Federer cambia i programmi. Giocherà sulla terra di Roma? (Cocchi). 2020, eclissi d'azzurro (Semeraro)

Rassegna stampa

Federer cambia i programmi. Giocherà sulla terra di Roma? (Cocchi). 2020, eclissi d’azzurro (Semeraro)

La rassegna stampa di giovedì 13 febbraio 2020

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Federer cambia i programmi. Giocherà sulla terra di Roma? (Federica Cocchi, Gazzetta dello Sport)

Il Magnifico e la Città Eterna. Federer e Roma, un amore lungo una vita e mai concretizzato con un successo. Chissà che non sia questo l’anno buono. Secondo indiscrezioni del sito «Tennishead», il campione di 20 Slam avrebbe cambiato il calendario dopo gli Australian Open, inserendo anche gli Internazionali d’Italia tra i tornei sulla terra per prepararsi al Roland Garros. Nel calendario revisionato, ma non ancora ufficializzato dallo staff del campione, si parla di un rientro a Dubai nell’ultima settimana di febbraio, poi i Masters 1000 di Indian Wells (12-22 marzo), Miami (25 marzo – 5 aprile), Madrid (3-10 maggio) e Roma (10-17 maggio), prima del Roland Garros (24 maggio – 7 giugno). Dopo l’esibizione benefica con Rafa Nadal a Città del Capo, in cui sono stati raccolti 3 milioni e mezzo di dollari, Roger ha ammesso di voler fare un periodo di almeno un mese senza viaggi e così, mano al calendario, sono iniziate le ipotesi. Tra queste la possibilità di non giocare a Dubai, dove difende i punti della vittoria dello scorso anno, e presentarsi direttamente a Indian Wells, oppure quella di fermarsi dopo il 1000 di Miami che finisce il 5 aprile, e rientrare direttamente agli Internazionali a Roma, al via dal 10 maggio […] Roma poi è una città che piace molto alla moglie Mirka e alla piccola tribù dei Federer, con i quattro figli: «Io e Mirka cerchiamo sempre di organizzare al meglio i nostri viaggi in modo che possiamo stare tutti insieme per un lungo periodo – ha spiegato lo svizzero a Melbourne -. Per questo motivo, ad esempio, ho saltato la Atp Cup, per rimanere più tempo con la famiglia a Dubai». Dopo i dodici tornei del 2017, Federer ne ha giocati tredici nel 2018 e quattordici nel 2019, aggiungendo ad ognuno il weekend della Laver Cup. Quest’anno però ci sono i Giochi di Tokyo che Roger ha già confermato di voler onorare. È possibile quindi che il Magnifico adotti una programmazione un po’ più leggera, soprattutto alla luce del problema all’inguine già accusato a gennaio. E poi c’è Wimbledon, che Federer continua a inseguire e al quale vorrà presentarsi non troppo appesantito dalle fatiche della terra […]

2020, eclissi d’azzurro (Stefano Semeraro, Corriere dello Sport)

Per ora è una falsa partenza. Meglio: una ripartenza falsa […] Matteo Berrettini, il nostro “frontman”, dopo l’infortunio che a gennaio lo ha costretto a rinunciare all’Arp Cup, e la sconfitta contro Sandgren agli Australian Open, ha deciso di saltare ancora un turno – leggi la tournée sudamericana sulla terra – per provare a guarire definitivamente e non compromettere il resto della stagione. «Le ecografie non hanno mostrato alcuna lesione – spiega coach Santopadre, che ieri si è riunito con tutto il team – Matteo però sente ancora fastidio nella zona che lega l’anca alla gamba, ora si tratta di lavorare per il pieno recupero» […] Fabio Fognini, che quest’anno invece la “gira” sudamericana aveva deciso di evitarla per stare più vicino alla famiglia, scegliendo di giocare nel circuito indoor europeo, a Rotterdam è uscito subito. Colpa di Khachanov, avversario tosto, e di un malanno alla gamba che si aggiunge alla lunga serie di piccoli e grandi infortuni con cui Fabio si trova a combattere da mesi. Un disagio diverso, più difficile da diagnosticare, è quello di Lorenzo Sonego, che non vince un match da settembre, il primo turno di Metz contro Oscar Otte. Battuto al secondo turno da Pouille, ha poi infilato dieci primi turni, cinque nel 2019 e cinque nel 2020, l’ultimo a Buenos Aires contro Pablo Cuevas, n.19 Atp. «Non mi sento bene e non capisco cosa sta succedendo», ha ammesso “Sonny”, che pure in Australia aveva impegnato seriamente Nick Kyrgios. «L’unica sconfitta veramente evitabile era quella di Cordoba (contro Balasz, n.108; ndr) – dice coach Gipo Arbino – ma già contro Cuevas ho rivisto in campo il Lorenzo che conosco. Ora abbiamo bisogno solo di un buon sorteggio a Rio per ripartire» […] Chi ha bisogno di fiducia e di una vittoria scacciacrisi è anche anzi soprattutto – Marco Cecchinato, che in Argentina era campione in carica e cedendo in due set al primo turno a Carballes-Baena ha mollato in un colpo 250 punti, rotolando fuori dalla Top 100. Come sembra lontana la semifinale del Roland Garros 2018 conquistata contro Djokovic, con relativo ingresso fra i primi 20 del mondo… «È un momento difficile. L’anno scorso ho perso qualche partita di troppo e la fiducia ne ha risentito, ma non sono preoccupato, so che devo solo vincere qualche partita per fare “clic” e ripartire. Da aprile in poi non ho tanti punti da difendere, sarà più facile risalire». Poi, per fortuna, ci sono le buone notizie e la buona fortuna. A Rotterdam ieri Jannik Sinner è passato al secondo turno senza nemmeno giocare per il forfait di Radu Albot (incredibilmente non erano disponibili lucky loser) e incontrerà ora un pessimo cliente come l’ex top 10 David Goffin (n.29). Nell’Atp 250 di New York invece l’highlander Paolo Lorenzi, a 38 anni e (quasi) due mesi, dopo aver passato le qualificazioni, ha battuto al primo turno Petrovic, diventando l’azzurro più anziano a vincere un match Atp dai tempi dell’ultra 45enne Beppe Merlo, nel 1973 a Roma. La lezione di Paolino ai giovani è chiara: mai arrendersi alle prime difficoltà.

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