Grigor Dimitrov positivo al Coronavirus. La finale di Zara dell'Adria Tour è stata annullata

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Grigor Dimitrov positivo al Coronavirus. La finale di Zara dell’Adria Tour è stata annullata

Il bulgaro comunica la positività via Instagram. Era rientrato a Montecarlo da Zara dove stava giocando nell’Adria Tour

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Novak Djokovic e Grigor Dimitrov - Adria Tour 2020 a Zara (foto HTS/Mario Ćužić)
 

da Zara, il nostro inviato

Parlando ai propri tifosi attraverso il suo profilo Instagram, Grigor Dimitrov (n.19 ATP) ha annunciato di essere risultato positivo al test per il Coronavirus cui si è sottoposto nella sua casa di Montecarlo. Voglio assicurarmi che tutti quelli che sono venuti in contatto con me nel corso degli ultimi giorni siano a conoscenza della situazione in modo da potersi sottoporre al test e prendere le necessarie precauzioni. Mi dispiace per il danno che posso aver arrecato a tutti voi. Sono tornato a casa e mi sto rimettendo. Grazie per il vostro supporto, rimanete in salute”. Dimitrov aveva lasciato l’esibizione già febbricitante e si è sottoposto al test questa mattina.

Djordje Djokovic e Goran Ivanisevic, rispettivamente direttore dell’Adria Tour e della tappa di Zara, hanno comunicato subito la notizia alla stampa. Dopo aver per prima cosa augurato al giocatore bulgaro che tutto si risolva per il meglio, Djokovic ha ribadito che l’organizzazione ha seguito, sia in Serbia che in Croazia, le regole previste dai rispettivi stati e ha comunicato che nessuno tra i giocatori, i membri del loro staff e gli addetti all’organizzazione – venuti a contatto con Dimitrov – presenta dei sintomi. Al momento non ci sono ipotesi su dove e quando il tennista bulgaro abbia contratto il virus (Djokovic ha detto che Dimitrov è stato anche in Bulgaria, tra la tappa di Belgrado e quella di Zara) e con le informazioni in possesso non è possibile stabilirlo. Ivanisevic ha poi comunicato la logica conseguenza di quanto accaduto: la finale di questa sera, prevista alle ore 20 tra Djokovic e Rublev, è stata annullata.

La conferenza stampa è stata molto breve: è evidente che gli organizzatori attendono di capire quali siano i prossimi passi da seguire dal punto di vista dei protocolli sanitari. “Io ho fatto il test tre giorni fa e sono risultato negativo, ed ero stato a contatto con Dimitrov dieci giorni fa. Ora non so se dovrò farlo di nuovo” ha detto Ivanisevic, facendo appunto capire che la situazione è tutta da decifrare.

POLEMICHE IN ARRIVO? – Questo fatto sicuramente alimenterà le polemiche già nate la settimana scorsa attorno alla mancanza di precauzioni anti-COVID nella tappa di Belgrado dell’Adria Tour, che questa settimana fa tappa nella cittadina balneare di Zara, in Croazia. Dimitrov si era recato in Croazia per giocare durante questo weekend, partecipando alla partita di basket amichevole insieme con tutti gli altri tennisti contro la squadra di basket locale, ma era poi rientrato a Montecarlo dopo aver perso con Borna Coric il match d’apertura di sabato.

A Belgrado non era stato predisposto nessun distanziamento tra partecipanti, staff o spettatori, pochissimi indossavano la mascherina, le tribune erano gremite a capacità, i raccattapalle porgevano gli asciugamani ai giocatori come ai bei (si fa per dire) vecchi tempi e si è assistito a una profusione scambi di high-five e abbracci tra gli atleti. Il tutto condito dalla scatenata festa in discoteca domenica sera, nella quale alcuni video amatoriali ritraggono i giocatori ballare a torso nudo gomito a gomito e alla quale sembrava potesse aver partecipato anche un cestista del Partizan Belgrado poi risultato positivo al Coronavirus, notizia questa che è poi stata smentita dalla stampa serba.

È da notare peraltro che gli organizzatori dell’evento di Belgrado non hanno violato alcuna norma sanitaria imposta dalle autorità serbe: tutto si è svolto nel pieno rispetto delle leggi locali, ma agli occhi di tutto il mondo quelle immagini sono apparse alquanto strane, per non dire inopportune.

Rimane adesso da capire se il caso di Dimitrov rimarrà isolato oppure altri partecipanti all’Adria Tour risulteranno contagiati dal virus del COVID-19. Dominic Thiem ha fatto sapere di essersi sottoposto al test dopo essere rientrato in Austria la settimana scorsa, e di essere risultato negativo. Nessuna notizia per quel che riguarda gli altri.

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ATP Miami: Sinner express, avanza senza problemi su Rublev

Jannik Sinner batte per la terza volta in carriera Andrey Rublev con una prestazione superlativa. Sesta vttoria su un top10 e quarti di finale in grande stile

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Jannik Sinner (sinistra) e Andrey Rublev (destra) - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Da Miami, il nostro inviato

[10] J. Sinner b. [6] A. Rublev 6-2 6-4

Continua senza sosta la marcia di Jannik Sinner verso i piani altissimi della classifica. In un percorso a tappe forzate verso il traguardo finale delle Nitto ATP Finals di Torino, Jannik Sinner è arrivato senza perdere un set ai quarti di finale del Miami Open presented by Itaù, e lo ha fatto sconfiggendo nel suo ultimo incontro Andrey Rublev, numero 6 del seeding e numero 7 del ranking mondiale, che veniva da 10 vittorie negli ultimi 12 incontri sul cemento, compresa la finale nell’ATP 500 di Dubai.

 

Sinner aveva già battuto Rublev in precedenza, ed era in controllo del punteggio lo scorso anno al Roland Garros quando fu costretto a ritirarsi, ma non l’aveva mai sconfitto in una maniera così dominante e perentoria.

Un match giocato splendidamente dal ragazzo di Sesto Val Pusteria, che ha lasciato solamente sei game al suo avversario senza mai concedere una palla break. E soprattutto ha dimostrato una superiorità quasi schiacciante dalla parte del rovescio, con il quale ha quasi sempre dominato gli scambi mettendo in enorme difficoltà il russo.

PRIMO SET – Inizio della partita con cielo velato e sole che faceva capolino tra le nubi, lascito dei temporali della sera prima che hanno fatto sensibilmente aumentare l’umidità. La partenza di Sinner è a razzo, quella di Rublev un po’ meno travolgente, e il break arriva subito al terzo gioco quando dopo due accelerazioni di rovescio di Sinner il russo si trova 15-40. La prima palla break viene annullata con un diritto vincente, ma sulla seconda un diritto di palleggio finisce in rete.

Sul suo servizio Sinner è una sentenza (saranno solo quattro i punti persi in questo set sulla sua battuta, e due soli in più nel set successivo), e in risposta aggredisce le seconde come lo abbiamo visto fare solo molto di recente. Rublev cancella una palla del doppio break con uno schema servizio-diritto, ma il 4-1 pesante arriva poco dopo: se Sinner riesce a tenere il diritto di Rublev fuori dallo scambio non c’è gara.

Sull’1-5 Rublev muove il punteggio nella sua casella a forza di prime di servizio, ma il set ormai è andato e Sinner perfeziona il 6-2 in 32 minuti.

SECONDO SET – La breve durata del primo set fa si che il consueto esodo di spettatori che vanno a rinfrescarsi alla fine di ogni parziale sia molto meno consistente de solito, anche se la giornata è decisamente calda e l’orologio segna quasi mezzogiorno. Rublev resiste meglio a Sinner di quanto aveva fatto nel primo set, ma sulla battuta dell’altoatesino è sempre traffico a senso unico. Sul 2-2 Andrey recupera da 15-30 con il servizio e con un po’ di fortuna quando un suo recupero di rovescio finisce per diventare una palla corta incrociata sulla riga. Il break arriva due game più tardi, quando Sinner carica in risposta sulla seconda di servizio e Rublev cede la battuta con un altro errore di diritto.

Prima che Sinner serva per il match sul 5-4 il deejay prova a mettere un po’ di pepe nella sfida scegliendo “Hit Me With Your Best Shot” di Pat Benatar come canzone per il cambio di campo, ma Jannik è inscalfibile e chiude il match in un’ora e 12 minuti raggiungendo i quarti di finale a Miami per la terza volta in carriera.

VICINO ALLA TOP 10 – Con questa vittoria Sinner diventa virtualmente n. 10 del ranking mondiale e potrebbe essere superato solamente da Khachanov o Paul nel caso in cui si aggiudicassero il torneo. Per consolidare il suo ritorno nei Top 10 Sinner dovrebbe vincere anche il prossimo match contro chi si qualificherà tra Botic Van de Zandschulp ed Emil Ruusuvuori. Con Ruusuvuori ci sono stati quattro precedenti confronti diretti (più uno a livello Challenger), tutti vinti da Sinner (che invece aveva perso il primo scontro in un Challenger in Australia), ma alcuni con punteggi molto equilibrati come il 10-8 al tie-break del terzo set dello scorso anno qui a Miami. Contro Van de Zandschulp invece sarebbe uno scontro inedito.

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ATP

ATP Miami: Sinner e Sonego entrambi agli ottavi come nel 2021

E’ la quinta volta che due italiani raggiungono il quarto turno in un Master 1000 sul veloce. Gli ultimi Sinner e Berrettini ad Indian Wells

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Lorenzo Sonego - ATP Miami 2023 (Twitter @Federtennis)

Per Sonego è stata una delle migliori partite della sua carriera. Quella contro l’americano Tiafoe non era per l’italiano una partita con i favori del pronostico. Ma un’ora e due set dopo Lorenzo riesce nell’impresa di vincere una partita forse inattesa per noi, ma assolutamente alla portata per lui. A fine match il nostro Gibertini lo incalza: la migliore partita di sempre? La migliore qui a Miami, e tra le tre migliori di sempre. Conoscevo l’avversario, sono entrato in campo molto determinato. Si è trattato di una partita quasi perfetta, senza sbavature, ho fatto pochi errori e sono stato molto aggressivo come l’avevamo preparata”.

Nel dettaglio quella contro il semifinalista dello US Open 2022 è stata per Sonego una partita da record. Innanzitutto la percentuale di punti con la prima palla (91%) è la migliore della carriera. Così come i punti vinti con la seconda palla (82%, non era mai andato oltre il 78%). Infine è stata il il 13° match chiuso senza concedere palle break. Considerando il fatto che ha ottenuto tutto questo contro il n.14 del ranking si può affermare che questa rappresenti senza ombra di dubbio una delle vittorie più prestigiose ottenute dal piemontese nel circuito maggiore.

 

A suggello di questa vittoria abbiamo due italiani negli ottavi di finale di un Master 1000, Sinner e Sonego, come nel 2021. Si tratta della quinta volta in assoluto che questo succede (sul veloce). Prima di loro ci sono stati: Shanghai 2019 (Berrettini/Fognini) ; Miami 21 (Sinner/Sonego); Cincinnati 21 (Berrettini/Sonego) e Indian Wells 22 (Sinner/Berrettini). Sperando di poter spingerci ancora un po’ più in là, possibilmente con gli sfavori del pronostico.

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WTA Miami: Trevisan resiste finché può, poi Rybakina la strapazza

Primo quarto di finale senza storia: la campionessa di Wimbledon chiude in meno di 70 minuti. Superata quota 200 ace in appena tre mesi di stagione

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[10] E. Rybakina b. [25] M. Trevisan 6-3 6-0

Si chiude il magnifico torneo di Martina Trevisan che ha raggiunto a Miami il primo quarto di finale 1000 della carriera, su quella che certamente non è la sua superficie preferita. Dopo la bella vittoria di lunedì contro Ostapenko, l’impegno odierno era di tutt’altra difficoltà. Perché Elena Rybakina è N.10 del seeding solo per la mancanza di logica del computer: di fatto oggi è una Top 3 mondiale dopo i successi a Wimbledon e Indian Wells e la finale persa in Australia contro Sabalenka.

Stiamo parlando della giocatrice col miglior servizio del circuito WTA senza discussioni: e paradossalmente lo ha messo in mostra anche oggi in una giornata dove la prima palla non voleva saperne di entrare, solo il 55% in campo. Nonostante questo ha chiuso comunque in doppia cifra di ace (10) alcuni anche con la seconda palla. Un bottino che le permette di superare quota 200 ace in stagione dopo appena 24 partite giocate (20-4).

 

La nostra Martina è stata a contatto sono nella prima metà del primo set, anzi è stata lei ad avere le prime occasioni nel terzo gioco con 3 palle break mancate. Poi è stata bravissima a recuperare da 1-4 a 3-4 anche grazie a un doppio nastro vincente sulla palla break ma con grande reattività in risposta sfruttando la bassa percentuale di prime della kazaka e anche un dritto ballerino rispetto al chirurgico rovescio.

Ma da lì in poi Rybakina ritroverà la calma per chiudere il set, recuperando uno svantaggio di 40-15 nell’ottavo gioco che se perso avrebbe potuto mantenerla sotto stress mentale. Vinto il primo set, Rybakina ha trovato la tranquillità necessaria a sistemare il dritto, potendo sempre contare sull’arma letale della battuta.

Martina tiene il campo con la consueta tenacia ma contro questa ragazza oggi come oggi veramente in poche possono vincere. Può comunque sorridere, il best ranking eguagliato è alla sua portata prima ancora che cominci la stagione sulla terra battuta, quella che attende con trepidazione.

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