Della gamma corde di String Project, ben sei modelli, questa Hexa Pro è quella progettata per il giocatore in cerca di una corda capace di esaltare le rotazioni. Si tratta din un monofilamento realizzato in co-poly contenente il 20% di Soft Poliestere e Poliestere ad Alta Densità (HDC) trattato con alfa-olefine e di forma esagonale. La corda è disponibile nei calibri 1,20 e 1,25 ed è colorata di un verde acceso, quasi fluo.
Nonostante l’indirizzo dell’azienda sia quello di una corda pensata principalmente per assecondare le rotazioni in topspin, Hexa Pro si dimostra anche una corda molto elastica e quindi molto aperta a diversi tipi di gioco. Non è, quindi, un prodotto destinato solamente agli agonisti; questi potranno sì esaltare le loro caratteristiche di gioco con le peculiarità di questa Hexa Pro, sia nella versione 1,20 (maggior potenza) che 1,25 (maggior controllo), ma anche gli amatori possono trovare soluzioni ai loro problemi di spinta e rotazioni montando questo monofilamento verde. La versione della Hexa spessa 1,20 con gli spigoli arriva ad uno spessore di 1,23 millimetri mentre la versione da 1,25 arriva a 1,27 millimetri.
In campo
La morbidezza degli impatti si avverte fin dai primi scambi, e questo nonostante la solidità del monofilamento. Non si avverte mai una sensazione di rigidezza. Ovviamente, specie considerata la sezione esagonale della corda, la generazione di spin è ottima: rimane molto facile accompagnare l’uscita dei colpi con grandi rotazioni, la corda spinge molto facilmente e quindi si presta ad un gioco non unicamente basato sulle rotazioni. La versatilità è infatti un altro dei punti di forza di questa Hexa Pro, specie nello spessore 1,20 millimetri, che concede più potenza rispetto alla 1,25 anche se solidità e controllo sono molto simili fra loro. Chiaramente la versione spessa 1,25 fornisce un controllo maggiore, ma il fattore interessante è che non si nota una difficoltà di gioco più elevata rispetto al profilo minore.
L’impatto e quindi le sensazioni di comfort sono più diretti con questa Hexa (per chi fosse in cerca di qualcosa di più morbido è meglio orientarsi sulla Armour Soft) ma sono sempre piacevoli, non si percepisce affatto la sensazione di avere una corda a sezione esagonale. Questo, come dicevamo, la rende una scelta piuttosto versatile e non indirizzata solamente a chi è già un agonista avanzato.
L’elasticità della corda si fa sentire bene sui colpi piatti come le prime palle di servizio, ma quando arrotiamo la palla, sia in topspin che in backspin, abbiamo sempre una sensazione di grip sulla palla che si traduce in pieno controllo dei colpi. È la caratteristica migliore della Hexa Pro, che si sposa benissimo con telai dal profilo classico che, più di altri, possono offrire un boost alla creazione di spin, se è questo quello che si cerca. Certo, in questo caso meglio scegliere la versione da 1,20 millimetri. La sorella maggiore è più adatta a telai profilati. Sulla durata i primi cali di tensione si avvertono dopo circa 10/11 ore di gioco.
Conclusioni
La String Project Hexa Pro esalta lo spin ma non dimentica nessun aspetto del gioco a tutto campo. I giocatori che cercano un aumento di prestazioni nella generazione dello spin possono contare su questa Hexa, i due calibri permettono l’adattamento ai diversi tipi di telaio. Rimane comunque una corda elastica e dalla buona resilienza con una grande durata dinamica, fattore che indirizza spesso le scelte degli agonisti.
Le corde sono state testate su:
- Donnay Pro One (16×19), calibro 1,25 – tensione 21/22Kg
- Wilson Blade 98 v7 (16×19), calibro 1,20 – tensione 23/24Kg
- Yonex Vcore Pro 97 (16×19), calibro 1,20 – tensione 23/24Kg
- Babolat Pure Drive, calibro 1,25 – tensione 22/22 Kg