Coco Gauff fa il botto: è la più giovane qualificata della storia di Wimbledon

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Coco Gauff fa il botto: è la più giovane qualificata della storia di Wimbledon

15 anni e 122 giorni: il torneo femminile di Wimbledon non ha mai avuto una qualificata così giovane come la testimonial di Barilla

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Cori Gauff - Wimbledon 2019, qualificazioni (foto via Twitter, @Wimbledon)
 

Quando si tratta di record di precocità, l’intreccio di ricerche storiche e calcolatrici si stringe fitto attorno al nuovo nome pronto a entrare nel libro dei primati. Poiché la capacità di stupire sembra già parte del suo bagaglio, la 15enne Cori Gauff (‘in arte’ Coco) ci ha messo appena 56 minuti per sbrindellare la resistenza delle belga Greetje Minnen (n.129 del mondo) nell’ultimo turno di qualificazione di Wimbledon 2019 e ha lasciato un po’ tutti di stucco, intenti a domandarsi quanto fosse storica questa sua piccola impresa.

I canali ufficiali di Wimbledon hanno immediatamente sciolto l’arcano. Storica lo è, e pure parecchio: con i suoi 15 anni e 122 giorni, la ragazzina nata ad Atlanta è diventata la più giovane qualificata della storia ‘Open’ di Wimbledon. Dal 1968 in poi, dunque, nessuna tennista è riuscita a vincere il torneo cadetto che attualmente si svolge a Roehampton con una carta d’identità che recitasse meno di 15 anni e 3 mesi. Di tenniste più giovani a giocare Wimbledon ce ne sono state eccome, ma sono entrate in tabellone per diritto di classifica o grazie a un invito del torneo.

‘Coco’ diventerà anche l’atleta più giovane – questa volta nell’accezione ambosessi – a giocare un torneo dello Slam nel millennio in corso. Batterà di una manciata di giorni CiCi Bellis, che nel 2014 fece in modo di guadagnarsi una wild card per il tabellone principale dello US Open (vincendo lo USTA Girls’ 18s National Championships) e poi superò addirittura il primo turno, a 15 anni e qualche spicciolo in più di Coco.

Per guadagnare questo scranno – che potrebbe significare tutto e nulla, sebbene Barilla e la TEAM8 di Federer siano già saliti sul carro da un pezzola statunitense ha perso in tre partite appena quattordici game. Sette contro Bolsova Zadoinov, reduce da un ottimo Roland Garros, cinque contro Ivakhnenko e due contro Minnen, sonoramente sconfitta con un doppio 6-1.

Sarà pur vero che nel circuito femminile il rinnovamento è realtà – la minorenne Anisimova che raggiunge una semifinale Slam, Andreescu che vince un un Mandatory a meno di 19 anni – ma non è certo la stessa epoca di Capriati e Hingis, capaci rispettivamente di raggiungere una semifinale Slam a 14 anni (al primo Major in carriera!) e di vincere una partita all’Australian Open con il traguardo dei 15 anni ancora ben lontano.

Da parte sua, a dodici mesi dalla sconfitta nei quarti di finale del torneo juniores, Cori Gauff si ripresenta ai cancelli di Church Road. Questa volta per giocare con i grandi.

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