Nelle ultime tre stagioni sono ben pochi i tennisti che possono vantare una vittoria contro Nadal in un torneo Major. Prima dei quarti di finale dell’Australian Open 2020, oltre a Djokovic e Federer solo un giocatore era riuscito a battere Nadal negli Slam senza approfittare del ritiro del maiorchino (ritiro nel quinto contro Cilic a Melbourne nel 2018 e contro del Potro dopo aver perso i primi due a New York lo stesso anno). Parliamo di Gilles Muller, ormai in pensione, che riuscì nell’impresa a Wimbledon 2017 vincendo 15-13 un palpitante quinto set. Dominic Thiem ha allungato questa lista speciale, cogliendo un successo in quattro set che gli è valso la semifinale all’Australian Open, la prima in uno Slam fuori da Parigi.
Rafa per la prima volta in carriera ha ceduto tre tie-break in un singolo incontro (primo, secondo e quarto set) e non è arrivato a set point nemmeno una volta nei tre giochi decisivi. C’è qualcosa che il numero uno del mondo avrebbe potuto fare per vincere l’incontro? Alla domanda del giornalista in conferenza stampa Rafa ha risposto così: “Sì, vincere uno dei tie-break! Ma questo è il gioco. A volte non va come vorresti. Ho avuto una grossa chance nel primo set, un set point al servizio sul 5-3, un momento molto importante della partita. Poi ho giocato un brutto tie-break. Nel secondo sono stato più presente, ma lui più determinato. Ha giocato alla grande, tanta energia, aggressività e determinazione. Ho perso con un grande giocatore che ha meritato“.
Nadal ha però poco da recriminare sul suo gioco: “Onestamente non ho giocato un brutto match. Il mio atteggiamento durante tutta la partita è stato eccezionale. Ho lottato, ho provato a stare positivo. Non ho mollato e ho provato a costruirmi un’opportunità fino all’ultimo punto. Sono felice per questo, i livelli di concentrazione e di gioco erano buoni. Mi serviva un po’ più di determinazione in alcuni momenti, soprattutto quando le palle diventavano più pesanti. Per me era meglio giocare con le palle nuove. L’ho brekkato due volte con le palle nuove in gioco, la sentivo meglio. Con le palle più vecchie e pesanti è difficile colpire dei vincenti. Lui è giovane, veloce e soprattutto ha grande potenza, perciò riesce a trovare colpi incredibili da posizioni molto difficili”.
Il livello di tensione mantenuto dallo spagnolo è stato elevatissimo per tutte le quattro ore, i battibecchi con la giudice di sedia, Aurelie Tourte. Nel secondo set dopo un duro scambio da fondo -sui venti colpi-, a Rafa è stato comminato un time-violation che ha infastidito il campione di Manacor. “È incredibile che dopo un punto del genere fai partire subito il cronometro, non ti piace il bel tennis” le ha detto con tono ruvido Nadal prima di tornare a servire. Difficile stabilire da che parte stia la ragione in questo caso. Rafa spesso “accetta” il warning pur di preparare al meglio il punto successivo, ma non è la prima volta che esprime il suo dissenso.
“Onestamente non ero frustrato” ha detto a proposito dell’episodio in sala stampa. “Non voglio avere un atteggiamento negativo durante la partita. Mi prendo tutto il tempo. Ho perso due tie-break ed è dura giocare dopo due ore e mezza o più contro un giocatore fisicamente a posto come Thiem. Sono stato sempre lì, ho dato il mio meglio in ogni singolo momento. Non mi sono sentito assolutamente frustrato o nervoso“.
