Interviste
Thiem: “Meritavamo entrambi. Sono orgoglioso di quello che ho fatto”
“È una sconfitta dolorosa”, ammette Dominic in conferenza stampa dopo la finale del Masters persa contro Tsitsipas. “Ma sono comunque soddisfatto della stagione e delle Finals. Nel 2020 ci sarà un nuovo campione Slam”

da Londra, il nostro inviato
Dominic Thiem si presenta in conferenza stampa dopo la sconfitta nella finale del Masters. L’austriaco è deluso, ma lucido e comunque soddisfatto. Questa sconfitta non cancella quanto di buono Dominic ha fatto in queste ATP Finals, in generale nel 2019 e come ammette lui stesso “soprattutto dopo lo US Open. A Vienna, Shanghai, Pechino ho giocato benissimo e in passato mi facevano soffrire. È lì che ho fatto un passo avanti nella giusta direzione“. Nel 2019 di Thiem cinque titoli (Indian Wells, Barcellona, Kitzbuhel, Pechino, Vienna), la finale persa al Roland Garros contro Rafa Nadal e un Masters nel quale è stato capace di battere uno dopo l’altro Novak Djokovic e Roger Federer. La finale (la 25esima in carriera per l’austriaco) è stata un concentrato di emozioni: alla fine l’ha spuntata Tsitsipas al tiebreak decisivo. “Ha meritato”, ha ammesso Thiem in conferenza stampa, aggiungendo: “Forse meritavamo entrambi, ma questo è il tennis“.
Sei riuscito a rimontare da 1-4 a 4-4 nel tie break. Cosa è andato storto a quel punto?
I tiebreak decisivi a mio parere sono un po’ questione di fortuna. 50/50. Negli ultimi tempi ho disputato molti testa a testa che mi sono andati bene. Oggi no. Ho sbagliato alcune palle che con Novak e in altre occasioni non avevo fallito. Tutto qui. Non posso più farci niente. Abbiamo fatto una grande partita e lui ha davvero meritato la vittoria. Forse la meritavamo entrambi. Ma questo è il tennis. Sono felice della partita che ho disputato.
Che cosa ti resta di questo match? Di questa settimana.
Mi resta molto. Intanto sono in generale orgoglioso delle mie Finals. Ho anche dovuto fare fronte a molti problemi nel corso della settimana. Martedì mi sono svegliato che stavo letteralmente di ***** e mi sentivo male. Poi proprio lunedì ho fatto quella partita leggendaria contro Novak e ho iniziato a stare meglio. Ho quindi imparato che anche nelle situazioni più difficili posso giocare bene e per di più indoor su una superficie velocissima. In generale sono soddisfatto della mia intera stagione specialmente dopo lo US Open. Ora sono molto dispiaciuto ma alla fine è stata una stagione positiva al 90%.
Zverev dopo la semifinale ci ha detto che ritiene che tu o Tsitsipas interromperete il dominio dei tre grandi negli Slam. Che effetto ti fa? Lo condividi?
Mi fa molto effetto che un campione come lui dica così perché c’è del vero quando lo dice. È bello sentirlo. Credo che entrambi possiamo riuscirci. Stiamo giocando molto bene. Io, Stefanos, Sascha e non solo noi. Ho già detto in precedenza che l’anno prossimo credo che avremo un nuovo campione negli Slam.

Tu e Stefanos siete amici. Come pensi abbia giocato oggi? Ritieni di avere le armi per sfidarlo in futuro?
Ha giocato alla grande oggi è per tutto il torneo. È il campione con pieno merito. È un bene per il tennis perché ha un bellissimo stile di gioco, rovescio a una mano e gioco a rete. Ha anche una gran tecnica. È un bene che sia ai vertici del tennis e nell’immediato futuro lotterà per i titoli maggiori. Ne sono sicuro. Come sono sicuro di avere le armi per vedermela con lui in ogni singola partita. Spero ne faremo tante nel 2020.
Hai fatto grandi progressi sulle superfici veloci quest’anno. Puoi dirci qualche cosa a tale proposito?
Una bella sensazione soprattutto a partire dallo US Open. Ne sono davvero felice anche perché, a essere sinceri, Indian Wells è molto lento e si adatta alle mie caratteristiche come la terra rossa. Non è così a Vienna, Shanghai, Pechino dove ho giocato benissimo e che in passato mi facevano soffrire. È lì che ho fatto un passo avanti nella giusta direzione. Soprattutto avere fatto la finale qui, su questa superficie, è un risultato straordinario per me. Quindi, anche se oggi ho subito una sconfitta dolorosa sono soddisfatto lo stesso.
Flash
Rafa Nadal non conferma la partecipazione a Montecarlo: “Non so quando tornerò in campo”
Aumentano le nubi sul maiorchino che non si è ancora ripreso dall’infortunio che lo tiene ai box dagli Australian Open

Le incertezze su Rafa Nadal continuano ad aumentare. Il 22 volte campione Slam non gioca un match ufficiale dallo scorso 18 gennaio agli Australian Open contro Mackenzie McDonald ed è fermo per una lesione di secondo grado al muscolo ileopsoas della gamba sinistra. Un infortunio delicato che potrebbe continuare a tenere ancora per un po’ fuori dai campi il fuoriclasse di Manacor:
“Non so da dove viene l’informazione della mia partecipazione a Montecarlo – ha detto ai giornalisti in occasione di un evento per la premiazione della sua fondazione – mi piacerebbe confermarla, ma purtroppo non posso. Continuo il mio percorso di recupero e non so quando tornerò a giocare, questa è la verità. Se sapessi quando tornerò lo direi, ma non lo so.
“Dobbiamo proseguire giorno dopo giorno a lavorare e dirò il mio stato di recupero quando lo saprò davvero. Sono in una fase di lavoro crescente in vista della terra battuta”. Il ritorno in campo di Nadal era stato annunciato dieci giorni fa direttamente dal direttore del torneo di Montecarlo, David Massey, ma non è stata confermata dal diretto interessato: vedremo quando il maiorchino riuscirà a tornare alle competizioni.
evidenza
WTA Miami, Trevisan: “Ho tolto certezze a Ostapenko sin dall’inizio, le ho fatto giocare sempre una palla in più” [ESCLUSIVA]
Intervista esclusiva di Ubitennis alla toscana dopo il successo contro Jelena Ostapenko: “Ho cercato sempre di farla difendere”

Una grande Martina Trevisan ha conquistato per la prima volta in carriera un quarto di finale a livello WTA 1000 nel Miami Open presented by Itaù, superando con un netto 6-3 6-3 Jelena Ostapenko, ex campionessa del Roland Garros. Con questa vittoria, la tennista fiorentina si è issata virtualmente addirittura al numero 20 del ranking mondiale. La numero 1 d’Italia ha rilasciato delle parole al nostro inviato in Florida, Vanni Gibertini.
Vanni Gibertini, Ubitennis: Congratulazioni Martina. Un’ottima partita, sicuramente lei (Ostapenko, ndr) ti ha dato una mano, ma tu hai approfittato di tutte le occasioni che ti ha concesso.
Martina Trevisan: “Lei ha iniziato molto bene perché nel primo game ha fatto subito tre, quattro vincenti. Da parte mia sono stata brava a toglierle le certezze che aveva inizialmente, l’ho portata a un punto in cui ha perso un po’ di pazienza e mi ha concesso qualcosa in più, ma credo che sono stata brava a toglierle certezze in quel momento”.
Vanni Gibertini, Ubitennis: All’inizio del secondo set si sentiva forte una voce parlare, non so se anche in campo si è sentito come dagli spalti.
Martina Trevisan: “Fortunatamente non ho sentito questa voce, ma c’era un sacco di movimento, c’era uno che si alzava costantemente con la maglietta arancione”.
Vanni Gibertini, Ubitennis: Ultimamente si è parlato molto del lasciare più libertà agli spettatori, ne hanno parlato sia Jessica Pegula che Frances Tiafoe. Che cosa ne pensi tu?
Martina Trevisan: “Penso che sia uno sport in cui abbiamo bisogno di silenzio e di calma rispetto ad altri sport. Loro sono più abituati alla confusione con il basket e il football, ma a mio parere è meglio così”.
Vanni Gibertini, Ubitennis: Tornando alla partita di oggi, come si fa a gestire una giocatrice che non ti dà ritmo, spara tutto ed è capace di fare i punti in un modo e nell’altro.
Martina Trevisan: “La cosa che mi ero prefissata di fare era di contrattaccare quando avrei avuto la possibilità perché a lei non piace difendere. Sono entrata in campo con molta decisione e ho cercato di farle giocare sempre una palla in più”.
Vanni Gibertini, Ubitennis: Tu giocherai domani contro un’avversaria sicuramente forte, una tra Rybakina e Mertens. Parlaci di entrambe.
Martina Trevisan: “Con Rybakina non ci ho mai giocato, ma sappiamo come gioca. Con Mertens ci ho giocato ad Abu Dhabi un mese fa, ma siamo a Miami e sarebbe sicuramente una partita diversa, so come prepararla”.
Flash
ATP Miami, Fritz: “È positivo raggiungere questi risultati senza giocare benissimo”
Poi su Rune, il suo prossimo avversario: “Non conosco molto il suo tennis. Imparerò tanto su di lui durante la partita”

Il numero uno a stelle e strisce Taylor Fritz ha parlato dopo la vittoria per 6-4 6-4 ai danni di Denis Shapovalov, che gli ha permesso di approdare agli ottavi di finale, in cui affronterà Holger Rune, numero 8 del mondo, martedì 28 marzo.
D. Ben fatto. Cosa pensi che abbia fatto la differenza contro un avversario pericoloso come Denis oggi?
FRITZ: “Penso di aver difeso bene il mio servizio, ho giocato bene i game in battuta. Non ho regalato punti, ho servito bene, senza concedere palle break. Sono riuscito a capitalizzare l’unico break che ho conquistato in entrambi i set. La differenza è stata lì”.
D. Adesso affronterai Holger Rune. Come consideri questa sfida?
FRITZ: “Penso che sia una sfida molto dura per essere un ottavo di finale, è un sorteggio complicato con me contro Holger. Sono contento di affrontarlo, sarà la nostra prima sfida. Non so ancora come lo affronterò, ovviamente lui è molto forte. Vedremo quando saremo in campo”.
D. Adesso puoi guardare indietro e dare un giudizio sulla tua stagione sul cemento. A che punto credi che sia il tuo livello di gioco?
FRITZ: “Sono abbastanza soddisfatto. Penso che sia molto positivo che io senta di aver giocato bene, ma non benissimo, ed abbia raggiunto questi risultati. Sono stato piuttosto costante, con ottimi risultati. Direi che un problema potrebbe essere l’aver perso in semifinale ad Acapulco e nei quarti ad Indian Wells, sono partite che fanno una grande differenza in termini di punti quando arrivi in fasi così avanzate dei tornei. Se vinci quelle due partite in più… Penso sia stata dura perdere due partite al terzo set in questi due tornei. Se riuscissi a superare questi turni farebbe una grande differenza”.
D. Quando hai un avversario da affrontare, quanto tempo passi ad analizzarlo? Molti giocatori analizzano gli avversari. Altri preferiscono focalizzarsi su uno o due aspetti, principalmente su sé stessi. Tu guardi molti video o tutto ciò ti distrae?
FRITZ: “Dipende molto da quanto conosco il mio avversario. Ho affrontato diverse volte Denis, perciò non ho guardato nessun video o nulla ieri sera, sapevo cosa aspettarmi. Quando non conosco bene il mio avversario guardo parecchi video. Voglio capire con quali colpi si sentono più a proprio agio, cosa gli piace fare nei punti importanti, o cose simili. Nulla di incredibile. Mi interessa capire quali siano i colpi a cui si affidano nei momenti importanti”.
D. Riguardo Denis, pensi che se fosse più paziente potrebbe essere più duro da affrontare o pensi che la sua grande aggressività nella selezione dei colpi rappresenti la più grande difficoltà nell’affrontarlo?
FRITZ: “Credo che, a volte, essere più paziente… Ci sono momenti in cui vanno applicate entrambe, non penso sia sempre solo o uno o l’altro. Per me, ciò che mi preoccupa maggiormente quando lo affronto è la violenza con cui colpisce la palla. Volendo essere sempre aggressivo e cercando di attaccare, è difficile farlo quando lui colpisce ogni palla a 90, 100 miglia all’ora. Mi crea diversi problemi. Penso che possa migliorare se riuscisse a commettere meno errori, però non è così al momento. Credo che lui giochi come si sente più a suo agio”.
D. Tommy Paul ha avuto un grande avvio di stagione. Conoscendolo da molto tempo, hai notato qualcosa in particolare che è cambiato nel suo gioco?
FRITZ: “Penso che molte persone che, come me, lo conoscono da molto tempo, sanno che questo è il suo livello. Sapevamo già che lui ha questo livello nelle sue corde. Penso che lui sia migliorato molto soprattutto nelle partite meno brillanti, in cui magari faceva un paio di errori e concedeva un break. Ora sembra più solido e concentrato, fa sudare l’avversario. Ha migliorato la sua solidità, e direi che anche il servizio è migliorato”.
D. Prima hai menzionato Holger Rune (Qui la sua intervista). Hai visto qualche sua partita che ti ha fatto notare qualche aspetto del suo gioco in particolare?
FRITZ: “No, ci siamo allenati insieme qualche volta. Ma anche in quei casi, non ho analizzato molto il suo gioco. Non guardo molto tennis, a parte quando mi capita di vedere un giocatore che devo affrontare, quando avanzo nei tornei. Non ho visto molto di come gioca Holger, quindi dovrò familiarizzare con il suo tennis. Sono sicuro che imparerò molto quando giocheremo”.