Sinner non può nulla contro Thiem: l'austriaco vince anche il Bett1Aces indoor

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Sinner non può nulla contro Thiem: l’austriaco vince anche il Bett1Aces indoor

Prestazione rimarchevole del numero 3 del mondo, che vince la 25° partita su 28 da quando il tennis ufficiale è fermo. “Mi auguro che questa rimanga la mia ultima esibizione per un po’”, dice Thiem

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Dominic Thiem - Australian Open 2020 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Nella risposta vincente di Dominic Thiem (a 161 orari) al servizio di Jannik Sinner (a 188 orari) nel quinto game c’è l’estratto della finale dell’esibizione Bett1Aces di Berlino, disputata sull’indoor dell’ex hangar dell’aeroporto di Templehof. Una finale seguita con particolare curiosità, chiaramente, per la presenza in campo del giovane tennista italiano che come nel precedente di cinque giorni fa sull’erba è uscito sconfitto in due set (6-4 6-2).

Della difficoltà di parlare dei progressi di Sinner abbiamo già detto a margine del commento alla vittoria su Bautista Agut, la seconda di fila contro un top 15. Quest’oggi non c’è molto da aggiungere, se non che Thiem conferma a ogni uscita di essere il candidato più serio a fare da quarta gamba al tavolo dei Fab Three, per temperamento, vigore atletico e cilindrata. Vicino alle trenta partite post-confinamento – questa è stata la ventottesima, venticinque le vittorie – il numero tre del mondo dà l’impressione di essere pronto a cominciare uno Slam domani. Con l’obiettivo di vincerlo.

Quanto alle indicazioni lasciate da Sinner, si può dire che la palla pesantissima di Thiem ha reso più evidente il già noto delta di rendimento e di naturalezza di esecuzione tra il rovescio e il dritto. Nel palleggio sostenuto sulla diagonale di rovescio, Jannik è riuscito in qualche occasione a costringere il suo avversario alla fase difensiva; con il dritto è riuscito a fare male quasi soltanto con l’esecuzione inside out. Nessuna colpa, per il povero Jannik: quella di Thiem è una palla capace di inchiodare persino Djokovic. Il resto, in favore di Dominic, lo hanno fatto la solita straordinaria mobilità e un servizio che ha concesso pochissimo (pur con il 53% di prime in campo), se si eccettuano un paio di game ai vantaggi ascrivibili più che altro a momenti di distrazione.

Senza concedere palle break, e con il doppio (14 a 7) dei vincenti a referto – gli ultimi due, assai spaventosi, proprio nel game conclusivo – Thiem si è così aggiudicato anche la tre giorni indoor dopo aver battuto un altro italiano, Berrettini, nella finale dell’esibizione su erba (Matteo ha lasciato Berlino dopo il primo evento). “Probabilmente è stato il mio match migliore dopo il coronavirus“, ha dichiarato Thiem a caldo. “Spero che il mio prossimo torneo sia lo US Open, anche se non sono sicuro al 100%. Mi auguro che, per un po’, questa rimanga la mia ultima partita di esibizione“.

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