Montecarlo: Fognini rimonta Rublev con le unghie e con i denti

ATP

Montecarlo: Fognini rimonta Rublev con le unghie e con i denti

Grande rimonta del tennista ligure, che sotto di un set annulla 5 palle dell’1-5 e si impone al terzo contro Rublev in due ore e mezza di gioco

Pubblicato

il

 

da Montecarlo, il nostro inviato

Vincere così, con un po’ di fortuna, fa bene”. L’ha sintetizzata così Fabio Fognini (usando un altro termine, più “verace” con riferimento alla dea bendata) la vittoria ottenuta in rimonta contro Andrey Rublev oggi pomeriggio sul Centrale di Montecarlo. Sicuramente la fortuna ha dato una mano il tennista ligure in un momento clou dell’incontro, se pensiamo all’ace di seconda con cui ha annullato la quarta delle cinque palle-break nel sesto gioco del secondo set, che avrebbero portato il tennista russo a servire per il match sul 5-1, dopo che si era imposto per 6-4 nel primo parziale. Aiutato Fabio, insomma, dalla fortuna e da quel fondamentale che l’aveva tradito fino a quel momento, portandolo sull’orlo della sconfitta. C’è però da dire che Fabio poi quella fortuna se l’è meritata, con un terzo set in cui ha preso in mano le redini del gioco e non ha permesso al 21enne avversario – evidentemente rimasto con la testa a quel sesto game perso dopo ben 22 punti giocati – di tornare in partita, chiudendo per 6-4 dopo esattamente due ore e mezza di gioco.

Come dicevamo, la partita sembrava destinata a chiudersi abbastanza rapidamente, dopo poco più di un’ora di gioco, quando Rublev si è trovato avanti 6-4 4-1 e 15-40 sul servizio di Fognini. Proprio il servizio del 31enne tennista azzurro era stato il fondamentale che di fatto aveva orientato l’andamento del match sino a quel momento. Basterà dire che nel primo set le sue percentuali erano state le seguenti: 39% di prime in campo, 27% di punti sulla seconda. E contro un Rublev in fiducia, reduce ultimamente da diverse buone prestazioni (si è qualificato nel tabellone principale in tutti e tre i Masters 1000), era probabilmente la cosa peggiore che si potesse fare. Infatti dopo un iniziale equilibrio dove entrambi faticavano al servizio, il russo diventava ingiocabile sui suoi turni di battuta, mentre invece Fabio continuava ad arrancare col colpo di inizio gioco. Ciò permetteva col passare dei minuti a Rublev di essere sempre più aggressivo, in particolare col dritto, mentre Fabio non riusciva più a indirizzare gli scambi sul suo schema preferito: diagonale di rovescio ad aprirsi il campo per spingere sul dritto del n. 90 del mondo. Cercava di resistere Fabio, annullando due set point nel nono gioco, prima di capitolare al terzo. Poco dopo era 6-4 Rublev.

Il secondo parziale continuava sulla stessa falsariga della fine del primo parziale, con Rublev sempre più in fiducia, che ora spingeva con costanza con il dritto, addirittura coprendo anche parte del lato sinistro e giocando quindi sempre in pressione. Ed era break a suo favore nel terzo gioco. La frustrazione di Fabio aumentava: il ligure prima si lamentava con l’arbitro per il troppo movimento sugli spalti e poi non si esprimeva proprio delicatamente nei confronti del campo dopo un paio di rimbalzi infelici. Dopo il warning per aver tirato in tribuna la pallina dopo l’ennesima prima di servizio out, a cui facevano seguito le due palle break consecutive del 5-1 per Rublev, sembrava proprio si fosse arrivati ai titoli di coda. E invece cambiava, clamorosamente, tutto. Chiaramente con due “cavalli pazzi” come Fognini e Rublev in maniera del tutto inaspettata.

Il russo giocava con sufficienza le due palle break (“Non ricordo come le ho annullate tutte, ma so che un paio me le ha regalate lui” dirà in conferenza stampa Fabio), soprattutto la prima, poi se ne procurava altre tre ma qui era bravo Fabio. Anche se, come detto all’inizio – e ribadito poi nuovamente dal ligure in conferenza stampa – il fato ci ha messo lo zampino, su quell’ace di seconda. Sta di fatto che dopo 22 punti, il game più lungo del match, Fognini accorciava sul 2-4 e Rublev accusava il colpo delle troppe occasioni sprecate: dopo aver perso due punti negli ultimi cinque game al servizio, perdeva il servizio a 15. Era la svolta. Pur arrancando ancora al servizio, ora Fabio riusciva ad imbrigliare la potenza da fondo di Rublev. Il n. 18 del mondo impattava sul 4 pari – dopo aver annullato un’altra palla break – e poco dopo metteva la freccia: break all’undicesimo gioco e a seguire 7-5 Fognini.

Il terzo set vedeva il tennista azzurro da subito comandare il gioco. Il tennis di Rublev era sceso di potenza, e senza potenza per il russo contrastare le trame da fondo di Fognini, era sempre più difficile. Break al terzo gioco per Fabio, Rublev ne evitava un altro nel quinto e dopo aver cacciato un urlo di frustrazione cercava di ribellarsi ad un destino che pareva segnato, arrivando a palla break il game successivo. Ma qui giocava di nuovo molto bene Fabio – che è stato indubbiamente più lucido in tutti i momenti topici del match – annullando la palla break e poi conquistando il 4-2 dopo lo scambio più lungo ed intenso del match. Non c’erano altre emozioni.

Allo scoccare delle due ore e mezza di gioco, Fabio chiudeva 6-4 ed ora attende il vincente tra Gilles Simon e Alexei Popyrn. Ma senza farsi grosse illusioni. “Un periodo un po’ così, non sono in fiducia, pur giocando bene in allenamento. Quindi in un periodo così è difficile contro chiunque” ha dichiarato in conferenza stampa, dove non ha rassicurato sulle sue condizioni fisiche (aveva chiamato il fisioterapista durante il match per un fastidio al gomito), in particolare per quanto riguarda il solito problema alla caviglia “Il gomito ha iniziato a farmi male ad Indian Wells, mi fa male quando servo. Ma credo sia un dolore passeggero. Diverso il discorso della caviglia, gioco sul dolore e la terra non mi aiuta. Cerco di andare avanti fino a Parigi, poi prenderò una decisione.”.

Risultati:

P. Kohlschreiber b. [LL] T. Daniel 6-1 6-3
[10] D. Medvedev b. J. Sousa 6-1 6-1
M. Kukushkin b. J. Chardy 6-3 6-4
D. Lajovic b. M. Jaziri 6-4 6-4
[16] D. Goffin b. [Q] G. Andreozzi 6-1 6-4
M. Fucsovics b. [12] N. Basilashvili 7-5 3-6 6-1
[WC] J. Munar b. [WC] L. Catarina 6-0 6-3
[11] M. Cecchinato b. D. Dzumhur 4-0 rit.
J.L. Struff b. [15] D. Shapovalov 5-7 6-3 6-1
R. Bautista Agut b. J. Millman 3-6 6-1 6-1
[13] F. Fognini b. [Q] A. Rublev 4-6 7-5 6-4
[Q] L. Sonego b. A. Seppi 7-6(4) 6-4
R. Albot b. [Q] A. Bedene 6-4 6-2
M. Klizan b. [Q] F. Delbonis 7-6(3) 7-5
D. Schwartzman b. [17] K. Edmund 4-6 6-3 6-1

Il tabellone completo

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement