Non lo si vede in campo dal 30 agosto, sconfitto al terzo turno degli US Open per mano di Alex De Minaur. Da quel giorno Kei Nishikori ha solamente rilasciato dichiarazioni riguardanti la sua condizione fisica, e considerando la fragilità dell’atleta giapponese non sono state belle notizie. In estate era tornato ad occupare la posizione n. 8 ma l’idillio è durato poco: sono sopraggiunti problemi al gomito destro e a fine ottobre era arrivata la notizia dell’intervento chiururgico.

Il finalista agli US Open del 2014 è tornato ad impugnare una racchetta lo scorso 19 novembre, come ha mostrato lui stesso ai suoi fan via Twitter. L’obiettivo adesso è farsi trovare in forma per la prossima stagione. Pochi giorni fa ha rilasciato alcune dichiarazioni a una televisione giapponese riguardo la sua condizione fisica, dichiarazioni che hanno lasciato un po’ di incertezza: “Il mio gomito al momento è ancora al 20/30%. Spero di essere pronto per gli Australian Open“. Parlando poi della sua età, ha confessato: “Avvicinandomi ai 30 anni (li compirà il 29 dicembre di quest’anno) sento un po’ di paura nell’invecchiare, ma onestamente la cosa al momento non mi tange”.

Nishikori infine proprio oggi ha reso noto, attraverso la sua app personale, l’aggiunta di un nuovo membro nel suo team: il bielorusso Max Mirnyi affiancherà Michael Chang come coach a partire dal 2020. L’ex numero 1 del mondo di doppio, ritiratosi lo scorso anno, sarà alla sua prima esperienza sulla panchina di un giocatore, seppur come secondo. Questa scelta conferma le voci che vedono il giapponese sempre più interessato a implementare nel suo gioco le soluzioni di volo. Si parla perfino di un nuovo movimento per il servizio, al fine di ridurre il più possibile i fastidi al gomito convalescente.