Una passeggiata di salute (6-1 6-2 6-2) durata poco più di ha consegnato a Novak Djokovic l’accesso al terzo turno. Il suo avversario odierno, Ricardas Berankis ha offerto davvero poca resistenza nel corso dell’incontro e un Djokovic a marce ridotte è stato più che sufficiente per portare a casa in scioltezza la vittoria numero 70 al Roland Garros (eguagliato Roger Federer, davanti a loro solo le 95 di Rafael Nadal).
I ritmi imposti dal lituano sono stati troppo bassi per impensierire Nole e gli schemi, pur buoni nelle intenzioni, hanno spesso difettato di precisione. “Ricardas ci proverà, ha un piano di gioco preciso” ci aveva raccontato alla vigilia il coach Dick Hordorff, ma di questo piano non si è vista alcuna traccia – probabilmente cancellata dalla solidità di Djokovic. In particolare il rovescio lungolinea è mancato a Berankis per tutta la partita, impedendogli di capitalizzare anche i punti ben giocati. Dal canto suo Djokovic si è limitato a muovere il palleggio, prendendo in mano lo scambio sin dalla risposta (7 punti vinti su 10 nel primo set sulla prima avversaria) e dominando al servizio, sempre più chiave di volta del suo gioco (due soli punto persi con la prima di servizio, uno dei quali figlio di una disperata risposta vincente di Berankis).
L’unico vagito di Berankis nel match è arrivato nel secondo gioco del secondo set, quando con la connivenza di Djokovic, sono arrivate due inaspettate palle break. Sfumata l’occasione però la partita è tornata a incanalarsi sui binari voluti dal serbo con Berankis costretto ad aspettare che qualche briciola cadesse dal tavolo dell’avversario, che però oggi non è sembrato in vena di regali. Dopo appena 55 minuti il tabellone segnava già un impietoso 6-1 6-2 in favore di Djokovic.
Quando piove, diluvia e, nella pausa tra secondo e terzo set, Berankis chiede l’intervento del fisioterapista per farsi massaggiare la parte bassa della schiena, punto particolarmente delicato per un tennista. Al ritorno in campo le cose non sono né migliorate né peggiorate e dopo altri venticinque minuti di dominio anche il terzo set si è concluso con il punteggio di 6-2. Al prossimo turno, Djokovic aspetta Daniel Elahi Galan, che un po’ a sorpresa ha regolato in tre rapidi set Tennys Sandgren. Salvo scivoloni al momento non pronosticabili, il ‘vero’ torneo del numero uno del mondo dovrebbe iniziare agli ottavi contro (verosimilmente) Karen Khachanov.