato un messaggio al mio team dicendo che ci saremmo incontrati al buffet della colazione alle 10.30 invece che alle 8.30. Poi sono tornata a letto, ho dormito altre due ore e una volta risvegliatami mi sono preparata e sono andata diritta a giocare. Se avessi avuto un allenatore non sarei mai stata in grado di dormire quelle due ore in più, e devo dire di aver apprezzato molto questo lusso”.

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