Eclisse di Giorgi: è fuori dalle 100 (Stefano Semeraro, Corriere dello Sport)

A fine 2019 Jasmine Paolini le aveva strappato la medaglietta di numero 1 azzurra, ieri il ranking Wta l’ha spostata, per la prima volta in otto anni, fuori dalle prime 100 (n.103). Camila Giorgi rischia di diventare la copia carbone di tante già viste nel tennis. Un grande talento: tecnico e atletico, sfruttato solo a metà. In poche, quasi nessuna, si muovono come lei sul campo, in pochissime possiedono il suo timing, e la capacità di picchiare così forte senza avere a disposizione un fisico da valchiria. Quando è apparsa, giovanissima, sembrava destinata ad arrivare in fretta fra le prime 10, forse anche più in alto. Una predestinata. Per ora al massimo è arrivata al n. 26, nell’ottobre del 2018, il suo anno migliore […] Di fuoriclasse ne ha stese tante, l’elenco fa impressione: Sharapova, Azarenka, Wozniacki, Muguruza, Pliskova, tanto per fermarsi alle n.1. E poi Schiavone, Bartoli, Stosur, Pennetta, Stephens, Ostapenko. Sempre giocando “alla Giorgi”, cioè tirando tutto, e al diavolo la tattica, senza badare a chi sta dall’altra parte della rete. Sempre appesa alle parole di Sergio, il papà coach che non ammette interferenze e conosce un solo comandamento: non avrai altro tecnico all’infuori di me. Un integralismo che è costato a Camila una lunga faida con la Fit, poi sanata, e forse una carriera diversa: da top player, invece che da prodigio incostante […] Il tempo per riprovarci ci sarebbe anche. Ma Camila ne ha davvero voglia?