Diverse organizzazioni tra ITF, ATP e WTA ma stesse regole ferree. L’arbitro argentino Damian Steiner, 44 anni nazionalità argentina ed alle dipendenze ATP, ha raggiunto un grande traguardo quest’anno arbitrando la finale di Wimbledono 2019 tra Federer e Djokovic. Peccato che questa “delizia” sia stata anche la sua croce. Steiner al ritorno in argentina ha rilasciato diverse dichiarazioni a più media argentini senza che l’ATP lo autorizzasse. In una intervista si raccomandava che cambiassero alcune regole permettendo il coaching in campo, impedendo il continuo ricorso alla salvietta durante il gioco e abolendo il let. Ad un altro giornale ha dedicato un’intervista a tutto campo sulla sua carriera, di come sia diventato arbitro internazionale nel 1994.

L’organizzazione ha immediatamente aperto un’interrogazione interna che si è conclusa con il licenziamento dell’arbitro il 15 agosto. Secondo il comunicato dell’ATP, Steiner oltre a non chiedere l’autorizzazione alle interviste, ha anche discusso di temi che sono quasi vietati nelle linee guida dell’organizzazione. L’arbitro argentino non ha comunque perso il suo Gold Badge, il grado massimo per giudice di sedia, e non è stato interdetto dal lavoro dei tornei dello Slam. Chi di code violation ferisce, di code violation perisce.