Le incertezze di Pella: “Questo stop potrebbe essere la fine della mia carriera”

Flash

Le incertezze di Pella: “Questo stop potrebbe essere la fine della mia carriera”

L’argentino deve ancora superare l’infortunio al piede che ne ha condizionato l’inizio di stagione. Ed è scettico sulla ripresa della stagione: “ATP, US Open e Roland Garros possono dire ciò che vogliono, ma sono i politici a decidere”

Pubblicato

il

 

La ripartenza degli atleti professionisti dopo la pausa forzata a causa del Covid-19 non è semplice. Lo è ancora meno quella dei tennisti, che si sono visti interrompere la stagione a marzo e che non hanno ancora la minima idea di quando potranno tornare a competere in tornei in giro per il mondo. Se poi ci si aggiungono anche le difficoltà di dover recuperare da un fastidioso infortunio la situazione si fa ancora più avvilente. 

È questo il caso di Guido Pella, n.35 del ranking ATP, protagonista di un brillante 2019, coronato dai quarti di finale a Wimbledon. Poco prima dello stop, il tennista argentino aveva comunicato di essere affetto dal neuroma di Morton, una patologia che provoca un forte dolore al piede. A causa di questo dolore fisico, Pella aveva dovuto dare forfait al Masters 1000 Indian Wells, che poi comunque è stato annullato a causa della pandemia. Per lui la ripresa è dunque doppiamente piena di ansie e preoccupazioni. “Sono molto critico nei confronti del mio rendimento. Non so se tornerò a giocare al livello in cui mi trovavo, né so se tra sei mesi, quando tornerò a competere, avrò dolore e dovrò dire basta”, ha raccontato il 30enne di Bahia Blanca, lasciando trasparire una certa dose di sconforto. “Forse tornerò e riuscirò ad adattarmi, ma l’incertezza è così grande che non voglio dare alcuna previsione. Oggi mi sento come se non avessi mai giocato”. 

Pella, il quale evidentemente non ha ancora ricominciato ad allenarsi, vuole quindi prendersi i suoi tempi. L’obiettivo è cercare di non aggravare il problema al piede ed evitare ulteriori infortuni. “Vedrò come vanno le cose negli allenamenti, andando un passo alla volta: invece di fare sei serie di addominali, ne farò due; invece di allenarmi quattro ore, ne farò una. Tornerò a poco a poco, regolando i carichi”. Ma a preoccuparlo ancora di più della forma fisica, è l’aspetto tecnico e la capacità di poter ancora prevalere sui propri avversari. Sul lato competitivo, ho paura di tornare perché non so se questa pandemia segnerà la fine della mia carriera“, ha detto Pella.

Oltre ad essere scettico riguardo al suo ritorno in campo, l’argentino è pessimista anche sulla ripartenza in generale del circuito. Secondo lui le possibilità che la stagione del tennis ricominci quest’anno sono ben poche. Penso ancora che il tennis non tornerà quest’anno. I tennisti hanno tutte le possibilità di contagio: aeroporti, hotel, contatto con le persone”, ha proseguito. L’ATP, l’ITF, Roland Garros o gli US Open possono fare tutte le dichiarazioni che vogliono, ma se gli US Open sono pronti e Trump non apre le porte agli stranieri, allora non si gioca. Il tennis è globale e quelli che decidono sono le autorità di ogni paese “. Insomma, se siete appassionati di tennis e cercate dell’ottimismo in questo periodo difficile non andate a suonare a casa Pella. 

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement