Occhio Federer, Nadal sa bene come si vince uno scambio corto: parola di O'Shannessy

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Occhio Federer, Nadal sa bene come si vince uno scambio corto: parola di O’Shannessy

VERSO IL FEDAL – Craig O’Shannessy cataloga i cinque tipi di scambio più frequenti in sette edizioni del Roland Garros, che spiegano in parte il dominio di Rafa Nadal

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Rafa Nadal - Roland Garros 2019 (foto @Sport Vision, Chryslène Caillaud)
 

Unire statistica e tennis è uno sporco lavoro… ma (più di) qualcuno dovrà pur farlo, se è vero che sta diventando la chiave del successo di molti campioni. In questo particolare settore il campione è senza dubbio Craig O’Shannessy. L’analista che aiuta Djokovic a vincere, ha reso pubblico uno studio che ci aiuta a fare luce sui punti di forza del suo rivale Rafa Nadal, pronto ad affrontare Federer per la 39esima volta in carriera. Lo studio prende in considerazione il torneo del Roland Garros dal 2013 al 2019 per un totale di 571 match e 111.041 punti giocati, con l’obiettivo di catalogare i “rally” più frequenti in una partita in base alla durata dello scambio.

Lo studio identifica cinque lunghezze diverse tra gli innumerevoli scambi analizzati. Anche sulla terra battuta (dove l’effetto di un buon servizio dovrebbe avere meno efficacia rispetto all’erba e al cemento) prevalgono i cosiddetti “One-Shot Rally Ending in an Error” o, più semplicemente, i punti che terminano con un errore in risposta. Nelle quasi 600 partite prese in esame finisce così il 19,4% dei punti, il doppio rispetto agli scambi che durano due palleggi. Nel 9,7% dei casi il battitore sbaglia il colpo in uscita dal servizio, categoria detta “Two-Shot Rally Ending in an Error” o “Serve +1”.

È leggermente inferiore (9,5%) la percentuale di punti che terminano con un errore dopo il terzo colpo (“Three-Shot Rally Ending in an Error” o “Return +1”). La quarta categoria è quella del classico “servizio e dritto”, uno scambio di tre colpi che termina con un vincente (“Three-Shot Rally Ending in a Winner”). Questa situazione costituisce il 6,9% del campione. L’ultima categoria menzionata da O’Shannessy è quella del palleggio di quattro tiri che finisce con un errore del battitore (“Four-Shot Rally Ending In An Error”), che si verifica nel 6,1% dei punti analizzati.

In sostanza, più del 52% degli scambi si è risolto entro il quarto colpo. Mancano infatti all’appello gli ace, i doppi falli e i ‘Four-Shot Rally Ending in a Winner‘, ovvero gli scambi da quattro colpi che si concludono con un vincente del ribattitore. O’Shannessy non fornisce la percentuale di queste situazioni di gioco, ma è verosimile credere che si possa raggiungere o addirittura superare il 60% dei punti totali. In sintesi, anche sulla superficie che in teoria dovrebbe favorire gli scambi prolungati, circa sei punti su dieci non vanno oltre i quattro colpi.

Se nel tennis la stragrande maggioranza dei punti si gioca su scambi molto corti, O’Shannessy si chiede come mai un fondamentale come la risposta al servizio sia tra i meno allenati. A tal proposito aggiunge nell’articolo pubblicato sul sito ATP dei suggerimenti per come allenarsi, come tentare di rispondere al centro del campo (ma sempre profondo) o spedire il colpo in uscita dal servizio profondo e centrale. Questi espedienti sono utili nell’ottica di una riduzione delle percentuali sopra elencate, ma ovviamente la seduta di allenamento deve essere volta al miglioramento di una pluralità di aspetti e ogni atleta deve strutturarla a seconda delle proprie necessità.

Chi sicuramente di questi dati ha fatto tesoro, a dispetto della vulgata sul suo tennis conservativo, è Rafael Nadal. In coda al pezzo di O’Shannessy si legge un dato interessante che riguarda i suoi match nello Slam parigino, da lui vinto undici volte. Nell’edizione in corso, nel percorso dal primo round ai quarti di finale, ha lasciato per strada 28 giochi e un solo set, il solito dominio sull’amata terra francese. In tanti pensano che l’enorme forza dello spagnolo su questa superficie sia da ricercarsi nella sua semi-imbattibilità quando il palleggio si allunga, quando vengono esaltate le sue doti di resistenza. Eppure i dati ci indicano altro…

Rafa Nadal – Roland Garros 2019 (foto via Twitter, @rolandgarros)

Prendiamo come campione i match dell’edizione 2019: è lo scambio da dieci colpi quello che si presenta con più frequenza tra quelli in doppia cifra (10 o più colpi), ma si è verificato solo in 13 punti su un totale di 651 (appena il 2%, poco rilevante). Dunque qual è il tipo di scambio che ha più incidenza nelle sue partite? È quello di un solo colpo, ovvero quello che termina con un errore in risposta (i suddetti “One-Shot Rally Ending in an Error”). Si sono infatti chiusi così 139 punti su 651 (21.4 %) nella prima settimana del campione spagnolo.

È sicuramente vero che Federer, per avere qualche chance di successo, non dovrà accettare lo scambio prolungato per attaccare alla prima palla utile. Ma guai a credere che Nadal non abbia tutte le armi per vincere anche gli scambi brevi: sulla terra battuta, è bene ricordarlo, non c’è nulla che Rafa non sappia fare alla perfezione.

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