Il campo centrale del Foro Italico a Roma 2019 (foto Twitter @InteBNLdItalia)
Ufficiale, gli Internazionali di Roma a porte chiuse. Presto l’annuncio dei rimborsi?
La Gazzetta ha riportato la decisione della regione Lazio. Nel 2019 l’incasso fu di oltre 13 milioni, mentre la prevendita del 2020 superava i sette. Ancora niente sul sito della FIT.
Gli Internazionali BNL d’Italia si giocheranno a porte chiuse. Questo è il verdetto della Regione Lazio in seguito alla lettera del 31 agosto del Comitato Tecnico-Scientifico, che aveva caldamente consigliato di giocare a porte chiuse pur lasciando la decisione finale alle autorità locali.
Secondo quanto riportato da Valerio Piccioni della Gazzetta dello Sport, la lettera avrebbe manifestato una disponibilità a redigere un secondo protocollo qualora la curva epidemiologica si fosse appiattita, ma i dati degli ultimi giorni hanno chiuso la questione – solo oggi, 154 persone sono risultate positive nel Lazio.
La Federtennis aveva redatto un protocollo che avrebbe consentito a 6400 spettatori di varcare quotidianamente i cancelli del Foro Italico, divisi in quattro gruppi a loro volta redistribuiti fra Centrale, Pietrangeli, Grandstand e anfiteatro, ma in quel caso la problematica principale non avrebbe riguardato solo la presenza effettiva degli spettatori ma anche la libertà che gli stessi avrebbero avuto di girare liberamente per il circolo. Quest’ultimo aspetto è fondamentale, perché è quello che differenzia un evento come gli Internazionali da altri impianti che invece potranno godere di ingressi contingentati, come il Mugello o il Forum di Assago.
Ricordiamo che il 12 settembre, subito prima dell’inizio del torneo, è stata convocata l’assemblea straordinaria della FIT, e sarebbe una sorpresa se l’argomento non fosse trattato diffusamente, anche se la speranza è che venga affrontato prima. Certamente si tratterà di un grosso buco nelle casse federali, visto che lo scorso anno il torneo aveva fruttato 13 milioni di euro (un record) e che le prevendite per la nuova edizione si erano già attestate al di sopra dei sette.