Jannik Sinner sembra aver già dimenticato la delusione americana. Lo avevamo lasciato parecchio affranto su Zoom, nel corso della conferenza stampa successiva al match di primo turno perso contro Khachanov, intento a chiedersi come mai i crampi lo avessero colpito con tanto vigore nonostante i duri allenamenti di questi mesi. “Adesso ho solo bisogno di continuare a giocare“, aveva aggiunto senza poter mascherare il suo naturale istinto alla competizione: gli organizzatori del Generali Open di Kitzbuhel hanno ascoltato il suo grido d’aiuto concedendogli una wild card per il tabellone principale, invito che Sinner ha onorato al meglio al primo turno spazzando via dal campo Philipp Kohlschreiber con un rapido 6-3 6-2 da sessantotto minuti.

Divisi da una sola posizione in classifica (74 Sinner, 75 Kohl), l’italiano e il tedesco hanno in realtà giocato una contesa… ben poco contesa. Ci si aspettava che l’esperienza e le variazioni del tedesco potessero contenere di più i colpi filanti di Jannik, specie su una superficie che consente qualche margine difensivo in più, ma il mix tra l’altura (Kitzbuhel si erge 762 metri sopra il livello del mare, più di Madrid) che rende la terra più rapida e la giornata di scarsa vena di Kohl hanno di fatto indirizzato la partita sul nascere. In spinta sin da subito, Sinner è stato quasi ingiocabile con la prima per tutto l’incontro – appena quattro punti persi – e ha convertito l’ultima delle tre palle break consecutive nel sesto game, forse un pizzico aiutato dall’overrule di Lahyani in seguito al quale si è rigiocato il punto (sarebbe interessante sapere quanti ne ha fatti in carriera: difficilmente è fuori dal podio all time).

Dopo un game di risposta orgoglioso di Kohlschreiber, che ha giocato a tutto a braccio breakkando a 15 con un gran passante incrociato, Sinner ha deciso che poteva bastare così e sul 4-3 0-30, con il tedesco a due punti dalla parità, ha infilato un parziale di quattordici punti consecutivi iniziato e concluso con una deviazione decisiva del nastro. Quando il 36enne è tornato a fare punti era già sotto di un set e di un break, con il match ormai compromesso.

Si potrà facilmente immaginare che da una partita del genere non è facile trarre indicazioni tattiche, perché troppo ampia è stata la differenza di valori, ma la sensazione è che Sinner abbia consapevolmente cercato di colpire più dritti del solito per guadagnare in penetrazione e spin, un fattore che sulla terra può fare la differenza.

Forse ne sapremo di più al secondo turno, quando l’altoatesino sfiderà Djere: sarà anche l’occasione di vendicare il corregionale Seppi, che proprio dal serbo è stato sconfitto nelle qualificazioni. Il numero uno del seeding Fognini, invece, attende di esordire contro lo svizzero Huesler che ha sorprendentemente sconfitto Ruusuvuori.

Il tabellone completo di Kitzbuhel