Sinner debutta all’indoor di Rotterdam (Francesco Barana, Corriere dell’Alto Adige)
Jannik Sinner lo definisce «uno dei tornei indoor più belli». In effetti l’Abn Amro di Rotterdam — un Atp 500 da 2 milioni di euro al via ieri — in quarant’anni ha visto vincere campioni come Connors, Borg, Edberg, Becker, il nostro Camporese e, più di recente, Murray e Federer. Anche quest’anno il main draw è di grande impatto. Ci sono quattro top ten: su tutti i numeri 4 e 6 del mondo Medvedev e Tsitsipas, poi Monfils – detentore del trofeo e fresco vincitore a Montpellier – e Goffin, 9 e 10 Atp. Seguono Fognini (11), le due stelle canadesi Shapovalov (16) e Aliassime (21) e il francese Paire (20). Sinner, 79 del ranking, debutta oggi sul cemento dell’Ahoy Arena contro il trentenne moldavo Radu Albot, 50 del mondo, giocatore di esperienza, ma non certo talento finissimo. Fino a 4 anni fa non si è mai schiodato dai Challenger e tra 2017 e 2018 ha sempre navigato tra la 90° e 110° posizione mondiale […] A Rotterdam però rientra dopo un mese ai box per un infortunio. Non gioca dal 7 gennaio e in questo avvio di stagione non ha mai vinto (tre sconfitte in Atp Cup, ma contro Dimitrov, Goffin ed Evans). Non che Sinner abbia avuto un impatto granché migliore con il 2020 (1 vittoria e 4 sconfitte), ma per essere una wild card non si può certo dire che a Rotterdam sia stato sfortunato nel sorteggio. Il moldavo chiaramente ha dalla sua, classifica ed esperienza e non va dimenticato che il 18enne pusterese — dopo i precoci exploit del 2019 — è pur sempre alla sua prima vera stagione nel tour e sta vivendo una fisiologica fase d’adattamento. Ma Albot non è l’avversario più irresistibile che potesse capitargli. Chiaramente ci vorrà il Sinner migliore, quello spavaldo e chirurgico di qualche mese fa e non quello apparso contratto di queste prime settimane.
Sinner debutta all’indoor di Rotterdam (Barana)
La rassegna stampa di martedì 11 febbraio 2020
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