Halep a Palermo verso il via libera (Vannini). Arnaboldi: «Ancora Wimbledon» (Bertellino)

Rassegna stampa

Halep a Palermo verso il via libera (Vannini). Arnaboldi: «Ancora Wimbledon» (Bertellino)

La rassegna stampa di domenica 26 luglio 2020

Pubblicato

il

Halep a Palermo verso il via libera (Paolo Vannini, Corriere dello Sport)

Un’interpretazione autentica dei provvedimenti appena emessi dal Ministero, in relazione a chiunque arrivi in Italia da Romania e Bulgaria (per loro sarebbe obbligatoria la quarantena), dovrebbe assicurare la partecipazione ai Palermo Ladies Open della numero 2 del Mondo, Simona Halep. La presenza della giocatrice rumena, che arriverebbe in Sicilia proprio da Bucarest, rimane in forse creando apprensione agli organizzatori; ma il dubbio dovrebbe essere sciolto positivamente nelle prossime ore. Il direttore del torneo siciliano Oliviero Palma ha subito chiesto chiarimenti alle autorità preposte, rassicurando al contempo la manager della Halep, l’ex campionessa Virginia Ruzici: «Sembrerebbe che i lavoratori, e quindi anche le giocatrici professioniste, siano esentate dal fare la quarantena» ha spiegato Palma, soffermandosi peraltro sulla rigorosità del protocollo imposto dalla Wta che prevede tamponi 4 giorni prima della partenza, all’arrivo e ancora ogni 4 giorni. In attesa della deroga per accogliere Halep al primo torneo internazionale che torna a giocarsi dopo 5 mesi di stop per la pandemia, cresce la speranza di vedere al via un’altra top ten, addirittura la numero 3 del ranking: la ceka Karolina Pliskova darà una risposta all’offerta di wild card entro martedì. «Diversamente avremmo altre big in attesa» afferma Palma. Già da oggi le prime giocatrici cominceranno ad arrivare a Palermo per ambientarsi e sottoporsi ai controlli sanitari. Quanto alle italiane, le due meglio classificate, Giorgi e Paolini, sono ammesse al tabellone principale grazie alle wild card; Gatto Monticone e Trevisan entrano nel torneo di qualificazione al quale sono ammesse anche Sara Errani, due volte vincitrice al Country Club, e la giovane Cocciaretto. Entrambe beneficeranno di due inviti.

Arnaboldi: «Ancora Wimbledon» (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Trentadue anni e non sentirli, o meglio usarli per mettere l’esperienza acquisita al servizio dell’oggi, che ancora lo vede tra i protagonisti del tennis azzurro e internazionale e potrebbe diventare un domani ancora più importante, ancora tutto da disegnare. Questa la nuova realtà di Andrea Arnaboldi. Alla ripresa agonistica dopo il lungo stop per emergenza sanitaria, Andrea Arnaboldi è giunto in finale agli Assoluti di Todi, battuto da Lorenzo Sonego: «Una bella settimana – ha commentato qualche giorno dopo – che ha confermato quanto abbia lavorato bene in questo periodo. Cinque belle partite che mi hanno fatto tornare il sorriso. Molto delicata e importante, in particolare, quella vinta nei quarti contro Federico Gaio, dopo aver annullato un matchpoint. In semifinale c’è stata la vittoria contro Vavassori al termine di un match ben interpretato e nel quale lui mi ha dato obiettivamente una mano commettendo tanti errori, poi in finale avrei potuto fare un po’ di più. Bilancio in ogni caso molto positivo». […] Gli Assoluti hanno messo in luce alcuni volti nuovi del tennis azzurro confermando il trend di crescita generale: «Un momento fantastico per il movimento maschile, dall’altissimo livello ai giovani emergenti, vedi mio cugino Federico ed altri come Luca Nardi. Uno stimolo a far bene e non sedersi anche per noi esperti». La stagione intanto sembra che possa partire anche su scala internazionale: «Per ora continuerò a tenermi agonisticamente impegnato con la serie A1 a squadre nelle fila del TIC Cremona, poi speriamo che tutto possa riprendere ancora da Todi, il 17 agosto, con un Challenger». Un passo indietro per ricordare uno dei migliori anni di carriera di Andrea Amaboldi, il 2015, con il secondo turno raggiunto al Roland Garros: «Prima Roma, poi Parigi. Certo un bel passaggio del mio percorso. Spero di potermi migliorare e di superare il best ranking di numero 153 ATP. Fondamentale è star bene fisicamente per poter esprimere il proprio potenziale. Dal 100 al 300 giochiamo ormai tutti bene sotto il profilo tecnico. La differenza la fanno la continuità e la forza mentale. Sono arrivato molto presto su un campo da tennis seguendo la passione perla specialità di mio padre e questa è rimasta immutata nel tempo. Invecchiando si acquisisce più consapevolezza di quello che si deve fare sul terreno di gioco e la maturità può aiutare ad affrontare determinate situazioni. Le carriere inoltre si sono allungate e per ora non penso al dopo anche semi piacerebbe comunque rimanere nell’ambiente dopo essere riuscito a togliermi nelle prossime stagioni qualche altra soddisfazione. Tra i sogni in primo piano c’è quello di tornare a Wimbledon, in tabellone. Il mio tennis è adatto alle superfici un po’ più veloci mentre fatico sulla terra rossa lenta».

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement