Nadal: "Non ho detto 'hijo de puta' a Kyrgios. Dura arrivare in cima senza amare il tennis"

Interviste

Nadal: “Non ho detto ‘hijo de puta’ a Kyrgios. Dura arrivare in cima senza amare il tennis”

Rafa si toglie qualche sassolino: ” Su Kyrgios troppi ‘se’. Lui ha un talento da top player, ma c’è molto altro che devi fare se vuoi diventare un campione. Lo avete visto contro Thompson?”

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Rafael Nadal - Wimbledon 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Ovviamente sono contento per la vittoria“, esordisce Rafa in conferenza stampa. “È stata una partita dura contro un avversario tosto. Ho giocato un gran primo set, poi all’inizio del secondo è stata difficile. Sul 4-3 mi sono distratto, ma nel terzo e nel quarto sono stato bravo nei tie-break. Si tratta di una vittoria importante per me, ho giocato sotto pressione ma ho fatto molte cose nel modo migliore“. Nonostante la difficoltà della prova, si è trattato appena del secondo turno e c’è tutto un torneo da giocare per provare a migliorare la semifinale dello scorso anno. “Ogni partita è dura, il mio tabellone è difficile, vado avanti un passo alla voglia. Domani lavoro leggero, e speriamo di essere in forma per il terzo turno“.

Formalità da conferenza a parte, di cui un campione come Nadal non può che essere maestro, lo spagnolo sembra volersi togliere qualche sassolino rimasto incastrato nella scarpa fin dalla sconfitta di Acapulco. Un giornalista gli fa la solita domanda su Kyrgios e in particolare su quali traguardi potrebbe raggiungere se affrontasse ogni punto con la necessaria determinazione, e lui risponde in modo piuttosto dettagliato. “Se, se ,se… troppi se, ma non funziona così. Lui ha un talento da top player, ma c’è molto altro che devi fare se vuoi diventare un campione. Lui ha le basi, gli ingredienti per esserlo, ma senza amare questo sport è dura arrivare in cima. Ovviamente quel servizio e tutto il resto potrebbe arrivare a vincere Slam, ed è vero che le cose potrebbero essere completamente diverse per lui se giocasse sempre come oggi. Però avete visto contro Thompson? Ha vinto la partita, ma l’intensità e il modo di giocare non erano gli stessi di oggi. Gli piace giocare queste partite, ma per vincere trofei importanti non devi affrontare solo top player, ma anche altri giocatori ugualmente validi. E quelle partite devi vincerle“. Lenzioncina finita.

La partita è stata bella, appassionante, e ad alto tasso agonistico. L’esultanza a fine partita non poteva che essere diversa da quella che di solito si riserva per la vittoria di un secondo turno Slam, e addirittura qualche spagnolo giura di aver visto le labbra di Rafa prodursi negli epiteti ‘pendejo‘ e ‘hijo de puta‘. “Io? No, è falso. ‘Pendejo’ (stupido, ndr) è una parola argentina, e non ho mai detto ‘hijo de puta’ (traduzione non necessaria, ndr). Controllate pure i video“. C’è stato un momento in cui Rafa è stato vicino a perdere la calma, almeno stando al suo sguardo, ed è quando Nick gli ha tirato quella fucilata addosso in forma di passante. “Mi ha infastidito perché pratichiamo uno sport che ha una storia e va giocato con fair play e con rispetto. Non credo che Nick faccia apposta a tirare certe pallate, ma può essere pericoloso. Non per me, io sono un professionista, ma magari per un raccattapalle o un giudice può essere pericoloso. Non sono arrabbiato, io voglio solo giocare un normale match di tennis”.

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