Serena Williams vince il primo turno dello US Open con una Wilson più piccola

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Serena Williams vince il primo turno dello US Open con una Wilson più piccola

L’area della nuova racchetta dell’americana è inferiore di circa cinque centimetri quadrati rispetto al modello precedente. Scelta opposta a quella di Federer nel 2014, ma con lo stesso obiettivo: vincere un altro Slam

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Serena Williams - US Open 2020 (via Twitter, @usopen)
 

Per oltre quarant’anni, il piatto corde della racchetta da tennis ha raggiunto dimensioni sempre più ampie, grazie a materiali più leggeri che allargavano lo sweet spot senza perdere in termini di maneggevolezza. Ora, però, Serena Williams ha deciso di andare controcorrente, svelando la sua nuova Blade SW102 Autograph: prodotta da Wilson, suo sponsor di lunga data, avrà un frame di 102 pollici quadrati (259,08 centimetri) contro i 104 del modello precedente.

Questo è lo strumento con cui Serena, dopo il test del Western & Southern Open dove è stata sconfitta agli ottavi da Maria Sakkari, tenterà di eguagliare i 24 Slam di Margaret Court allo US Open. Intanto il primo ostacolo, a nome Kristie Ahn, è stato superato senza troppi intoppi con un 7-5 6-3 ‘formato primo turno Slam’: una ventina di vincenti, un nuovo outfit da sfoggiare, qualche piccola sbavatura ma nel complesso un buon modo di prepararsi alla sfida contro Margarita Gasparyan – uno dei migliori rovesci a una mano della recente storia femminile.

Ma tornando alla scelta della racchetta, come mai questa scelta apparentemente contro-intuitiva? “Amo le Blade che ho avuto in passato, sono state una componente fondamentale del mio gioco, ma sentivo di dover fare degli aggiustamenti“, ha dichiarato Williams, che sarà testa di serie numero 3 a Flushing Meadows. “Una racchetta da tennis è una cosa incredibilmente delicata. Ho detto a Wilson di volere più controllo, ho chiesto loro come avrei potuto ottenerlo, e soprattutto che sensazione mi avrebbe dato questa nuova racchetta. Così ci siamo messi al lavoro. Mi piace la tecnologia, e mi piace provare nuovi strumenti. E anche se c’è voluto molto tempo, alla fine abbiamo ottenuto una racchetta ideale per il mio gioco. L’ho usata per buona parte del 2020, e mi sta dando i segnali giusti“.

Secondo quanto riportato dai media americani, il progetto è durato un anno, e Williams ha provato nove modelli diversi, tutti da 102 pollici, prima di trovare quello giusto. All’Australian Open ha usato un modello molto simile, completamente oscurato poiché si trattava ancora di un prototipo. Il piatto corde ridotto dovrebbe aiutare l’americana a controllare meglio i colpi senza perdere un’oncia della sua tradizionale potenza. “Abbiamo mantenuto la tensione del vecchio modello, che a lei piaceva particolarmente, e l’abbiamo ri-progettata per una racchetta più piccola. Con un piatto più piccolo, il controllo aumenta naturalmente“, ha detto Ron Rocchi, Advanced Innovation and Player Insight Manager per Wilson Racquet Sports.

Trattandosi della più forte tennista di questa epoca, è naturale ripensare al cambio di racchetta di un altro aspirante GOAT, Roger Federer, che dopo un 2013 deludente sotto ogni aspetto si presentò ai nastri di partenza dell’Australian Open 2014 imbracciando un attrezzo diverso: non solo un telaio nero a sostituire quello bianco, ma soprattutto un piatto corde più grande – dai precedenti 90 pollici ai 97 con i quali gioca ancora oggi. La spiegazione tecnica è semplice e per certi versi identica a quella di Serena, seppur perseguita andando in direzione opposta. Federer ha cercato e ottenuto un maggiore controllo dei colpi difensivi grazie alla superficie d’impatto più ampia, ed è riuscito effettivamente a diminuire stecche e colpi scentrati, così come l’accorciamento del piatto di un paio di pollici consentirà a Serena di domare meglio i propri colpi. L’ovale ridotto favorisce infatti il controllo a scapito, in teoria, della potenza: nel caso di Serena, però, il vantaggio in termini di cilindrata è tale che (Wilson assicura) non ci saranno ripercussioni sulla pesantezza dei colpi.

Da un punto di vista estetico, la racchetta sarà minimal, quasi interamente nera con qualche tocco d’oro sui bordi, ma avrà una frase inspirational all’interno del bordo assieme alla firma di Serena – quest’ultima sarà anche all’interno del cuore, mentre il logo Wilson sarà all’esterno dello stesso.   

Serena è innegabilmente la miglior giocatrice al mondo“, ha detto Rocchi. “In carriera ha sempre perseguito aggressivamente i suoi obiettivi, ed è pertanto sempre stata desiderosa di testare delle nuove tecnologie che possano essere complementari al suo gioco e darle un vantaggio sulle avversarie. Il lungo processo di sviluppo che abbiamo affrontato ci ha consentito di creare una racchetta che aiuterà sia il suo stile che il suo livello di gioco“.

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