[7] M. Berrettini b. L. Harris 6-4 4-6 6-2 6-3
La prima giornata nella quale la pioggia ha dato un po’ di tregua all’edizione 2020 del Roland Garros e si è visto per lunghissimi tratti anche un bel sole ha però portato in dote una serata dal cielo limpido con temperatura decisamente rigida. Matteo Berrettini ha disputato il suo incontro di secondo turno contro il sudafricano Lloyd Harris quasi interamente sotto la luce dei riflettori con una temperatura che dai 14 gradi di partenza è andata in calando, costringendo tutti i presenti sugli spalti ha indossare ogni capo di abbigliamento a loro disposizione.
“Quando sono andato in bagno mi sono reso conto che al mio ritorno la racchetta era zuppa, quindi c’era grande umidità – ha detto Berrettini dopo la partita -. Poi era strano perché il campo era secco ma la palla viaggiava di meno. In ogni modo è necessario sempre adattarsi alle condizioni di ogni giornata perché sono sempre diverse”.
Harris ha iniziato lasciando andare abbastanza i colpi, cercando di approfittare di ogni volta che Berrettini non metteva la prima di servizio e giocando molto sul contropiede negli scambi da fondocampo. Il romano ha faticato moltissimo nei suoi primi turni di battuta, dovendo salvare ben cinque palle break nel gioco d’apertura e facendosi strappare la battuta per il 2-4 con un brutto game zeppo di errori. Berrettini però ha dimostrato grande forza mentale nel mantenere il controllo in un momento di scarsa vena tennistica, ha prima ottenuto il controbreak per il 4-4 con due splendidi passanti e poi, due giochi più tardi ha usato con astuzia la palla corta chiudendo il set per 6-4 dopo 50 minuti.
“Ero pronto a perdere il primo set perchĂ© stavo giocando veramente male – ha spiegato Matteo – e non potevo che migliorare. Poi nel secondo set, quando stavo costruendo di piĂą in risposta, e sembrava che potessi andare via, ma ho preso il break con un game disastroso”. Infatti dopo aver concesso quattro punti nei precedenti cinque turni di battuta ed aver mancato una palla del 3-1, Berrettini nel settimo game ha ceduto il servizio dal 30-15 mettendo uno smash in rete e buttando in corridoio una volĂ©e piuttosto semplice.
Nel terzo tuttavia ha allungato subito portandosi 3-1 grazie ad un break concesso quasi totalmente da Harris (quattro errori gratuiti di diritto) e consolidandolo poi poco più tardi con il 6-2 finale. Anche il quarto parziale è stato deciso da un solo break, arrivato questa volta al sesto gioco, dopo che Matteo ha ripreso il totale controllo dei suoi turni di battuta, non facendo mai arrivare oltre il “30” il suo avversario, tranne nel game conclusivo, in cui ha salvato molto bene l’unica palla break concessa.
“Non è stata una partita bellissima, mi sono sentito bene a tratti, ma sono rimasto attaccato anche in situazioni di difficoltà e ho portato a casa il risultato. La cosa importante in questo match è che sono riuscito ad alzare il livello quando necessario”.
Al prossimo turno Berrettini affronterà il qualificato Daniel Altmaier (n. 186 ATP), che ha affrontato Musetti recentemente ai Challenger di Trieste e Cordenons. “Conosco abbastanza bene Altmaier, perché nel 2017 quando ho fatto due Futures in Svizzera c’era anche lui, stava giocando molto bene, lui vince il primo Future e io vinsi il secondo. Mi colpì perché non aveva fatto la preparazione invernale, aveva continuato a giocare tutto l’inverno. A quell’epoca credo fosse più avanti di me in classifica, e ha l’età di mio fratello [1998 n.d.r.]. Siamo abbastanza amici, so che lo scorso anno è rimasto fermo per un infortunio, per cui sarà un giocatore completamente diverso da allora, come lo sono io”.
