Il tanto vituperato universo delle scommesse sportive, tra le cui pieghe si annidano alcuni dei problemi dello sport attuale, andrà a ingrossare il “Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale” previsto dall’articolo 217 del Decreto Rilancio, di cui abbiamo riassunto le altre implicazioni per il sistema sportivo in questo articolo.
Si tratterà nei fatti di una ‘donazione imposta’, o meglio di una tassazione extra dello 0,5% sul “totale della raccolta da scommesse relative a eventi sportivi di ogni genere, anche in formato virtuale, effettuate […] sia on-line sia tramite canali tradizionali“. La misura sarà attiva dall’entrata in vigore del decreto – che è già andato in Gazzetta Ufficiale – sino al 31 dicembre 2021 e il finanziamento del fondo è determinato nel limite massimo di 40 milioni per il 2020 e 50 milioni per il 2021, per un totale dunque non superiore a 90 milioni che verranno distribuiti alle varie federazioni secondo criteri di gestione individuati da un decreto attuativo da adottare ‘entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto’.
Secondo alcune voci, si tratta di una misura frutto di una trattativa intavolata da diverse settimane, e l’accordo sullo 0,5% sarebbe stato raggiunto dopo il secco rifiuto da parte delle agenzie di scommesse di mettere a disposizione l’1% dei propri introiti. Secondo una stima di Agipronews, nel 2020 il fatturato complessivo del settore dei giochi si contrarrà di oltre cinque miliardi in virtù della prolungata assenza di competizioni sportive.