Show della Giorgi ma non basta. Ferro la piega e vola in finale (Paolo Vannini, Corriere dello Sport)
Camila ha fatto sognare Palermo, portando il suo tennis ricco di emozioni e privo di mezze misure, ma non è riuscita a regalarsi la sua prima finale su terra della carriera oltre che prima dei 2020. Dopo la straordinaria vittoria notturna in rimonta sulla Yastremska, a cui aveva annullato due match ball, è scesa in campo per la semifinale appena 18 ore dopo ed ha finito per cedere 7-5 al terzo ad una avversaria che spara tutti i colpi come lei, la francese Fiona Ferro il cui papà è di Padova anche se lei non parla italiano. Oggi, contro la estone Kontaveit (ore 19,30), la Ferro cercherà il suo secondo titolo dopo quello vinto a Losanna un anno fa. In un torneo impreziosito dai risultati azzurri, la Giorgi ha confermato di essere la nostra numero uno (domani sarà 71°, 18 posti recuperati). Il lockdown non l’ha affatto cambiata: la sua idea è sempre quella di tentare di dominare i match cercando le linee ad ogni colpo. Un prendere o lasciare che il pubblico ha apprezzato. I 100 spettatori rimasti fino alle 1,25 di venerdì notte, ad esempio, si sono gustati il “corpo a corpo” con l’ucraina Yastremska, numero 25 del ranking, in cui entrambe hanno giocato colpi spettacolari, ma la Giorgi qualcuno in più. Sforzo forse pagato ieri quando Camila, dopo un inizio sprint (5-0 poi 6-2 nel 1°), ha subito la rimonta della Ferro. Nella partita finale, altri batticuore: la Giorgi sembra ko, sul 4-5 opera il break poi però cede di nuovo la battuta. Questione di dettagli su cui Camila alla fine recrimina: «Quel game sul 5 pari è stato fondamentale, forse ho forzato troppo la seconda, dovevo giocare un colpo più sicuro. Ma nessun rammarico, ho fatto una semifinale al primo torneo dopo tanti mesi, credo di aver espresso il mio tennis ed avere giocato bellissimi incontri». Oggi la Giorgi vola a Praga, dove nel 2018 ha raggiunto un’altra semifinale sul rosso: è in tabellone principale ed esordirà contro una qualificata. Un’altra estone in finale 10 anni dopo Kaia Kanepi. Anett Kontaveit, numero 22 del mondo, ha facilmente sconfitto una pallida Petra Martic, testa di serie numero 1 che per tutta la settimana non era stata troppo brillante, ed anche ieri ha confermato delle difficoltà, apparendo poco reattiva anche per problemi fisici. Nel 2° set in cui aveva recuperato da 2-5 a 4-5 ha chiamato medical time out uscendo dal campo per un fastidio alla coscia, ed al rientro, quando poteva tentare l’aggancio col servizio a disposizione, ha perso 4 punti di fila senza mai mettere la prima, consegnando di fatto il match alla Kontaveit.
Camila torna a convincere (Roberto Bertellino, Tuttosport)
Camila Giorgi non riesce nell’impresa, ma mostra chiari segnali positivi nel gioco e nella tenuta. Palermo si appresta oggi a consegnare il primo titolo del circuito maggiore Wta dopo la lunga pausa per emergenza sanitaria e al termine di un’intensa settimana di ripartenza ufficiale, tra sorprese, rispetto dei protocolli del periodo, comunque tanta voglia delle protagoniste di tornare a competere. Saranno l’estone Anett Kontaveit, numero 22 Wta e la francese Fiona Ferro, numero 53 del mondo, a giocarsi l’ambito trofeo, con avvio non prima delle 19.30. La transalpina ha interrotto in semifinale i sogni di gloria dell’ultima azzurra in gara, la Giorgi appunto, in tre set e sul filo di lana (2-6 6-27-5). Partenza a razzo di Camila Giorgi. Per la marchigiana un 5-0 denso di significati tecnici, con due break e soprattutto un bel recupero nel quinto gioco da 0-40. Fiona Ferro si è sbloccata nel sesto gioco conquistandolo per l’1-5 parziale. Ha replicato nel successivo con il suo primo break nel set (2-5). Chiusura di Camila sul 6-2, con nuovo break, di forza e potenza pura. La seconda frazione ha visto il match cambiare completamente. Ferro più precisa e Giorgi più fallosa. La Ferro ha restituito ugual moneta all’azzurra (6-2) facendo fin dal avvio corsa di testa. Nel terzo set un break in favore della francese ha condizionato l’andamento del testa a testa. Brava la Giorgi a rimettersi in corsa al decimo gioco (5-5). Fatale però un suo attimo di rilassamento. Ferro nuovamente avanti e abile nel chiudere subito dopo. Per Camila in ogni caso un buon torneo che le frutterà domani un balzo di 18 posizioni sulla nuova poltrona mondiale di numero 71. La prima semifinale ha regalato invece una parziale sorpresa con la vittoria della quarta testa di serie, l’estone Anett Kontaveit, sulla numero 1 del seeding Petra Martic per 6-2 6-4. […]
Serena c’è: «New York e poi Parigi, che voglia…» (Davide Chinellato, La Gazzetta dello Sport)
Non gioca una partita ufficiale da febbraio. Ha passato gli ultimi mesi «reclusa» in Florida, temendo il coronavirus e le sue conseguenze per una persona come lei, con capacità polmonare ridotta. Serena Williams è pronta a riprendere la scalata, ora che la pandemia consente di tornare sotto rete. Con un obiettivo principale: lo Us Open che comincia a fine mese, pandemia permettendo. E nella sua testa c’è anche il Roland Garros a settembre in Francia. «Se si gioca, voglio farli entrambi» ha detto. Il cammino della quasi 39enne Serena verso il 24° titolo di uno Slam della sua leggendaria carriera comincia domani a Lexington, Kentucky, nel primo torneo Wta negli Usa dopo lo stop per il virus. Serena si è tenuta in forma e a casa sua ha addirittura ha costruito un campo con lo stesso cemento usato per gli Us Open. «Me l’ha costruito mio marito – ha raccontato ieri in conference call -, io invece mi sono occupata della palestra che però non è ancora finita. Il campo è immediatamente diventato il mio santuario, tanto che mi sono chiesta perché non l’ho fatto prima». La Williams, che ora è numero 9 nel ranking Wta, però è la prima a sapere che gli allenamenti casalinghi non bastano, che per ritrovare la condizione deve giocare e ha bisogno dei tornei. Ha in programma dopo Lexington il torneo newyorkese che precede lo Us Open, prima di giocare in quello che sarà il secondo Slam di questo strano 2020 (nel primo, l’Australian Open a gennaio, si era fermata al terzo turno). Per ora però Serena preferisce non fare programmi troppo a lungo termine: «Non penso al futuro, voglio concentrarmi su un torneo alla volta, anche perché con la pandemia non sai mai cosa può succedere». Serena in Kentucky sarà la testa di serie numero 1 di un tabellone che comprende anche la sorella Venus, Sloane Stephens, Victoria Azarenka, Aryna Sabalenka, Johanna Konta e Coco Gauff. «Non ci saranno i tifosi – dice Serena -, ma va bene lo stesso. Sono rimasta a casa per sei mesi, visto che ho cominciato a praticare il distanziamento sociale a marzo, e non mi capitava da quando ero una ragazzina. Anche quando sono rimasta incinta ho continuato a viaggiare. Ma con la salute sono super attenta: non sono sicura di cosa mi succederebbe se prendessi il coronavirus e preferisco non scoprirlo. Giocare a tennis è bello, ma qui si tratta della mia vita e della mia salute: giusto essere un po’ nevrotici. E portarsi dietro anche 50 mascherine».