Focus
Roland Garros, Steve Flink: “Djokovic sarà contento del sorteggio”
Il giornalista americano commenta i tabelloni dello Slam parigino con il Direttore Scanagatta. Nadal è ancora il favorito? Halep è la principale candidata al titolo nel femminile, mentre a Thiem non poteva andare peggio

Anche se non abbiamo ancora fatto in tempo a metabolizzare la fine dello US Open, il Roland Garros è alle porte, e con l’inizio di un nuovo Slam tornano anche i video di commento di Ubaldo Scanagatta in compagnia di Steve Flink. Si comincia dal sorteggio di ieri pomeriggio (qui quello maschile e qui quello femminile) e da come potrebbe influenzare lo svolgimento del torneo francese, per la prima volta spostato a fine settembre. Di seguito il video.
00:00 – Il tabellone maschile. Ubaldo: “Sorpreso da due match di primo turno: Murray-Wawrinka e Thiem-Cilic”. Flink: “Djokovic sarà contento che Thiem sia dall’altra parte di tabellone perché potenzialmente potrà incontrare uno solo tra lui e Nadal, sarebbe stata dura per lui doverli affrontare entrambi”.
02:10 – Ubaldo: “Non vedo nei primi turni avversari con cui Nadal possa perdere. Può arrivare ai quarti di finale contro Zverev senza problemi”. Flink: “Zverev se gioca in buona forma è un giocatore sorprendente sulla terra, mi piacerebbe vedere questo quarto di finale. Le sue chance di battere Nadal sono legate ad una ottima partenza che potrebbe far innervosire Rafa”.
04:40 – Ubaldo: “Nessuno ha un percorso peggiore di Thiem, Cilic al primo turno, un secondo turno tranquillo ma poi ci sarebbe Ruud, che abbiamo visto a Roma. Al quarto turno avrebbe uno fra Wawrinka, Murray e Auger-Aliassime, e poi forse Schwartzman”. Flink: “Thiem inoltre non ha preparazione sulla terra, viene dagli US Open, è esausto”.
07:35 – Flink: “Rafa non è stato convincente a Roma, non ha giocato molto bene contro Schwartzman, dovrà trovare la giusta forma nei primi turni. Il sorteggio è stato clemente con lui, quindi ne ha l’opportunità”.
08:40 – Ubaldo: “Nadal avrebbe preferito non avere Thiem dalla sua parte e neanche Zverev, che è pericoloso se è in giornata al servizio. Djokovic invece sembra in una ottima posizione, nessuno degli avversari sul suo percorso sembra possa sconfiggerlo in un match di cinque set”.
18:30 – Gli Outsider. Ubaldo: “Sorprese possono arrivare già nel primo turno, non vedo Medvedev veramente favorito con un lottatore come Fucsovics”. Flink: “C’è il 45% di probabilità che perda, non sarei sorpreso”.
20:00 – Gli spettatori al Roland Garros. Ubaldo: “Dopo la prima riduzione da 11.500 spettatori a 5.000, le notizie recenti parlano di una ulteriore riduzione a 1.000 spettatori, ma l’organizzazione sta cercando di opporsi”.
23:15 – Murray vs Wawrinka. Ubaldo: “Entrambi non si presentano in ottima forma”. Flink: “Sarà un match molto lungo ed estenuante, Murray è leggermente avvantaggiato rispetto a Stan, ma chiunque vinca ne uscirà a pezzi perché penso sarà una battaglia di almeno tre ore”. La variabile del meteo.
25:45 – Thiem vs Cilic. Ubaldo: “Anche se ha raggiunto i quarti di finale a Parigi nel 2017 e nel 2018, Cilic non sembra più lo stesso che ha vinto lo US Open”. Flink: “Penso che sulla terra Thiem abbia un grande vantaggio, CIlic è un po’ sottovalutato su terra ma avrebbe più opportunità con Thiem sul duro”.
26:45 – Goffin vs Sinner. Ubaldo: “Sinner non ha finito bene il match contro Dimitrov, ma ha diverse vittorie contro Top 10, sarà un bel match, inoltre per chi vince dopo non vi sono avversari duri nei turni immediatamente successivi”. Flink: ”A Roma Goffin è stato nettamente sconfitto da Cilic. Sinner sarà un avversario pericoloso, Goffin se sarà nervoso avrà seri problemi in questo match”. Le chance degli americani e degli australiani.
31:35 – Il tabellone femminile. Ubaldo: “Vi sono alcune defezioni, su tutte Barty N.1 al mondo e vincitrice del torneo l’anno scorso, Bianca Andreescu, che aveva già saltato lo US Open, e la vincitrice di Flushing Meadows, Naomi Osaka”. Flink: “La situazione ricorda lo US Open dove erano assenti sei Top 10. Halep è la favorita”.
33:10 – Ubaldo: “Pliskova, tds N.2, a Roma si è ritirata, bisogna vedere in che condizioni sarà. Simona Halep sembra la principale favorita, ha giocato e vinto sia Praga e Roma, non vedo chi possa batterla”. Flink: “A Roma ha giocato molto bene, la scelta di non andare a New York per il cambio di superficie e di aver giocato solo su terra battuta aumenta le sue possibilità di vittoria”.
34:55 – Ubaldo: “Non penso che Serena Williams questa volta sia tra le principali favorite”.
36:40 – Ubaldo: “Se guardiamo ai teorici ottavi di finale, la parte alta sembra più complicata perché sono presenti diverse giocatrici (Bertens, Voundrosova, Svitolina, Mertens) che possono fare bene su terra battuta, nella parte bassa non conosciamo bene le condizioni di forma della Pliskova, Muguruza è un’ottima giocatrice su terra, a differenza di altre teste di serie (Kenin, Keys, Rybakina)”. Le chance di Kvitova sulla superficie.
41:15 – Ubaldo: “Serena Williams e Azarenka possono incontrarsi di nuovo, penso che su terra Azarenka possa rispondere meglio al servizio di Serena”. Flink: “La risposta è stata la chiave dei due set vinti allo US Open, e sarà difficile vederla in difficoltà come nel primo set della semifinale. Azarenka sta giocando bene in queste settimane”. Le chance delle americane.
Trascrizione a cura di Giuseppe Di Paola
Flash
Roland Garros: Miyu Kato, squalificata nel doppio femminile, gioca e vince nel misto. Ma piange in conferenza stampa. E Sorribes Tormo…
La giapponese abbandona in lacrime la conferenza stampa. Sorribes Tormo: “io e Bouzkova non abbiamo fatto nulla di male”

Quanto occorso domenica 4 giugno alla coppia Kato-Sutjiadi, che è stata come è noto squalificata dal torneo di doppio femminile del Roland Garros a causa di una pallina che, colpita dalla giapponese, ha accidentalmente centrato una raccattapalle alla testa, tiene banco anche nelle ultime ore attraverso le dichiarazioni (o i silenzi) di alcune delle protagoniste.
Il caso è stato senza dubbio controverso soprattutto perché è parso subito chiaro che nell’atteggiamento dell’atleta asiatica non sussistessero violenza o nervosismo, né il punteggio ne suggeriva i presupposti. Si è trattato in sostanza di un momento sfortunato, così come a volte per fortuna da un gesto dettato da nervosismo non succede nulla di grave (ricordiamo anche la pallata di Tsitsipas, esasperato dai trick di Kyrgios durante lo scorso Wimbledon).
Accade così che alla mortificata Miyu Kato venga concesso lunedì di giocare nel doppio misto, torneo dove è in corsa in coppia con il tedesco Tim Puetz. I due, opposti nei quarti di finale al duo brasiliano Stefani-Matos, hanno per la cronaca guadagnato l’accesso alle semifinali con un successo in due set per 7-6 6-2.
Durante la conferenza stampa di prassi, mentre il tedesco stava parlando del match vinto, Kato, sicuramente non abituata a tante attenzioni e su un caso così negativo per lei, ha cominciato a piangere e ha abbandonato la sala senza profferire verbo.
Passando alla coppia femminile che ha beneficiato del default, Sara Sorribes Tormo è stata sollecitata sull’argomento dopo il suo match di singolare perso con Haddad Maia e ha risposto laconicamente: “è sicuramente stata una situazione spiacevole. Anche per me e per Marie Bouzkova e stata dura sentire tutto quello che è stato detto. L’unica cosa che noi abbiamo fatto è stato andare dal giudice arbitro e spiegargli cosa era successo.
Poi abbiamo detto che la ragazza stava piangendo e che noi eravamo spaventate. La ragazza non aveva visto la pallina arrivare. Per il resto ha deciso tutto il supervisor, noi non abbiamo fatto nulla di male, è l’unica cosa che posso dire su quanto accaduto”. Sorribes Tormo e Bouzkova avevano avuto l’atteggiamento di chi sollecitava arbitro e supervisor a prendere la decisione di assegnare loro il match a tavolino e questo ha fatto sì che sui social abbiano ricevuto offese e attacchi di ogni tipo.
In ogni caso, la presenza di Kato nel torneo di doppio misto ci fa pensare a una soluzione intermedia che riconosce delle attenuanti alla tennista giapponese e forse implicitamente individua qualche responsabilità in carico al giudice di sedia, che non si è accorto dell’accaduto e non si è sincerato delle condizioni del raccattapalle.
Editoriali del Direttore
Roland Garros – Il dubbio è: Djokovic è sempre lui o no? Se lo è la probabile semifinale Djokovic-Alcaraz sembrerà una finale anticipata
Djokovic ha perso una sola volta con Khachanov, Alcaraz mai con Tsitsipas. Ancora rimpianti per la sconfitta di Sonego. E Rune si conferma un gran maleducato

Un brutto e triste risveglio, come ho detto anche nel video, ritrovarsi al Roland Garros senza un tennista italiano da seguire nei tabelloni principali.
Ci siamo fermati agli ottavi, e a domenica, con i due Lorenzo, Musetti e Sonego. E i rimpianti soprattutto per la partita di Sonego ci sono e tanti. Poteva vincere sia secondo sia terzo set, con un pizzico di fortuna in più e oggi sarei qui a presentare il match Sonego-Djokovic invece che ad aspettare di constatare se Djokovic è ancora lui.
Se Nole fosse ancora il vero Nole probabilmente anche il miglioratissimo Khachanov, non avrebbe via di uscita. Il russo è stato battuto dal serbo 8 volte su 9 è l’unica volta che vinse fu a Bercy, il torneo dove non sai mai se chi lo gioca va lì perché ci deve andare, ma se è ormai qualificato per le finali ATP che cominciano di lì a pochi giorni si impegna il giusto.
Se Nole non fosse il vero Nole beh, allora anche Sonego avrebbe potuto giocare le sue carte.
Ma dei se e dei ma sono piene le fosse e ci tocca soltanto sperare che le cose vadano meglio sull’erba di quanto sono andate sulla terra battuta, una volta nostro terreno di maggior raccolta.
Da qualche anno a questa parte però, Berrettini bi-campione al Queen’s e finalista a Wimbledon, Sinner nei quarti in Church Road, forse otteniamo migliori risultati oltre Manica.
Intanto contro lo scorrettissimo Rune Francisco Cerundolo ha dimostrato che Sinner non aveva perso a Roma da un pisquano qualsiasi.
Magra consolazione, direte, ma pur sempre consolazione. Mi è sembrato davvero poco competitivo, anche se è stato un break avanti nel secondo set, Grigor Dimitrov con Zverev. Il bulgaro che aveva lasciato soltanto 8 game a Altmaier, sarebbe stato più competitivo e determinato contro Sinner? Non lo sapremo mai.
Piuttosto quanti avevano dato per molto probabile l’approdo di Jannik ai quarti di finale, non avevano fatto i conti con il recupero di Sasha Zverev, il quale ora non giocherà più da n.3 del mondo, ma nemmeno da n.27 come è adesso.
Insomma questo Zverev sarebbe stato un osso duro anche per un buon Sinner. Era la zona ancora più bassa, quella dove si è infilato Etcheverry,quella che avrebbe potuto essere un buon terreno da conquistare, grazie anche al k.o. di primo turno di Daniil Medvedev.
Ma Sinner era piazzato più, fra Dimitrov e Zverev, quindi è inutile piangere sul latte versato altrove. L’argentino ha dominato Nishioka quindi non sarà un avversario comodissimo neppure per il risorto Zverev.
Ma non c’è dubbio che il quarto più interessante della metà bassa lo giocheranno nella giornata di mercoledì Ruud e Rune, con il danesino che vorrebbe ripetere il risultato della semifinale di Roma, dopo che dal norvegese aveva perso 4 volte su 4. Intanto non si è fatto né in qua né in là quando si è trattato di “rubare” un punto importante ai danni di Cerundolo. Aveva fatto rimbalzare la palla due volte e lo sapeva benissimo. Si è preso il punto con la complicità dell’arbitro dalla voce baritonale ma distratto.
Io penso però che il vincitore del torneo uscirà dalla metà alta del tabellone. Oggi si affrontano Djokovic e Khachanov e in serale Alcaraz e Tsitsipas, con i primi che hanno dominato i confronti diretti: 8-1 come già detto il serbo sul russo, 4-0 lo spagnolo sul greco,.
Se Djokovic batte Khachanov vuol dire che sta bene e che allora la probabile semifinale Alcaraz-Djokovic potrebbe essere presentata con un po’ di spregiudicatezza come una finale anticipata. A Roma Djokovic perse da Rune, ma non era il vero Djokovic.
Per quanto riguarda il torneo femminile dall’alto in basso abbiamo questi accoppiamenti nei quarti: Swiatek-Gauff (che fu la finale lo scorso anno), Haddad Maia-Jabeur – e qui c’è almeno un po’ di fantasia geopolitica, una polacca contro un’americana, una brasiliana contro una tunisina –mentre nella metà bassa e in campo oggi ci sono tutte tenniste dell’Europa dell’Est, Muchova e Pavlyuchenkova – con la prima che ha fatto stragi di azzurre (Trevisan e Giorgi) e la seconda che 2 anni fa fece finale qua ma oggi è n.333 WTA perché è stata a lungo infortunata – Svitolina e Sabalenka per un altro duello che si concluderà senza una stretta di mano.
La Svitolina, un po’ perché sposata con Gael Monfils e mamma di un erede nato ad ottobre, un po’ perché ucraina, è stata adottata dal pubblico francese come se fosse nata e cresciuta sugli Champs Elysées. Se dovesse vincere la porterebbero sotto l’Arco di Trionfo. Intanto ieri ha riservato alla Kasatkina lo stesso trattamento rivolto alla Blinkova. Nessuna stretta di mano. La Kasatkina non si faceva illusioni ma c’è rimasta male, sia per il comportamento orribile del pubblico francese, sia per il mancato gesto della Svitolina perché lei in fondo è stata una delle poche russe che ha provato a esporsi un po’. Cosa che non ha fatto, ad esempio, la bielorussa Aryna Sabalenka che anzi –sulla scia di Naomi Osaka – è riuscita convincere i deboli organizzatori a riunire un gruppo qualificato di giornalisti scelti dalla stessa organizzazione. Non avrebbe dovuto essere tollerato. Ma i giornalisti oramai sono tutti talmente appiattiti che nessuno osa più opporsi a niente. Del resto basta leggere le domande le trascrizioni delle domande fatte ai tennisti per rendersi conto di quanto l’autonomia, la indipendenza dei giornalisti, la loro personalità sia scaduta.
E’ responsabilità dei vari organismi che gestiscono il tennis questa assenza di un minimo di verve nelle conferenze stampa. I giocatori vengono istruiti per non dire nulla di interessante e ci riescono benissimo. Negli altri sport non è così. Poi ci si lamenta se nel tennis, in parallelo con il progressivo e inevitabile prepensionamento dei FabFour, mancano le personalità. Quelle che ci sarebbero vengono soffocate. E va a finire che le sole interviste che vengono lette ovunque sono quelle “inarrestabili” di Kyrgios che gioca pochi mesi l’anno, cioè quando gli va..
E’ un errore, anche culturale, di chi si occupa della comunicazione del nostro amato sport. Si sentono dire solo le cose più scontate, ammantate di dichiarazioni politically correct. Sandra Mondaini, pace all’anima sua, direbbe al suo Raimondo Vianello: “Che noia che barba, uffa che noia che barba!”.
Vabbè, oggi ero di cattivo umore e vi ho spiegato perché. Agli azzurri impegnati nelle fasi finali dei grandi tornei, ormai mi ci ero abituato. Non vorrei tornare a …digiunare come mi è toccato fare per 40 anni.
Flash
Roland Garros, Coco Gauff ai quarti con grande personalità
Si interrompe il percorso di Schmiedlova. Avanza Gauff ma le si prospetta un quarto di finale da brivido con Iga Swiatek

Il percorso di Coco Gauff verso l’obiettivo della seconda finale consecutiva al Roland Garros continua. La giovane americana vince l’ottavo di finale con la ritrovata Anna Karolina Schmiedlova con il punteggio di 7-5, 6-2 in un’ora e 31′. Americana che spreca tanto nel primo set: sale 5-2 e arriva al set point sul suo servizio prima di un incredibile parziale di 10-3 che rimette tutto in discussione sul 5-5. La slovacca è imprecisa nel game che avrebbe potuto garantirle il tiebreak e quando Cori va per la terza volta a servire per il set lascia a “0” l’avversaria e chiude il parziale. Nel secondo ha vita facile grazie all’abitudine a giocare determinate gare e a una brillantezza atletica differente. Compito più agevole nel secondo set: dopo un break e un controbreak, l’americana infila una striscia vincente di cinque giochi a zero che spiazza la slovacca. Incidono i 14 errori di Schmiedlova, più del doppio di quelli commessi nel primo set. Gauff chiude con 22 vincenti e 22 errori non forzati, mentre Anna paga dazio con i 26 gratuiti a fronte di 17 vincenti. Gauff più aggressiva in risposta con la quale ha cambiato l’inerzia del match, ma deve interrogarsi su un black out che poteva costarle caro. Adesso per lei la sfida con la vincente tra Swiatek e Tsurenko per quel che potrebbe essere un revival della finale dello scorso anno contro Iga.