Fognini guida i quattro moschettieri azzurri di Umago

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Fognini guida i quattro moschettieri azzurri di Umago

Presentata alla stampa italiana a Trieste la 30esima edizione del Croatia Open. Quattro azzurri in tabellone: Fognini grande favorito, Borna Coric permettendo. Tra le novità, il torneo ITF di Wheelchair tennis. E la rivincita della finale di Wimbledon 2001 tra Ivanisevic e Rafter

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La presentazione del Croatia Open a Trieste (foto Erika Burolo)
 

Nella Sala “Paolo Alessi” del Circolo della Stampa di Trieste si è tenuta giovedì scorso, riservata ai media italiani, la conferenza stampa di presentazione della 30esima edizione del “Plava Laguna” Croatia Open, che si disputerà ad Umago dal 12 al 21 luglio. A fare gli onori di casa l’addetto stampa per l’Italia del torneo, il giornalista Daniele Benvenuti, che dopo aver ringraziato le autorità presenti, ha ceduto la parola agli ospiti provenienti dalla cittadina croata, il presidente del Comitato Organizzatore Arlen Brozic ed il vicesindaco di Umago Mauro Jurman.

Nel presentare il torneo ai media del nostro paese, giustamente per prima cosa è stato sottolineato il fatto che saranno quattro i tennisti italiani in tabellone e che – questo lo aggiungiamo noi – l’Italia sarà la nazione maggiormente rappresentata tra i 19 giocatori ammessi direttamente al main draw (secondo l’ultimo aggiornamento dell’entry list). Il nome che spicca è ovviamente quello di Fabio Fognini, da lunedì prossimo terzo italiano in top ten nell’Era Open. Il vincitore del Masters 1000 di Montecarlo sarà la testa di serie n. 1 del torneo e punterà a bissare il trionfo del 2016, anche in ottica di mantenimento della citata top ten, considerato il fatto che quella settimana avrà in scadenza i 250 punti della vittoria di Bastad dello scorso anno.

Oltre al 32enne tennista di Arma di Taggia ci sarà l’altro grande specialista azzurro della terra rossa e vincitore della passata edizione, Marco Cecchinato, il veterano Paolo Lorenzi e Thomas Fabbiano. Scorrendo gli altri nomi della entry list, indubbiamente il primo rivale di Fognini sarà il nuovo n. 1 croato (anche lui da lunedì) e top 15 Borna Coric, che proprio ad Umago si rivelò tanti anni fa, quando da wild card 17enne raggiunse i quarti di finale, sconfitto proprio da Fabio Fognini. Altri nomi interessanti del seeding sono l’argentino Guido Pella, che sta vivendo la sua miglior stagione – ha vinto a San Paolo il suo primo torneo ATP ed è entrato tra i primi 25 del ranking – ed i due top 40 serbi Laslo Djere e Dusan Lajovic, anche loro protagonisti di un’ottima annata sinora.

Come Pella, anche Djere ha vinto il suo primo titolo ATP a Rio de Janeiro, mentre Lajovic è stato finalista a Montecarlo. Altri nomi da segnalare sono l’altro serbo Filip Krajinovic (recentemente arrivato al terzo turno del Roland Garros, proprio come i suoi due connazionali appena citati) ed il vincitore 2017 Andrey Rublev, oggi sceso al n. 77 del ranking e reduce da un anno e mezzo un po’ complicato a causa degli infortuni ma ancora giovanissimo (21 anni). Come sempre il torneo croato strizza l’occhio agli appassionati di tennis dei paesi limitrofi: oltre agli italiani ed ai serbi ci saranno infatti l’ungherese Martin Fucsovics, n. 50 ATP, ed il top 100 sloveno Aljaz Bedene.

Da sinistra: il presidente del Comitato Organizzatore Arlen Brozic, il vicesindaco di Umago Mauro Jurman ed il giornalista Daniele Benvenuti (foto I. Vidovich)

Oltre ad un tabellone con ben dieci giocatori che lunedì prossimo saranno tra i top 60 (tra i quali non abbiamo citato ancora Leonardo Mayer e Martin Klizan, anche loro arrivati al terzo turno dello Slam parigino), per festeggiare i suoi primi trent’anni il torneo croato ha deciso di regalarsi, ma soprattutto di regalare al pubblico, due partite di esibizione tra grandi campioni del passato di sicuro richiamo. La prima – sabato 13 luglio – sarà il remake della prima finale umaghese, quella del 1990 tra i due croati Goran Prpic e Goran Ivanisevic (c’era ancora la Jugoslavia: vinse “Prpa” al terzo e chi vi scrive era presente sulle tribune). Mercoledì 17 luglio, invece, ci sarà un remake ancora più suggestivo, di quella che “Nell’immaginario croato, è la partita delle partite”, come ha spiegato Arlen Brozic: la finale di Wimbledon 2001 tra Goran Ivanisevic e Pat Rafter  vinta dal campione croato 9-7 al quinto. Aggiungendo: “Da quanto sappiamo si stanno allenando molto seriamente, non sarà una semplice esibizione…”.

Quest’anno ci sono delle interessanti novità anche per quanto riguarda gli altri tornei di tennis che fanno da corollario al Croatia Open. Saranno complessivamente sette : tra questi, oltre al torneo Nike riservato ai migliori under 16 croati, da segnalare la prima edizione del torneo ITF di  Wheelchair tennis di singolare maschile (tabellone da 32 giocatori). Come da tradizione il torneo istriano abbina al tennis un ricco programma di intrattenimento, dall’ormai classico appuntamento enogastronomico “Istria Gourmet Festival” agli spettacoli musicali delle serate post-match alla “Dance Arena” che si trova di fianco al campo centrale, il “Goran Ivanisevic Stadium”. Quest’anno – tra le altre – sono previste le esibizioni dei famosi DJ Salvatore Ganacci e Gianluca Vacchi. Da non perdere, inoltre, la performance di Mike Candys, uno degli artisti più gettonati nel mondo della musica house, dance ed electro house.

Diventare un 500? È un passo non da poco. Dal punto di vista economico e finanziario riusciamo a gestire un torneo 250, salire alla categoria superiore renderebbe le cose più complicate” ha risposto Arlen Brozic alla domanda in merito alla possibilità che Umago diventi il quarto torneo ATP 500 sulla terra battuta, prima di confermare che due delle tre wild card verranno assegnate, come spesso accaduto in passato, a giocatori croati (“Riteniamo sia giusto così, sia giusto dare questa  possibilità ai nostri tennisti. Tutti i migliori giocatori croati sono partita da qua, da Ivanisevic a Ljubicic sino a Coric”) e che per la terza si aspetterà – anche qui come da abitudine – la fine della prima settimana di Wimbledon, nell’eventualità che qualche giocatore delle zone alte della classifica, eliminato prematuramente sui campi dell’All England Club, decida di tornare a giocare sul rosso prima della trasferta sul cemento americano.

Ma anche senza un altro nome di livello – nel qual caso l’ultima wild card, come spesso accaduto in passato, potrebbe andare a qualche giovane promessa del circuito: lo scorso anno, ad esempio, fu data a quel Felix Auger-Aliassime che ora è n. 22 ATP – la 30esima edizione del Croatia Open è pronta ad offrire tanto tennis di qualità agli appassionati che si daranno appuntamento nella seconda metà luglio sulle tribune dei campi del complesso “Stella Maris”. E non solo quello, considerando tutti gli eventi collaterali che sono in programma nei dieci giorni del torneo. Del resto, c’è da festeggiare un anniversario.

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