ATP Challenger Forlì: avanzano Tiafoe e Pellegrino. Martedì l'esordio di Musetti: "Ho tanta voglia di lottare"

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ATP Challenger Forlì: avanzano Tiafoe e Pellegrino. Martedì l’esordio di Musetti: “Ho tanta voglia di lottare”

Il giovane azzurro, pronto al debutto contro Teymuraz Gabashvili, torna sulla splendida settimana agli Internazionali di Roma: “Uno step di crescita importante. Dopo aver battuto Wawrinka mi veniva di piangere”

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Frances Tiafoe - ATP Challenger Forlì 2020 (foto Marta Magni)
 

Esaurite le qualificazioni finalmente si parte col tabellone principale dell’ATP Challenger di Forlì, che lunedì ha visto in campo, tra gli altri, il numero 1 del seeding, lo statunitense Francis Tiafoe e tre italiani: Pellegrino, Arnaboldi e Vavassori. Tiafoe si è liberato senza alcun problema del taiwanese Tsung-Hua Yang (6-2 6-0), confermandosi giocatore di altro livello e grande favorito del torneo.

Sorti alterne per i nostri giocatori: Andrea Pellegrino ha regolato 6-4 6-4 il croato Viktor Galovic, avversario sempre scorbutico, che oggi però non ha mai avuto vere chances di impensierire Pellegrino. Peggio è andata per Andrea Vavassori che non è riuscito a spuntarla con il brasiliano Pedro Sakamoto che si è imposto dopo un match molto combattuto (4-6 7-6 6-3) e con molti rovesciamenti di fronte. Sconfitto anche Andrea Arnaboldi che nulla ha potuto contro la testa di serie n.6, il sudafricano Lloyd Harris, già giustiziere del nostro Cecchinato agli US Open (6-7 6-1 6-7). Partita incredibile in cui il nostro rappresentante ha avuto non poche occasioni e probabilmente avrebbe meritato di più.

Tra gli altri match da segnalare quello del brasiliano Thiago Monteiro che si conferma in grande condizione e liquida in due set (6-1 7-6) il giapponese Sugita (n.94 del mondo) senza dargli mai una sola possibilità di entrare in partita. Lo stesso tie-break è stato a senso unico. Del resto non è che Sugita con il 38% sulla seconda di servizio possa andare molto lontano. Dispiace per l’americano Christian Harrison, il fratellino di Ryan, che ha sì ritrovato la salute dopo un duro percorso contrassegnato da ben otto interventi chirurgici ma non ancora il suo miglior tennis. Anche se il britannico Cameron Norrie, testa di serie n.2, ha dovuto faticare non poco per domarlo (7-5 3-6 6-4).

Thomaz Bellucci, giocatore purtroppo dai risultati sempre inferiori a quello che tecnica ed estetica suggerirebbero, si è liberato velocemente del francese Elliot Benchetrit (6-4 6-2). Martedì giornata molto interessante con tanti italiani in campo: Seppi contro il francesino Jules Okala, Caruso che affronterà lo spagnolo Sanchez Izquierdo, lo statunitense Bjorn Fratangelo per Filippo Baldi e infine il derby tra Giulio Zeppieri e Riccardo Bonadio, con Zeppieri che dovrebbe essere favorito, ma dovrà fare molta attenzione al suo avversario che è in un ottimo momento di forma.

Lorenzo Musetti – ATP Challenger Forlì 2020 (foto Marta Magni)

Dopo la bella settimana degli Internazionali di Roma, martedì sarà giornata di esordio anche per Lorenzo Musetti, opposto all’esperto russo Teymuraz Gabashvili. “Il Foro Italico può rappresentare uno step di crescita importante da tutti i punti di vista”, ha dichiarato il giovane azzurro all’ufficio stampa del torneo di Forlì. “Ora sono qui a Forlì e ho tanta voglia di lottare. Devo ringraziare Marcello Marchesini e MEF Tennis Events per il percorso che mi fanno vivere dall’anno scorso: hanno sempre creduto in me e lo dimostrano continuamente. I tornei organizzati da loro sono simili ai Masters 1000”.

Lorenzo torna poi a parlare di Roma, dell’assenza del pubblico e della vittoria contro Wawrinka: “Quando sono entrato al Foro Italico e non ho trovato il pubblico ho pensato all’anno scorso, quando sin dalle prequalificazioni era tutto pieno. Mi ha fatto effetto, considerando anche tutte le volte in cui sono venuto da bambino a guardare i campioni dalla tribuna. Ma lo abbiamo accettato e sono riuscito a concentrarmi sul campo. Cosa ho pensato quando ho saputo che avrei giocato contro Wawrinka sul Centrale? ‘Che sfiga!’. Averlo battuto è un grande orgoglio, è stato il momento più bello della settimana, mi veniva da piangere”. Infine una dedica speciale: Senza il mio coach Simone Tartarini queste vittorie non sarebbero state possibili”.

Massimo Gaiba

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