Se ci sarà un‘edizione 2020 degli US Open sarà radicalmente diversa da tutte le precedenti. Nei giorni scorsi sono stati svelati i dettagli sull’organizzazione dell’evento che dovrebbe andare in scena nelle date canoniche (dal 24 agosto al 13 settembre) e nella solita sede, il Billie Jean King National Tennis Center del Queens, a New York. Oltre alla serie di accorgimenti che gli organizzatori saranno costretti a prendere per far sì che la manifestazione possa svilupparsi a regola di COVID-19, sembra che per bilanciare le perdite di un probabile torneo a porte chiuse si stia pensando a una riduzione del montepremi sia per il maschile che per il femminile.
In singolare verrà mantenuto il 95% del montepremi 2019, ma purtroppo c’è il rischio che il torneo di doppio misto, le qualificazioni, il torneo in sedia a rotelle e i tabelloni junior rimangano tagliati fuori. Per quanto riguarda i tabelloni di doppio si considera invece una riduzione del numero di partecipanti. Ancora però non è stato comunicato niente di ufficiale dai canali d’informazione del torneo, né dalla USTA (la Federazione nazionale statunitense).
Negli ultimi giorni inoltre si parla anche di uno spostamento per il torneo di Cincinnati, che potrebbe addirittura traslocare a Flushing Meadows. In questo caso il torneo potrebbe giocarsi nella settimana che precede lo Slam newyorchese, ma al momento sembra un’idea poco gradita ai vertici delle associazioni – per quanto particolarmente comoda dal punto di vista logistico.