Jannik Sinner non è sicuro di andare negli Stati Uniti per giocare lo US Open

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Jannik Sinner non è sicuro di andare negli Stati Uniti per giocare lo US Open

Dopo la sconfitta contro Thiem al bett1Aces, Sinner ha detto che dipenderà dalle restrizioni sui viaggi e dall’eventuale quarantena. Potrebbe restare in Italia a giocare sulla terra dei challenger

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Dopo la netta sconfitta contro un Dominic Thiem fuori portata, almeno per il momento, nella finale dell’esibizione bett1Aces di Berlino, Jannik Sinner ha espresso più di qualche dubbio sulla sua partecipazione ai tornei statunitensi, ovvero l’ATP 500 di Washington, il Masters 1000 di Cincinnati e lo US Open – questi ultimi due si disputeranno entrambi a New York, consecutivamente, a partire dal 22 agosto.

Chiaramente il riferimento principale è allo US Open, il cui tabellone a 128 giocatori gli consentirebbe di entrare senza problemi nel main draw, laddove per i tornei di Washington ci sarebbe da fare qualche considerazione in più (per quanto, al momento, appare difficile che un torneo possa negargli una wild card). Il cronista locale Florian Herr ha raccolto le sue perplessità a riguardo: la sua partecipazione ai tornei statunitensi dipenderà dalle restrizioni sui viaggi e sull’eventuale obbligo di fare quarantena al ritorno in Europa. Se questo obbligo ci sarà, Sinner probabilmente deciderà di rimane in Europa e preparare il trittico Madrid-Roma-Parigi con un paio di tornei challenger.

Il calendario, tra agosto e settembre, propone addirittura quattro appuntamenti in Italia – tutti sulla terra battuta: dal 17 agosto si giocherà a Todi, sui campi dove Sonego ha vinto gli Assoluti, dal 24 agosto a Trieste, dal 31 agosto (prima settimana US Open) a Cordenons e la settimana successiva a Parma, torneo che ha anche ottenuto un upgrade di categoria.

https://www.instagram.com/p/CC1W4iZISUx/
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