Naomi Osaka trionfa nella sua città e si rilancia

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Naomi Osaka trionfa nella sua città e si rilancia

La giapponese vince per la prima volta un torneo di fronte al proprio pubblico. Battuta nettamente Pavlyuchenkova in finale. La crisi di risultati sembra alle spalle

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Naomi Osaka con il trofeo - WTA Osaka 2019 (via Twitter, @torayppo)
 

[1] N. Osaka b. A. Pavlyuchenkova 6-2 6-3

Osaka torna a vincere un titolo… ad Osaka. Nella città che curiosamente le ha dato sia i natali che il cognome, la tennista nipponica si è aggiudicata il Toray Pan Pacific Open, quarto titolo in carriera e secondo in questa stagione dopo gli Australian Open. Per Osaka si tratta della prima affermazione nell’unico torneo del circuito che si disputa in Giappone, dopo le due sconfitte rimediate nel 2016 contro Caroline Wozniacki e nel 2018 contro Karolyna Pliskova. Ma si giocava a Tokyo, quest’anno il torneo si è trasferito a Osaka dove non poteva che trionfare Naomi.

Nel corso del torneo, la due volte campionessa Slam non ha lasciato per strada nemmeno un set, perdendo 28 giochi in quattro incontri, una media di sette per match. Insomma, un dominio incontrastato, per la gioia del pubblico di casa, che ha potuto vedere la propria beniamina stendere le sue avversarie una dopo l’altra. In finale, Osaka ha imposto la sua legge contro la 28enne russa Anastasia Pavlyuchenkova, n.41 del ranking ma in passato anche vicina alla Top 10, e capace di eliminare Kiki Bertens e Angelique Kerbe nel corso del torneo. Il 6-2 6-3 con il quale si è concluso l’incontro non lascia spazio a dubbi su quale tennista sia stata la miglior tennista in campo. 

Osaka ha messo le cose in chiaro fin dall’inizio del match. Nel primo turno di risposta è salita 0-40, piazzando alla terza occasione il break che l’ha portata avanti 3 a 0. Pavluchenkova non è riuscita scalfire la solidità della sua più quotata avversaria e, anzi, sotto 5 a 2, ha ceduto nuovamente il servizio, mandando in archivio il primo parziale. Nel secondo set, la 21enne nipponica è rimasta saldamente in controllo delle operazioni, grazie alla forza dirompente dei suoi colpi da fondo. Il parziale è girato nel quarto gioco, in cui la russa ha perso a 15 il turno di battuta. Osaka avrebbe potuto chiudere il match anche più in fretta, essendosi conquistata cinque palle break nel sesto e nell’ottavo gioco. La resistenza della russa ha però leggermente posticipato l’esito dell’incontro, che si è concluso sul turno di servizio della giocatrice del sol levante, dopo un’ora e dieci di gioco. 

I numeri del match sono eloquenti. In particolare, spiccano lo straordinario 100 per centro di punti vinti da Osaka sulla prima di servizio e l’assenza totale di palle break concesse. “Volevo così tanto vincere questo torneo”, ha dichiarato un raggiante Osaka al termine della finale, applaudita da tutti suoi tifosi. “Quello che ho imparato da questa settimana è focalizzarmi su ogni punto”. 

Con questo successo Osaka conferma di stare ritrovando piano piano il proprio tennis migliore. Segnali incoraggianti si erano già visti agli US Open, dove però la sua corsa era stata fermata dalla bestia nera Belinda Bencic, che l’ha battuta per ben tre volte in stagione. In Giappone, Naomi ha trovato un tabellone non certo impossibile (Tomova, Putintseva, Mertens e appunto Pavlyuchenkova in serie) ma ha saputo regolare le avversarie con grande facilità, sfruttando al meglio la potenza del suo gioco. Pare dunque averle giovato la separazione dall’allenatore Jermaine Jenkins, ex sparring partner di Venus Williams, decisa proprio alla vigilia del torneo. Insomma, in questo finale di stagione, che comprende anche le Finals di Singapore ovviamente, bisognerà fare i conti con una Osaka in netta ripresa. 

Il tabellone completo

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