Novak Djokovic dona un milione di euro per l'acquisto di respiratori

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Novak Djokovic dona un milione di euro per l’acquisto di respiratori

Anche il serbo e la moglie Jelena si uniscono agli sforzi di tutto il mondo in favore del proprio Paese: sempre difficile reperire le attrezzature mediche

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Appena dopo le notizie sugli aiuti concreti di Roger Federer e Rafa Nadal, arriva lesto Novak Djokovic a completare il noto trio, all’erta come (quasi) tutti in questi tempi di ben poco brio. Il numero 1 del mondo ha annunciato che donerà un milione di euro alla Serbia per l’acquisto di respiratori e altre attrezzature mediche in modo da aiutare le strutture sanitarie del Paese nella lotta al coronavirus.

Nella conferenza stampa di fronte ai media locali, dopo gli indispensabili ringraziamenti a chi è impegnato in prima linea, Nole spiega di aver deciso insieme a Jelena e alla sua fondazione di raccogliere “più informazioni possibile per capire quale fosse il modo migliore di donare risorse, conoscenze e denaro e come questo aiuto potesse avere davvero effetto sulla salute delle persone in tutta la Serbia”. Aiuti in questo senso sono arrivati dai genitori e dallo zio di Nole. “La nostra donazione è di un milione di euro per l’acquisto di respiratori e altre apparecchiature. I respiratori sono le attrezzature salvavita più necessarie. A giudicare dalle condizioni degli ospedali, ce n’è bisogno già oggi. Così, abbiamo deciso di donare un milione per i respiratori attraverso mio zio Goran, che possiede un influente rete di contatti sul mercato cinese, riuscendo a contattare direttamente il produttore. Mio padre e mia madre hanno molti amici in Europa, abbiamo trovato alcuni respiratori in Germania che compreremo e doneremo dove c’è più necessità”.

Djokovic ha poi concluso ringraziando la Repubblica Cinese “per l’aiuto disinteressato alla Serbia non solo in questa occasione e non solo in termini di risorse ma anche di medici, arrivati a dozzine portando grande esperienza nel gestire situazioni complesse”.

 

Con un post su Instagram, è la stessa moglie di Novak, Jelena, a chiarire le difficoltà incontrate, iniziando dal tempo impiegato per analizzare la situazione: “Non è facile per nessuno trovare risposte certe, considerato che le informazioni cambiano ogni momento. I costi delle forniture mediche oscillano notevolmente, la disponibilità è scarsa, le spedizioni richiedono tempo, il trasporto è impegnativo e imparare a usare le nuove attrezzature richiede tempo e pratica. Novak ha usato tutta la sua credibilità e i suoi contatti per cercare scrupolosamente informazioni necessarie, assistenza e accesso alle attrezzature”.

Jelena informa infine anche che apriranno “un fondo di emergenza separato alla Novak Djokovic Foundation per tutti coloro in grado di donare e unirsi a noi nella crisi”.

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Today, Novak and I had an unconventional press conference with the media to announce we will donate 1,000,000€ via our Novak Djokovic Foundation to help purchase respirators and necessary medical equipment for hospitals in Serbia. We took time to carefully analyze the situation on how to best support the Serbian people, which is why we are just now announcing this news. It’s not easy for anyone to come out with definite answers in public as information is changing daily from one moment to another. The costs of medical equipment are fluctuating in high ranges, availability is low, the delivery takes time, transportation of the equipment is challenging, and learning how to use new equipment takes time and practice (which our dedicated doctors and nurses don’t have as patients numbers are surging). Novak has used all his credibility and contacts to reach far and wide to gather necessary information, guidance, and access to equipment. We have received countless phone calls and emails from all over the world – people are interested in helping but do not know how and where. We will open a separate emergency fund at NDF for all of those who are able to donate and join us in this crisis. I am confident that our team can once again step up and answer to this emergency with integrity, which is why Novak and I are using our platform for good to reach ones in need. Please visit @novakfoundation and novakdjokovicfoundation.org as we share updates. Stay safe. ❤️ @djokernole

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ATP Miami: Sinner express, avanza senza problemi su Rublev

Jannik Sinner batte per la terza volta in carriera Andrey Rublev con una prestazione superlativa. Sesta vttoria su un top10 e quarti di finale in grande stile

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Jannik Sinner (sinistra) e Andrey Rublev (destra) - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Da Miami, il nostro inviato

[10] J. Sinner b. [6] A. Rublev 6-2 6-4

Il numero 11 del mondo Jannik Sinner resta in campo 71 minuti per battere Andrey Rublev, numero 7 del mondo con punteggio di 6-2 6-4 e raggiunge i quarti di finale del Masters 1000 di Miami.

 

a breve la cronaca

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ATP Miami: Sinner e Sonego entrambi agli ottavi come nel 2021

E’ la quinta volta che due italiani raggiungono il quarto turno in un Master 1000 sul veloce. Gli ultimi Sinner e Berrettini ad Indian Wells

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Lorenzo Sonego - ATP Miami 2023 (Twitter @Federtennis)

Per Sonego è stata una delle migliori partite della sua carriera. Quella contro l’americano Tiafoe non era per l’italiano una partita con i favori del pronostico. Ma un’ora e due set dopo Lorenzo riesce nell’impresa di vincere una partita forse inattesa per noi, ma assolutamente alla portata per lui. A fine match il nostro Gibertini lo incalza: la migliore partita di sempre? La migliore qui a Miami, e tra le tre migliori di sempre. Conoscevo l’avversario, sono entrato in campo molto determinato. Si è trattato di una partita quasi perfetta, senza sbavature, ho fatto pochi errori e sono stato molto aggressivo come l’avevamo preparata”.

Nel dettaglio quella contro il semifinalista dello US Open 2022 è stata per Sonego una partita da record. Innanzitutto la percentuale di punti con la prima palla (91%) è la migliore della carriera. Così come i punti vinti con la seconda palla (82%, non era mai andato oltre il 78%). Infine è stata il il 13° match chiuso senza concedere palle break. Considerando il fatto che ha ottenuto tutto questo contro il n.14 del ranking si può affermare che questa rappresenti senza ombra di dubbio una delle vittorie più prestigiose ottenute dal piemontese nel circuito maggiore.

 

A suggello di questa vittoria abbiamo due italiani negli ottavi di finale di un Master 1000, Sinner e Sonego, come nel 2021. Si tratta della quinta volta in assoluto che questo succede (sul veloce). Prima di loro ci sono stati: Shanghai 2019 (Berrettini/Fognini) ; Miami 21 (Sinner/Sonego); Cincinnati 21 (Berrettini/Sonego) e Indian Wells 22 (Sinner/Berrettini). Sperando di poter spingerci ancora un po’ più in là, possibilmente con gli sfavori del pronostico.

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WTA Miami, Pegula pronta alla sfida con Potapova: “Gioca senza paura”

La statunitense chiude in due set la pratica Linette dopo aver annullato un setpoint. Ai quarti sfida con Potapova

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Jessica Pegula si esalta sul cemento di Miami. Arriva ai quarti di finale dopo aver chiuso in due set la pratica Magda Linette. Primo set vinto in scioltezza, secondo portato a casa dopo aver recuperato due break di svantaggio. La polacca va a servire due volte per il match, ma spreca un setpoint e poi va a casa a mani vuote. L’americana, invece, trova l’adrenalina giusta per chiudere in due parziali la contesa senza sprecare ulteriori energie: “E’ stato un match strano in cui ho giocato davvero bene, poi un po’ meno, ma nel complesso sono soddisfatta e credo sia un buon segnale ricevuto”.

A differenza di quanto espresso a Indian Wells, Pegula non è mai stata costretto a dover recuperare partenze ad handicap: “A Miami ho vissuto e mi sono allenato qui per molto tempo. Ho giocato molto bene ed è piacevole il clima che si respira. Fa più caldo, anche se ho giocato in un campo coperto da ombra”.

Poi spiega cosa sia successo sul 5-2: “Era un momento in cui percepivo che stava per cambiare qualcosa. Ho cambiato racchetta perché pensavo che la palla mi arrivasse addosso. Non ero a mio agio. Sono tornata alla racchetta che avevo già usato e ho vinto cinque game di fila. Ho vinto questa piccola battaglia mentale: ero arrabbiata con me stessa perché non riuscivo a giocare meglio. Rispetto al primo set, lei ha alzato il suo livello, io ho fatto un paio di errori e non stavo servendo ottime prime palle. Linette si era abituata al mio ritmo. Sono contenta di averla ribaltata“.

 

Sfida con Anastasia Potapova ai quarti di finale. La russa appare molto in forma e ha affermato di aver cambiato qualcosa nel suo tennis: “Non mi fa piacere sentirlo, perché l’ultima volta ho vinto a malapena. L’ho vista giocare un po’ questa settimana e sta giocando piuttosto senza paura. I campi qui sono molto più veloci e non so chi ne trarrà un vantaggio. Sarà un’altra dura battaglia in una fase di piena fiducia per lei. Le cose cambiano rapidamente da un giorno all’altro, per cui davvero è impossibile fare pronostici“.  

Ci potrà mai essere un WTA a Buffalo? “Mi piacerebbe averne uno lì. Non so dove perché Buffalo non è proprio un paradiso del tennis. Penso che sia sempre stato qualcosa a cui ho pensato, anche dopo la mia carriera, è avere un torneo in quella zona”.

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