Sinner, ok la prima. Parigi in emergenza (Bertellino). Sinner col turbo, baby Nardi lo metterà (Cocchi). Musetti: sogno la Davis (Mastroluca)

Rassegna stampa

Sinner, ok la prima. Parigi in emergenza (Bertellino). Sinner col turbo, baby Nardi lo metterà (Cocchi). Musetti: sogno la Davis (Mastroluca)

La rassegna stampa di mercoledì 21 ottobre 2020

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Sinner, ok la prima. Parigi in emergenza (Roberto Bertellino, Tuttosport)

L’ultimo suo match ufficiale era stato quello disputato nei quarti di finale del Roland Garros e perso con onore contro Rafael Nadal, poi trionfatore per la 13a volta in carriera a Parigi. Il passaggio dal rosso open al veloce indoor di Colonia non ha causato traumi al 19enne azzurro Jannik Sinner, nel frattempo salito al best ranking di numero 46 del mondo. Opposto all’australiano James Duckworth l’allievo di Riccardo Piatti ha giocato un primo set perfetto, chiuso in 25 minuti sul 6-1 con tre break a favore. Più equilibrato il secondo parziale, con Sinner che lo ha iniziato con il servizio a disposizione. Decisivo il quinto gioco nel quale l’azzurro ha concesso diverse palle break prima di chiudere 3-2 alla sesta occasione utile. Da quel momento altri tre giochi consecutivi (6-2) per il passaggio al secondo turno. Domani tornerà in campo contro il francese Pierre Hugues Herbert, che ha sconfitto l’americano Sandgren in tre frazioni. Oggi esordirà in tabellone il secondo azzurro in gara, Marco Cecchinato, fresco di ritorno nei top 100 (77 Atp). Sfiderà il tedesco Jan Lennard Struff, n° 7 del seeding. L’Atp 250 di Anversa ha invece bocciato i due azzurri impegnati in tabellone principale. Salvatore Caruso, proveniente dalle qualificazioni, ha ceduto in tre set al britannico Daniel Evans, ma ha comunque confermato i progressi compiuti anche su questo tipo di terreno. Ha provato a compiere l’impresa il 17enne pesarese Luca Nardi, talento azzurro ancora da definire, alla sua prima presenza, grazie a una wild card, in un torneo del circuito maggiore. Dopo aver sorpreso nel set iniziale il qualificato americano Marcos Giron ed essere salito sul 4-3 del secondo, ha pagato lo scotto dell’inesperienza e si è arreso in tre frazioni. […] Guardando ai prossimi appuntamenti intemazionali, il Masters 1000 di Parigi Bercy si disputerà, e sarà l’ultimo della stagione 2020 di questa categoria, preludio alle Atp Finals di Londra, ma non ci saranno nemmeno i 1000 spettatori al giorno come accaduto al Roland Garros. Ciò in ragione del coprifuoco stabilito dal Governo francese a partire dalle ore 21. Il montepremi è stato ridotto di circa il 70% rispetto a quello del 2019 e i protagonisti alloggeranno tutti nello stesso albergo. Insomma un torneo in assoluta emergenza.

Sinner col turbo, baby Nardi lo metterà (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Terra, veloce indoor, che problema c’è? Jannik Sinner riparte con il turbo dopo l’esperienza straordinaria del Roland Garros che lo ha visto fermarsi solo ai quarti di finale contro il dominatore Rafa Nadal. L’altoatesino festeggia il rientro in campo a Colonia liquidando in due set James Duckworth, lucky loser entrato in tabellone al posto del ben più pericoloso polacco Hubert Hurkacz, fermato da un virus intestinale proprio come Jannik a San Pietroburgo. L’altoatesino, stavolta, il mal di pancia lo fa venire all’australiano cui lascia appena tre game chiudendo 6-1 6-2 in un’ora e un minuto. Per l’allievo di Riccardo Piatti si trattava anche del primo torneo da quando è entrato nella top 50, precisamente numero 46 del ranking mondiale. Il record di più giovane azzurro di sempre tra i migliori 50 non gli ha messo pressione, anzi, gli ha dato una spinta in più per inseguire il sogno di diventare numero uno al mondo: «Lavoro per arrivare lassù – aveva detto -. Chiunque faccia il mio mestiere punta a questo, potrebbe anche non succedere, ma io ho la massima fiducia nel mio tennis e nel lavoro col team Piatti». Intanto, se dovesse superare Pierre Hugues Herbert al secondo turno, si piazzerebbe a un passo da Lorenzo Sonego, a oggi numero 42. Chiudere l’anno tra i primi 30 del ranking è un obiettivo ampiamente alla sua portata. Incredibile la crescita di questo ragazzo che meno di un anno fa conquistava le Next Gen Finals dove era arrivato grazie a una wild card. E grazie a una wild card ha vissuto la sua prima volta sul circuito Atp Luca Nardi, il pesarese di 17 anni che due anni fa, ancora quattordicenne, stupì per essere stato il più giovane di sempre a conquistare un punto nel ranking mondiale. Nel primo turno, sul veloce indoor di Anversa, Luca ha ceduto in tre set allo statunitense numero 97 al mondo Marcos Giron. La partenza è stata ottima, con il baby talento in grado di conquistare il primo set, ma la poca esperienza a questo livello ha fatto la differenza, e il match si è chiuso 4-6 6-4 6-1 per l’americano: «E’ stata una bellissima esperienza, che mi ha fatto capire a che punto sono e che posso giocare a questi livelli». Ora bisogna lavorare su quello che ha imparato in questo primo giorno di “università”: «Devo migliorare sicuramente sull’intensità in campo, ci sono troppi alti e bassi e faccio fatica a essere costante. Ora torno a casa con buone sensazioni pronto ad allenarmi e a crescere per potermi guadagnare ancora un posto nei tornei di questo livello».

Musetti: sogno la Davis (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

A diciott’anni, Lorenzo Musetti si è allenato con Rafa Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer, il suo punto di riferimento da sempre. Numero 123 del mondo, è insieme a Jannik Sinner la grande speranza del tennis italiano. Prima degli Internazionali BNL d’Italia non aveva vinto nemmeno una partita nel circuito ATP. Ha iniziato la serie contro due ex top 10 come Stan Wawrinka e Kei Nishikori. E non si è più fermato. Lorenzo, cosa resta dopo tutte queste settimane decisamente positive? «Sicuramente è stato un mese incredibile, non ce lo aspettavamo. Abbiamo lavorato tanto, il livello del tennis c’era. Mancava un po’ di continuità a livello delle partite. L’anno scorso e all’inizio di questa stagione, ho avuto tanti alti e bassi e questo condizionava anche il mio ranking, le mie vittorie. Siamo riusciti ad aggiustare la parte mentale, della fiducia, prendendo convinzione soprattutto dopo Trieste. Lì ho giocaco un ottimo torneo, e da quel momento è stata una scalata. La cosa che mi rende più fiero è vedere che viene ripagato il tanto lavoro che c’è dietro». […]

Dal 2019 ha avuto modo dicostruire la tua classifica giocando tanti tornei Challenger in Italia. Quanto è stata importante questa opportunità?

Più della possibilità di non spostarsi, è stato significativo ricevere tante wild card in tornei che si sono rivelati importanti per la mia crescita, e devo sicuramente ringraziare la Federazione per questo. Quella di non spostarsi è diventata una comodità dal punto di vista logistico, ma fn da piccoli siamo stati abituati a viaggiare tanto. E’ stata sicuramente una comodità dal punto di vista del programma, in quanto avevo wild card o entravo in tabellone con la mia classifica in quasi tutti i tornei. Son stato fortunato, diciamo, e bravo a sfruttare quelle wild card. Adesso spero di non doverne fare più uso.

Questo vuol dire che nel 2021 la programmazione sarà più ambiziosa?

Non ne abbiamo parlato con Simone, ma penso di sì. L’obiettivo è entrare in tabellone all’Australian Open, e questo vorrebbe dire essere tra i primi 100 o comunque molto vicini alla top100. Poi da lì in poi, quando finirà questa stagione decideremo come affrontare la prossima. Ma visto che il livello c’è, posso cercare di giocare più tornei ATP invece dei Challenger. […]

Dopo la vittoria all’Australlan Open junior del 2018 l’avvicinamento alla top 100 è stato rapido. Sorpreso?

Adesso è venuto tutto in un mese, si è avvicinato tanto un obiettivo che sembrava lontano e la situazione di classifica può cambiare con un torneo. Però dopo l’Australia sapevo che c’era tanto da lavorare. Di sicuro, certi fanno prima, altri maturano dopo. È una cosa un po’ soggettiva. Mi fa piacere che sia riuscito ad accorciare un po’ i tempi. […]

Dove vorrebbe essere Musetti alla fine del 2021?

Vorrei essere in top 100 e mi piacerebbe tanto giocare in nazionale in Coppa Davis.

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