US Open, Osaka avanti piano: "Ho avuto qualche problema, ma l'ho gestito"

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US Open, Osaka avanti piano: “Ho avuto qualche problema, ma l’ho gestito”

La giapponese ha battuto in tre set la connazionale Doi. Non del tutto risolto il fastidio alla gamba che l’ha fermata prima della finale di Cincinnati. Sfiderà Giorgi al secondo turno: “Ha un gioco veloce, sarà divertente”

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Naomi Osaka - US Open 2020 (photo by Adam Glanzman/USTA)
 

Ha vinto, forse non ha pienamente convinto. Ma l’attesa per il debutto di Naomi Osaka allo US Open era dettata proprio dalla bolla (abusiamone) di incertezza che aveva avvolto la vigilia della giapponese, a pochi giorni dalla rinuncia alla finale di Cincinnati per un guaio alla gamba destra. Se sta bene – parere condiviso di più addetti ai lavori -, è lei la grande favorita dello Slam che l’ha vista già trionfare nel 2018. Sarà il passare delle giornate e dei turni a dare il giusto peso ai dubbi sulle sue condizioni di forma. Nel frattempo, il derby con la connazionale Misaki Doi si è risolto in tre set (6-2, 5-7, 6-2). La quarta testa di serie ha dominato il primo e il terzo, inciampando però nel mezzo del cammino. Nel secondo parziale, Osaka ha messo in campo appena la metà delle prime di servizio, subendo il break nel primo e nell’ultimo dei suoi turni di battuta.

Non giocavo da tempo contro una mancina, forse ho sofferto anche questo aspetto“, ha poi commentato nella sala stampa virtuale. Pratica in archivio, in ogni caso. Senza tirarsi indietro, anche in questa occasione, dall’impegno politico. La mascherina indossata dalla ex numero uno del mondo aveva impresso il nome di Breonna Taylor, morta a marzo nel corso di una sparatoria con la polizia locale del Kentucky. “Il tennis è guardato in tutto il mondo – ha commentato Naomi -, il mio obiettivo è diffondere la consapevolezza su questi temi. Magari qualcuno non conosceva la storia di Breonna, ha letto il nome e ha cercato su Google“.

VERSO CAMILA – La gestione di un doppio fronte di pressione (campo ed extra) non sembra però condizionarla. “Molti mi hanno chiesto se aver parlato di altro in questi giorni possa aver moltiplicato il mio stress, ma non è così. Fisicamente potrei stare meglio, ma conta poco avendo vinto il match. Domenica mi sono allenata, senza però forzare i movimenti. Oggi mi sentivo relativamente bene, poi nel corso della partita qualche problema l’ho avuto, fisiologico considerando quelli che sono stati i tempi di recupero. Ma ho gestito la situazione, siamo in uno Slam“.

Magari, di queste piccole crepe nel motore della giapponese riuscirà ad approfittare Camila Giorgi che la attende al secondo turno. Nell’unico precedente, Tokyo 2018, l’azzurra ha racimolato appena cinque game. “Ho maggior piacere a giocare contro le grandi colpitrici (anche se Camila contro Van Uytvanck non ha brillato nel servizio, ndr) – è l’analisi di Osaka – è più stimolante rispetto a quando hai di fronte avversarie che ti costringono a finire tutti i punti da sola. Lei ha un gioco molto rapido, penso che possa essere una sfida divertente. Peccato non poterla giocare davanti al pubblico, ma penso che qui gli organizzatori abbiano fatto un buon lavoro per rendere meno pesanti gli stadi vuoti, tra gli effetti sonori, i monitor e le coperture di alcuni spazi sulle tribune“. Ci stiamo abituando.

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