Sinner annulla tre match point ma ne fallisce due: in semi a Rotterdam ci va Carreno

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Sinner annulla tre match point ma ne fallisce due: in semi a Rotterdam ci va Carreno

ROTTERDAM – Jannik arriva due volte a un centimetro dalla vittoria, dopo una grande rimonta nel terzo set. Peccato, ma rimangono la grande tenacia dimostrata e un nuovo best ranking

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Jannik Sinner - Rotterdam 2020 (via Twitter, @abnamrowtt)
 

P. Carreno Busta b. [WC] J. Sinner 7-5 3-6 7-6(6) (da Rotterdam, il nostro inviato)

Ce l’aveva quasi fatta a rimontare Jannik Sinner, ma dopo due ore e quarantacinque minuti di gioco è un rovescio largo a mettere fine alla sua campagna olandese. Sotto 5-2 nel terzo set, l’altoatesino era stato capace di annullare tre match point consecutivi a Carreno Busta, risalire fino al tie-break e a portarsi sul 6-4, prima di smarrire la ferrea concentrazione mostrata fino a quel momento e concedere quattro punti consecutivi. I primi due, se vinti da Sinner, gli avrebbero consentito di qualificarsi per la prima volta alle semifinali di un ATP 500 e di migliorare ulteriormente una classifica che è già ragguardevole per chi non ha ancora 18 anni e mezzo (lunedì sarà n.68 del mondo, a meno che Kwon non vinca il torneo di New York).

Nonostante la sconfitta, oggi da salvare c’è quasi tutto. L’atteggiamento, la propositività, la voglia di non mollare. Quello che ha fatto certamente difetto a Jannik è stata la scarsa resa nei pressi della rete, dove ha combinato diversi pasticci su cui Piatti avrà modo di lavorare.

PRIMO SET – Il primo squillo della partita arriva nel terzo gioco, quando Carreno arriva a conquistare la prima palla break dell’incontro, ma Jannik la annulla con un servizio vincente. Entrambi ottengono punti facili dal servizio e il match scorre via veloce nella sua parte iniziale, con i primi cinque giochi che vanno in archivio dopo soli diciassette minuti. Bisogna attendere il sesto game per vedere in difficoltà Carreno Busta quando è al servizio, ma lo spagnolo ha bravura e coraggio nell’annullare la palla break con un dritto inside-out che termina all’incrocio delle righe. Jannik impressiona per diversi servizi sopra i 200 kmh e per la velocità con cui la pallina esce dalla sua racchetta – molte volte il pubblico di Rottedam applaude ammirato le sue accelerazioni, in un paio di occasioni lo fa sportivamente anche il suo avversario – e per l’intelligenza tennistica di cui è dotato. Sa infatti sempre quando deve andare a chiudere il punto a rete e ci prova con coraggio, anche se in questo fondamentale ha molto da migliorare e molti punti banali.

Un passaggio a vuoto gli costa purtroppo il primo set: nel corso dell’undicesimo game Jannik pesca a piene mani dal campionario degli errori gratuiti e sulla stessa palla break da salvare si incarta, affossando in rete il dritto. Carreno non ruba l’occhio, ma serve con buona velocità ed alte percentuali e non si fa sfuggire occasione di portare a casa il set: con un’accelerazione lungolinea di dritto si porta in vantaggio. 

SET JANNIK – Nel terzo gioco del nuovo parziale Jannik è davanti al baratro: deve salvare una pericolosa palla break, ma la annulla bene con servizio e dritto che fanno partire il suo urlo di gioia e quello del suo angolo, capitanato da coach Riccardo Piatti, al quale oggi si è unito a Rotterdam anche Corrado Barazzutti, nella sua veste di capitano di Coppa Davis (ricordiamo che da quest’anno allena anche Fognini). La prima occasione di riequilibrare l’incontro per l’azzurro arriva nel quarto gioco, ma sulla palla break Jannik affossa in rete il rovescio, al termine di uno scambio interminabile. La partita è sempre più piacevole, il pubblico si diverte e simpatizza per il nostro giocatore, che regala diversi colpi da highlights. Nel sesto gioco Sinner questa volta conquista due break: sulla prima, dopo un lungo scambio, sbaglia nuovamente col rovescio, portando le mani sul cappellino dalla frustrazione; sulla seconda fa tutto bene, ma con Carreno fuori dal campo, il drop shot di dritto si ferma sul nastro.

I tempi sono maturi per l’allungo dell’altoatesino, che intanto conserva con facilità i propri turni di battuta. Nell’ottavo gioco Sinner strappa per la prima volta il servizio a Carreno, che salva la quinta palla break della sua partita ma non la sesta, convertita da Jannik con un fendente di dritto che costringe all’errore di rovescio il suo avversario. Il nostro giocatore chiude senza problemi sul 6-3, portando con un servizio vincente, dopo un’ora e quaranta minuti, la partita al terzo set.

Jannik Sinner – Rotterdam 2020 (via Twitter, @abnamrowtt)

CARRENO AVANTI – Il parziale decisivo si apre con quello che a posteriori sarà uno dei maggiori rimpianti del nostro giocatore, vicinissimo nel game iniziale a strappare il servizio a Carreno, un’occasione che anche dal punto di vista psicologico sarebbe stata davvero pesante. Sinner, che pure ha già chiare le stimmate del vincente, ancora deve acquisire del tutto il killer instinct ma a diciotto anni si impara anche da situazioni come queste. Carreno annulla prima palla break con un servizio vincente, facendo partire un vigoroso “Vamos” che testimonia come avverta l’importanza del momento. La seconda è quella che crea più rimpianti a Jannik, che gioca male a rete e consente a Carreno di trovare il successivo passante, mentre sulla terza il nastro ferma il dritto nella sua metà campo. Contro giocatori esperti come l’ex numero 10 del mondo spagnolo, questi sono conti che paghi salato.

Carreno subito passa a riscuotere nel gioco successivo, quando strappa il servizio a Sinner, che sulla palla break manda il dritto in corridoio. Chi è alla battuta conserva facilmente il servizio sino al nono game, quando Carreno va a servire per il match.

RIMONTA JANNIK… – Inaspettatamente, cambia l’inerzia e Sinner conquista tre palle break consecutive, che il nostro giocatore, non senza poter fare meglio, vede però sfumare. Poco importa, perché ne guadagna subito una quarta, che converte grazie a una bellissima risposta di rovescio che costringe all’errore Carreno. Non sono comunque terminate le scariche di adrenalina per Sinner, che con tre errori, di cui due con colpi al volo, si ritrova sul 4-5 a dover annullare tre match point consecutivi: sul primo si salva con un servizio vincente, sul secondo lo aiuta Carreno sbagliando la risposta sulla seconda dell’italiano. Sulla terza, Sinner fa spellare le mani al pubblico: al termine di uno scambio giocato a tutto braccio, spara un dritto che termina sull’incrocio delle righe, chiamando lui stesso l’ovazione del Centrale, consapevole come è di aver giocato un grande colpo. 

… MA NON BASTA – Si arriva al tie-break finale, giusta conclusione di un match equilibrato nel quale entrambi hanno avuto occasioni di vincere. Il primo allungo è di Sinner, che si porta sul 5-3 grazie a uno splendido rovescio lungolinea che induce all’errore di rovescio Carreno. L’azzurro arriva a match point sul 6-4 , grazie a uno splendido punto chiuso con un dritto al fulmicotone. L’undicesimo punto è quello che non farà dormire bene stanotte Sinner, il quale affossa in rete un dritto tutt’altro che impossibile. Sul secondo match point da annullare, è bravo e coraggioso Carreno Busta a venire a rete e chiudere con un serve and volley per lui insolito, concluso con una volée di dritto. Si aiuta ancora col servizio lo spagnolo, che tira fuori dal cilindro un pesantissimo ace che gli regala il quarto match point azzurro: purtroppo per Sinner è quello giusto. L’azzurro affossa in rete il rovescio e manda l’avversario in semifinale: Carreno può esultare dopo oltre due ore e tre quarti di partita, al termine dei quali c’è l’emozionante ovazione riservata dal pubblico del centrale della Ahoy Rotterdam al nostro giocatore.

Carreno affronterà Auger-Aliassime che ha battuto in due set Bedene. Lo spagnolo nato a Gijon (nelle Asturie) nel 1991 si conferma purtroppo bestia nera dei tennisti italiani: nel circuito maggiore li ha sconfitti ben venti volte su ventitré (molti ricorderanno che ha vinto contro Fognini tutte e sette le volte che lo ha affrontato). Tanto rammarico per Sinner: quando al termine della partita lo abbiamo incrociato in zona mista, per rientrare dal campo e scappare a farsi una doccia, lo abbiamo visto inevitabilmente camminare mugugnante e a testa bassa. La delusione passerà presto: il nostro tennista dopo questo torneo può guardare con ancora più fiducia al suo futuro, conscio di essere già un giocatore pronto ad alti livelli, quantomeno sui campi indoor.

Pablo Carreno Busta – Rotterdam 2020 (via Twitter, @abnamrowtt)

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