Cecchinato cede e accusa Djere (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

La gioia per il tennis ri trovato, la rabbia per un avversario giudicato poco corretto. Marco Cecchinato […] ha perso la sua prima finale Alp in carriera (sinora ne aveva vinte tre su tre: Budapest e Umago nel 2018, Buenos Aires nel 2019): 7-6(3) 7-5 contro il serbo Laslo Djere, più freddo nei momenti chiave della partita, dopo due ore e diciannove minuti di gioco. »Per me è stato molto scorretto e gliel’ho anche detto. Ha chiamato il fisioterapista sul 6-5 per me nel primo set, e poi ha continuato a correre per un’altra ora e mezza. Diceva che avesse male alla gamba, ma evidentemente questo gli ha fatto esprimere il miglior tennis della settimana» ha detto dopo la partita. CRESCITA. La sconfitta certamente brucia, ma c’è anche molto di positivo da trarre da questo torneo. «Sono tomato quello che ero. Ho ricominciato a lottare su tutti i punti, ho voglia di stare in campo, ed è questa la cosa più bella. Sportivamente sono di nuovo “cattivo”». La finale rappresenta anche una rivincita, ha spiegato ai microfoni di SupetTennis. «Tanti hanno detto che ero arrivato in alto in classifica e avevo perfino giocato una semifinale Slam per caso. Ma queste critiche sono state utili per reagire». Cecchinato ha ringraziato anche il coach Max Sartori, lo storico allenatore di Andreas Seppi, con cui ha iniziato a lavorare con evidenti risultati positivi.

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Cecchinato, un ko in serbo (Antonio Burruni, L’Unione Sarda)

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Titolo a Laslo Djere, che ha battuto 7-6(3), 7-5 Marco Cecchinato, al termine di una sfida accesissima e durata 2 ore e 19 minuti. Match equilibrato, aperto dal break del 25enne di Senta e replicato dall’italiano. Sul 6-5, Djere chiede il medical timeout, per trattamento all’inguine. Al rientro in campo, prosegue il suo gioco senza risentire dell’infortunio, facendo sbottare Ceck: «Ridicolo, è diventata una moda: quando si trovano sotto, chiamano il fisio. Scandaloso». Nel tie-break, il serbo vola sul 4o e chiude 7-3 in un’ora. Secondo set In avvio di secondo set, Cecchinato non trasforma due palle break e scivola sullo 0-2 cedendo la battuta.

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Il 28enne di Palermo si gioca il tutto per tutto, strappa il servizio al suo avversario e serve sul 3-2. Qui, si gioca il game che, di fatto, decide la sfida. Da 15-40, Ceck recupera ma, dopo due palle del 4-2 e altre due palle break, cede il servizio del 3-3. L’occasione del nuovo break arriva un gioco dopo, ma Djere tiene botta e, sul 5-4, si costruisce un match point. E l’italiano a dire di no ma, nel dodicesimo gioco, dopo essere risalito da 15-40, deve chinare la testa al quarto match point. Tensione tra i due giocatori nel post match e, in conferenza stampa, Marco Cecchinato spiega le sue motivazioni: «Per me è stato molto scorretto e gliel’ho detto. Ha chiamato il fisio e poi ha corso per un’ora e mezza: ridicolo». Ma analizzando la sfida riconosce: «Oggi ha giocato meglio, ha espresso il miglior tennis della settimana (cosa sottolineata dallo stesso Djere, ndr). Fa male perdere una finale, ma sono molto felice, perché mi porto via tante cose positive. Finalmente ho ricominciato a stare concentrato sul mio gioco e a lottare per tutto il match». Coach Sartori soddisfatto Parole condivise da coach Max Sartori, che commenta: «È stato un torneo bellissimo e Ceck ha giocato tante buone partite».

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Tennis & Friends, la vera partita è la prevenzione (Barbara Carbone, Il Messaggero Roma)

Si è conclusa ieri la decima Edizione Speciale di TenniseFriends, una delle più importanti manifestazioni nazionali in ambito di prevenzione gratuita. Quest’anno, causa covid, l’evento si è svolto a porte chiuse in diretta streaming. Un decennale indimenticabile nel quale ben 20 strutture sanitarie in 5 regioni italiane hanno messo a disposizione ambulatori no covid nei quali sono state effettuate oltre 2000 visite gratuite. La prevenzione non può attendere la fine della pandemia. E’ stato questo il messaggio forte dell’edizione 2020 che ha messo in centro campo la salute pubblica.

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Soddisfatto e emozionato l’ideatore della manifestazione prof Giorgio Meneschincheri ha ricordato perché, nonostante le limitazioni imposte dal perdurare della pandemia, ha ritenuto necessario non fermare la campagna di sensibilizzazione alla prevenzione. «Durante il lockdown sono aumentati i decessi per tumori, malattie ematologiche e cardiovascolari. La paura del contagio ha allontanato dagli ospedali il 20% dei malati oncologici, così come si è registrata una riduzione del 50% di ricoveri per infarti ha detto Meneschincheri- Con prudenza e nel rispetto delle regole, è necessario tornare a fare prevenzione garantendo la continuità dei percorsi di cura e degli screening». Ha parlato di un’edizione veramente speciale il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora giunto ieri al Foro Italico poco prima della firma del nuovo Dpcm. «Quest’anno, parlare di salute e di prevenzione è un segnale importante -ha detto Spadafora-

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Non sono mancati numerosi Ambassador che, nel rispetto delle attuali regole imposte dal Covid, hanno partecipato sfidandosi sui campi di terra rossa: Paolo Bonolis, Roberta Vinci, Filippo Bisciglia, Marco Meneschincheri, Neri Marcorè, Angelo Mangiate, Max Gazzè, Andrea Perroni, Gianni Rivera, Massimo Ossini, Jimmy Ghione e Marzia Roncacci.

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In prima linea per la prevenzione anche il Presidente onorario di TenniseFriends Nicola Pietrangeli, i campioni dello sport Manuela di Centa, Valentina Vezzali e Massimiliano Rosolino e le bellissime della tv Paola Perego, Lorella Cuccarini, Elisa Isoardi, Mariagrazia Cucinotta e Veronica Maja che ha condotto vivacemente la due giorni di diretta live. Anche Mara Venier ha voluto essere accanto al progetto sociale con un collegamento con il Foro Italico in diretta da Domenica In.

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