Australian Open: il quinto set è fatale a Seppi. "Ancora 3-4 settimane, poi nasce la bimba"

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Australian Open: il quinto set è fatale a Seppi. “Ancora 3-4 settimane, poi nasce la bimba”

Andreas Seppi esce al secondo turno contro Stan Wawrinka non senza rimpianti. Era avanti un break nel set finale. “Mi fermo perché nasce la bimba e devo fare le infiltrazioni all’anca”

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Andreas Seppi - Australian Open 2020 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

[15] S. Wawrinka b. A. Seppi 4-6 7-5 6-3 3-6 6-4 (da Melbourne, il nostro inviato)

Dopo le due grandi vittorie di Fognini, questa volta il quinto set non è stato amico dell’Italia, nonostante Andreas Seppi sia sempre stato conosciuto come un grande giocatore da “best of 5” (questa era la sua quarantunesima partita al quinto set, di cui 14 solo all’Australian Open). Il match non è stato entusiasmante, in parte perché sia Seppi sia Wawrinka hanno uno stille di gioco piuttosto simile, in parte perché entrambi hanno sbagliato davvero tanto (57 gratuiti per Seppi, 65 per Wawrinka). Certo è grande il rammarico di Andreas per le due grandi occasioni avute e non sfruttate: il game di servizio sul 5-4 del secondo set, giocato davvero male, vinto il quale sarebbe andato avanti per due set a zero, e il break di vantaggio avuto nel quinto set sul 4-3, subito restituito senza che Wawrinka dovesse fare cose eccezionali.

La partenza “diesel” di Andreas Seppi fa parte di una delle certezze (o quasi) della vita, e questa partita non fa eccezione: Wawrinka scappa subito 3-0 in nove minuti con Seppi che inspiegabilmente gli palleggia sempre sul rovescio esponendosi alle accelerazioni lungolinea. Ma l’azzurro è un esperto della corsa lunga, continua con i suoi palleggi da fondocampo e in poco tempo riaggancia Wawrinka sul 3-3. Lo svizzero non è preciso, sbaglia più del solito quando prova le aperture laterali, e quando sul 4-4 cede la battuta facendosi rimontare da 40-15 subisce il break che gli costa la prima frazione in 42 minuti di gioco.

Il campione svizzero è decisamente nervoso, la sua racchetta impara a conoscere il cemento della Margaret Court Arena in un paio d’occasioni, ma la sua rabbia sbotta al sesto game, quando non riesce a sfruttare tre palle break. Un gratuito da fondo campo e un brutto smash insaccato in rete di Seppi regalano a Wawrinka un 15-40 che però l’atleta rosso-crociato non riesce a concretizzare. Stizzito spara una pallina che colpisce le travi del tetto e il giudice di sedia Alison Hughes lo ammonisce. Stan non ci sta, dice che il suo gesto non merita l’ammonizione, che in altre occasioni non era stato penalizzato: parla per diversi minuti con il giudice di sedia, chiama in causa anche il giudice arbitro Gerry Armstrong, ma il warning rimane. Un’altra palla break svanisce due giochi più tardi, nonostante i ruggiti che Wawrinka produce per cercare di caricarsi, e finisce per essere proprio lo svizzero a incartarsi sul 4-4 in tre errori gratuiti che mandano Seppi a servire per il set sul 5-4. Qui è l’azzurro a non cogliere un’occasione d’oro, restituendo i tre gratuiti e il break per il 5-5. Sul 6-5 Stan costruisce due ottimi punti, si porta 15-40 e chiude al secondo set point con un altro brutto errore di Seppi che resiste appena alla tentazione di imitare il suo avversario nello scaraventare la palla nel ground di Melbourne Park.

Nessuno dei due protagonisti riesce a trovare sufficiente continuità nel proprio gioco per poter imprimere un’accelerazione al proprio punteggio, o anche solo per riscaldare un po’ la folla della Margaret Court Arena che si stringe in giacche, felpe e anche coperte per ripararsi dalla brezza freddina di questa serata di mezz’estate australiana. Sul 3-2 è Wawrinka a trovare il guizzo giusto: entra con la risposta di diritto su due seconde piuttosto deboli (da sinistra) di Seppi, poi un diritto incrociato vincente e un errore dell’italiano completano l’opera che dà a Stan il break di vantaggio. Nei successivi due turni di battuta Wawrinka concede solamente un punto, e dopo due ore e 9 minuti di gioco si porta in vantaggio due set a uno.

Il quarto set procede sulla stessa falsariga dei primi tre, anche se Wawrinka sembra accentuare la tendenza a muovere la palla da fondo con lo slice invece che giocare in progressione. È tuttavia lui il primo a impelagarsi in un game di battuta complicato, quello sul 2-3 durato 14 punti, nel quale inizia con un doppio fallo ma dal quale esce senza concedere una palla break. Subito dopo è Seppi che deve servire un game-fiume, questa volta di 18 punti, nel quale viene aiutato dagli errori di diritto di Wawrinka, incapace di sfruttare ben quattro occasioni per il break. A questo punto il contrappasso tennistico colpisce impietoso: Wawrinka infila altri tre errori gratuiti, arriva il break che consente a Seppi di portare il match al quinto set.

La musica non cambia anche nel set decisivo (se non quella programmata dal DJ che lancia il parziale con “Sweet Caroline” di Neil Diamond, forse in onore della pensionanda Wozniacki). Nei primi sei game il ribattitore raccatta solamente tre quindici. Sul 3-3 è Seppi che piazza il primo allungo: approfittando di due errori di Wawrinka, sempre più traballante dalla parte destra, ottiene il break. Andreas si mette a remare da fondo, ma sulla palla del 5-3 perde sette punti di fila (quattro dei quali con errori gratuiti) e rimanda in vantaggio il suo avversario. Nel decimo game, Stan improvvisamente estrae dal cilindro due pallate da fondo, Seppi mette un rovescio in rete e sul primo match point uno dei pochissimi diritti incrociati vincenti di Wawrinka chiude la partita segnando la vittoria dello svizzero dopo 3 ore e 38 minuti.

LE DICHIARAZIONI DI ANDREAS – “Sono abbastanza incazzato” esordisce il tennista altoatesino. “La prima (palla del 5-3 nel quinto set, ndr) mi è uscita di niente, ace a uscire fuori di così. Ho sbagliato due rovesci abbastanza facili che potevo evitare, di solito sono abbastanza solido da quel lato; poi mi sono innervosito, ma alla fine ha giocato meglio lui. Durante il set lui fa un po’ meno, poi verso la fine del set inizia a tirare di più. Ma devi riuscire a farlo bene, quindi bravo lui“. Molto simpaticamente, Seppi ha sintetizzato così: “Si vede che anche a 35 anni si riesce a fare delle cazzate, non si finisce mai di imparare!“.

Sulla programmazione delle prossime settimane: “Bella domanda. Sono iscritto al challenger di Newport che inizia lunedì e credo che andrò lì, anche se non ho troppa voglia di andarci dopo questa sconfitta” scherza Andreas. “Poi ho New York e Delray Beach. Sono le ultime 3-4 settimane che gioco, poi mi fermo un po’ perché nasce la bimba e faccio le infiltrazioni all’anca”.

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