In una settimana difficile da raccontare per via della decisione di non giocare il torneo di Indian Wells, c’è azione nel circuito Challenger. In Sudafrica, nella provincia Nordovest, si gioca a Potchefstroom, città universitaria a due ore da Johannesburg che si distingue nella provincia per la sua cultura sportiva. Il Paese dove Roger Federer e Rafa Nadal hanno giocato un match d’esibizione un mesetto fa non organizzava un torneo nel circuito Challenger dal 2013, anno dell’ultima edizione del Soweto Open, disputato nell’area urbana di Johannesburg dal 2009. Il “PotchOpen”, collocato nella categoria Challenger 50, ha fatto quindi il suo debutto nel circuito cadetto.
Due italiani sono entrati nel tabellone principale del torneo, che non vanta nomi importanti. La testa di serie numero uno è infatti il francese Benjamin Bonzi, numero 241 del ranking. La vera “star” dell’evento è Dustin Brown, ex numero 64 del mondo e capace di battere Rafael Nadal sul Centre Court di Wimbledon. Brown (quarta testa di serie) ha superato il primo turno in due set, come Bonzi. Lorenzo Musetti e Fabrizio Ornago sono i due azzurri presenti. Musetti ha debuttato nella giornata di martedì con un 6-2 7-5 all’irlandese Simon Carr. Lorenzo è 250 posizioni avanti in classifica rispetto al 20enne nato a Dublino. Gestire le pressioni di un match sulla carta tutto in suo favore non è stato semplice, ma la vittoria è stata piuttosto netta.
Ornago invece (406 ATP) ha passato il turno di qualificazione (6-0 6-3 al sudafricano Roothman), ma al primo round del tabellone principale non è riuscito a superare l’israeliano Edan Leshem, che l’ha eliminato in tre set.
