US Open, guida al day 8: i match scelti dalla redazione

L’ordine di gioco completo del day 8

Osaka vs Bencic (Arthur Ashe, ore 18)

Perché è l’ora della verità per Osaka. La convincente partita contro Gauff è la prova che la nipponica è di nuovo tornata sui suoi migliori livelli e può bissare il successo dello scorso anno? Lo potremo scoprire in questo match contro la sua coetanea svizzera con la quale quest’anno ha perso due volte su due, prima sul cemento di Indian Wells e poche settimane dopo sulla terra di Madrid. Bencic arriva a questo match carica e riposata dopo aver approfittato del ritiro di Kontaveit al turno precedente. Basterà per battere nuovamente la n.1 del mondo? Quello che è certo è che queste due ragazze non si risparmieranno in campo. 

Berrettini vs Rublev (Louis Armstrong, ore 18:30)

Perché Matteo ne ha bisogno. Il ranking dice che l’azzurro è favorito contro Rublev. Il campo dice che questo è un match alla pari e che forse l’inerzia è più dalla parte del russo che da quella del romano. Berrettini è venuto a capo di tutti e tre i suoi match, lottando, dimostrando di essere un giocatore di temperamento, come se ce ne fosse ancora bisogno, ma mai dominando. Rublev è in gran fiducia e ha già eliminato dal torneo Tsitsipas e Kyrgios. Gli scontri diretti sono in parità, con Matteo che ha vinto l’anno scorso a Gstaad e Rublev che si è preso la rivincita a Marsiglia, sul veloce. Berrettini è chiamato a giocare una partita spezzettata e un po’ sporca, di uno-due servizio e dritto. Perché sullo scambio da fondo potrebbe non reggere il ritmo del moscovita. 

A. Zverev vs Schwartzman (Arthur Ashe, ore 20 circa)

Perché Zverev ha un’occasione molto ghiotta per arrivare ai quarti degli US Open per la prima volta in carriera. Ne aveva bisogno di un po’ di fortuna Sascha per uscire dal tunnel di sfiducia in cui era finito da solo. A Flushing Meadows la dea bendata gli ha regalato una serie di avversari molto morbidi nei primi tre turni. Lui poi c’ha messo del suo, nel bene ma anche nel male, complicandosi un po’ la vita. Fatto sta che è lì, agli ottavi, contro l’argentino contro il quale è 1 a 1 negli scontri diretti ma con quell’unica sconfitta che risale a cinque anni fa, quando era un ragazzino. Schwartzman cercherà di neutralizzare il servizio del suo più quotato avversario. Zverev deve fare una sola cosa: presentare in campo una buona versione di se stesso. 

Nadal vs Cilic (Arthur Ashe, non prima dell’una di notte)

Perché Nadal ora è il favorito n.1. Non ci si può girare attorno. I riflettori ora sono sul campionissimo di Maiorca. Cilic ha vinto il suo unico Slam in carriera a New York e meno di due anni fa era n.3 del mondo. Ma non dovrebbe essere un ostacolo enorme sulla strada dell’iberico verso il titolo. Per il croato pesano troppo le rotazioni della palla di Rafa, pesano quelle sei sconfitte in otto precedenti, pesa forse anche un po’ la soddisfazione per aver risollevato un annus horribilis, riportandosi leggermente in carreggiata. Insomma, sulla carta potrebbe rivelarsi una passeggiata, con gli occhi rivolti alla finale contro Roger. 

Andreescu vs Townsend (Arthur Ashe, ore 04 circa)

Perché è una sfida intrigante. La canadese non ha mai affrontato Townsend in carriera. E probabilmente non ha mai affrontato una giocatrice come Townsend. La 23enne tennista afroamericana ha sorpreso Halep a suon di discese a rete e la rumena alla fine non c’ha capito nulla. Andreescu è chiamata a risolvere il rebus se vuole proseguire la sua avventura nella grande mela e regalarsi un quarto di finale in cui partirebbe ancora da netta favorita contro la vincente dell’incontro tra Mertens e Ahn. Insomma, siamo di fronte al solito contrasto di stile che potrebbe regalare una partita vivace e con colpi di scena in pieno stile WTA. 

Il tabellone maschile completo (con tutti i risultati aggiornati)
Il tabellone femminile completo (con tutti i risultati aggiornati)