Medvedev: "Se Lajovic è capace di giocare ogni torneo così diventerà top 20"

Interviste

Medvedev: “Se Lajovic è capace di giocare ogni torneo così diventerà top 20”

“Se sono soddisfatto? Sì e no, perché quando non vinci un torneo non sei mai soddisfatto”. Medvedev ha perso la semifinale ma non l’ambizione

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Daniil Medvedev - Montecarlo 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Sconfitto in semifinale da Dusan Lajovic, il giocatore russo prova a spiegare i motivi della sua sconfitta. Tra i principali c’è sicuramente il valore del suo avversario.

Stavi vincendo 5-1. Cosa è successo a quel punto? Ha iniziato a giocare meglio lui e ti ha creato problemi? Come lo spieghi?
Credo che abbia iniziato a giocare meglio e abbia poi continuato gradualmente. Quando eravamo sul 5-3 e sul 5-4, non ha sbagliato un punto. Credo che sia successo questo.Col senno di poi, quando ero sul 5-1 o 5-2, avrei potuto approfittare di qualche occasione e chiudere lì il set. Poi non avremmo saputo come sarebbe potuto finire il match. Quindi non posso dire niente, perché questo non è successo e devo congratularmi con lui.

Ti sentivi nervoso? Oppure cosa è successo? Dall’esterno non abbiamo avuto la sensazione che tu abbia smesso di lottare. È stato il suo livello a migliorare?
Sì, questa è stata esattamente la mia sensazione. L’unica volta, forse quando ho servito nel primo game del secondo set, non sono stato concentrato come avrei dovuto e probabilmente quello ha fatto la differenza.Quando ho perso il servizio comunque, mi son detto che non importava. Avrei lottato fino alla fine.E poi ancora, quando ero 15-0 e dopo 40-0, non importava. Ho continuato a lottare. Ho visto Munar, ho visto Fognini e Coric – sappiamo che sulla terra battuta la partita può girare in ogni momento. La dimostrazione è stata quando nel primo set ero avanti 5-1 e le cose effettivamente sono cambiate. Quindi mi sono detto che probabilmente sarei riuscito a farla girare ancora in qualsiasi momento. Però non è successo.

Puoi dirci qualcosa di lui? È abbastanza sorprendente che sia giunto in finale a Monaco. Com’è giocare contro di lui sulla terra battuta? Hai notato qualche differenza rispetto a come giocava in passato? Pensi stia diventando un grande giocatore?
Se è capace di giocare ogni torneo come sta giocando questo, sono sicuro che diventerà un top 20 dopo la stagione sulla terra battuta. Anche se poi, come dicevo, fino al 5-1 stavo giocando bene mentre lui non stava giocando così bene, ma dal 5-3 ha iniziato a giocare veramente alla grande.

Ha quel particolare rovescio “in chop”. È un problema sulla terra battuta?
Di solito non mi dà fastidio il rovescio “in chop”. Resto calmo. Tuttavia oggi con il vento lui ha usato il rovescio “in chop” molto bene. Mi ha dato fastidio oggi. Qualche volta colpiva molto vicino alla linea ed è stato efficace per farmi perdere l’equilibrio.

Come ti è sembrato giocare con il vento?
È stato molto difficile, ma è anche vero che all’inizio ero più o meno in controllo. C’era molto vento dall’inizio alla fine. Non posso dire che sia stato un vantaggio per me. In realtà è stato comunque difficile per entrambi.

Sei soddisfatto del tuo rendimento durante questo torneo? Sei arrivato fino alle semifinali.
Beh, sì e no, perché quando non vinci un torneo, non sei soddisfatto. Però è stato un buon risultato. Per la prima volta in un Master 1000, ho raggiuntoi quarti e le semifinali. Ho vinto contro due giocatori che sono top 10. Ho vinto contro Novak. Sono molto soddisfatto di questo.

Cosa ti aspetti dalla tua stagione sulla terra battuta? Ti prefissi questi risultati come un obiettivo su questa superficie?
Beh, non proprio. Non penso così avanti nel tempo. Non ho un obiettivo specifico. Non è che mi dico che andrò a Barcellona e farò semifinale. No, non è così. Mi concentro su un match alla volta.Andrò a Barcellona. Vedrò come mi sento e poi affronterò un torneo alla volta.

Traduzione a cura di Riccardo Superbo

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