M. Berrettini (ITA) b. D. Thiem (AUT) 6-2 6-4

A chi lo aveva già derubricato a “tennista cicala”, quelli che cantano una sola estate, Matteo Berrettini ha risposto con una prestazione maiuscola contro nientemeno che il n. 3 del mondo Dominic Thiem. Una partita giocata “con il fuoco dentro”, come ha detto durante il match il suo allenatore Vincenzo Santopadre, che davvero non poteva chiedere un regalo migliore per il suo debutto sulla panchina azzurra in questa ATP Cup.
Con le spalle al muro dopo la sconfitta di Fognini contro Novak, Matteo è entrato in campo a testa bassa con un atteggiamento super-aggressivo sia al servizio sia alla risposta, riuscendo a prendere spesso e volentieri in mano il pallino del gioco anche sulla battuta di Thiem. L’austriaco dopo aver tenuto i suoi primi due turni di servizio a zero ha concesso due break di fila, quasi travolto dalla furia di Berrettini, chiudendo il set sotto al 50% sia nella percentuale di prime sia nella percentuale dei punti vinti sulla seconda.
I problemi sono continuati anche nel secondo set: Berrettini ha tenuto con sorprendente regolarità gli scambi sulla diagonale di rovescio, riuscendo poi a guadagnare la posizione del campo per chiudere con una mazzata di diritto oppure prendendo la rete. I break consecutivi subiti da Thiem sono diventati quattro, con il punteggio che arrivava a segnare persino un 6-2 4-0 in favore del giocatore romano mentre l’orologio indicava che erano passati poco più di 50 minuti dall’inizio del match.
Lì, nell’unico momento nel quale Berrettini ha un po’ tirato il fiato, Thiem ha provato a riavvicinarsi, recuperando uno dei due break di svantaggio con un bellissimo pallonetto e cancellando due palle del 2-5 pesante nel game successivo, complici anche due gratuiti di Berrettini da fondocampo. Da quel momento in poi, però, Matteo si è aggrappato alla battuta che lo ha traghettato fino alla fine del match, siglando quella che fino a questo momento è la vittoria più prestigiosa della sua carriera in base al ranking dell’avversario battuto.
Per Berrettini, si è trattato della terza vittoria su cinque incontri contro Thiem e della settima vittoria su 15 partite disputate contro un Top 10. Ma soprattutto, si è trattato del punto del pareggio nell’incontro di ATP Cup contro l’Austria.
M. Berrettini/F. Fognini (ITA) b. D. Novak/D. Thiem 6-1 6-4

Nel doppio decisivo i due capitani, Wolfgang Thiem e Vincenzo Santopadre, hanno confermato di due singolaristi: sono stati quindi Matteo Berrettini e Fabio Fognini ad affrontare Dennis Novak e Dominic Thiem per la prima vittoria nel girone. In solamente un’ora di gioco la coppia italiana si è dimostrata troppo più adatta alla specialità e troppo più equilibrata rispetto al duo austriaco, nel quale Novak è evidentemente di una caratura inferiore rispetto a tutti gli altri tennisti in campo.
Dopo un primo set praticamente dominato dalla coppia azzurra, il secondo set è stato decisamente più equilibrato. Gli austriaci hanno iniziare a tenere con più disinvoltura la battuta e hanno avuto anche un’occasione per passare in vantaggio sul 3-2, quando sul servizio di Fognini si sono procurati una palla break. Tre punti consecutivi propiziati dal gioco di rete di Berrettini hanno scongiurato il pericolo , mentre nel gioco successivo uno splendido punto in difesa sul “killer point” ha regalato il break decisivo alla coppia italiana, che ha poi chiuso tenendo i due rimanenti turni di battuta.
Poco tempo per festeggiare però: già mercoledì a partire dalle 10 locali (mezzanotte in Italia, diretta su SuperTennis) l’Italia dovrà affrontare il secondo impegno del girone di questa ATP Cup. L’avversario sarà la Francia di Gael Monfils e Benoit Paire, oltre che dei doppisti Mahut/Roger-Vasselin.