La “spy story” che ha coinvolto buona parte dei giocatori francesi presenti allo US Open ed ha visto come ultimo sviluppo l’estromissione di Kristina Mladenovic (e della sua incolpevole compagna Timea Babos) dal tabellone di doppio femminile ha causato parecchi malumori, e in parecchi ne escono con le ossa rotte.
Mladenovic è sicuramente vittima di una situazione che poteva e doveva essere gestita meglio, ma alcune sue dichiarazioni sono state sicuramente fuori luogo. La USTA ha sicuramente peccato di poca trasparenza e forse ha sottovalutato la gestione dei rapporti con le varie autorità che potevano (e possono) influenzare lo svolgimento del torneo.
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