SHAPO IN RIPRESA – Apparentemente in fase di recupero di gioco e fiducia, Denis Shapovalov supera Egor Gerasimov in tre set, ognuno caratterizzato da un solo break sia a causa dell’incisività della “prima” di Denis (due su tre in campo, 85% trasformate) sia per la scarsa propensione a perdere la battuta ultimamente dimostrata dal ventiseienne bulgaro. Denis stesso ha poi detto che “Egor è un buon giocatore con un servizio difficile da leggere”. Gerasimov è entrato per la prima volta in top 100 proprio lunedì scorso grazie alla forma che sta mettendo in campo in queste settimane, dal secondo turno raggiunto allo US Open dopo aver superato le qualificazioni fino alla semifinale della scorsa settimana a San Pietroburgo. Per quanto riguarda il ventenne canadese, invece, sembra voler tentare di recuperare in volata una stagione ben al di sotto delle aspettative, con una prima parte in cui la semifinale di Miami persa con Federer è stata l’unico risultato di rilievo per quanto prestigioso; Shapo è poi tornato a vincere almeno due incontri di fila solo in agosto a Winston-Salem (altra semifinale).
“È una sensazione fantastica, sono in buona forma e sento che sto finalmente superando il jet lag” ha aggiunto. Unica testa di serie rimasta (n. 8), sabato si giocherà l’accesso alla prima finale della sua carriera contro Pablo Carreño Busta, attualmente al n. 63 del ranking, vincitore per 7-5 6-2 del cileno Christian Garin, un po’ scomparso dai radar dopo alcuni buonissimi risultati sulla terra battuta.
Ecco come Shapo ha chiuso il match:
BUBLIK SORPRENDE GRISHA – Nella parte bassa del tabellone, follia dal passaporto kazako con capacità di chiudere all’improvviso gli scambi e stile e atletismo bulgari hanno caratterizzato la vittoria in rimonta di Alexander Bublik ai danni di Grigor Dimitrov. Due ore e mezza di incontro con due match point per Grisha, nel tie-break del secondo set, annullati da Bublik in modo praticamente identico: servizio esterno seguito da un colpo acrobatico al volo. Nella partita finale, anche Dimitrov si mette a salvare palle match, ma soccombe alla quarta beffato dal nastro nel tie-break. Già finalista in luglio sull’erba di Newport, il n. 71 ATP cerca ora la seconda finale in carriera. A tentare di sbarrargli la strada c’è il coetaneo Lloyd Harris, lucky loser sudafricano che in due ore ha avuto la meglio su Joao Sousa recuperando un set di svantaggio.
Risultati:
A. Bublik b. [4] G. Dimitrov 5-7 7-6(9) 7-6(3)
[LL] G. Harris b. J. Sousa 6-7(5) 6-3 6-4
[8] D. Shapovalov b. [SE] E. Gerasimov 6-4 3-6 6-3
P. Carreno Busta b. C. Garin 7-5 6-2
