Djokovic a favore di 'Hawk-Eye Live'. E sogna di incontrare Michael Jordan: "Anche Jim Carrey"

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Djokovic a favore di ‘Hawk-Eye Live’. E sogna di incontrare Michael Jordan: “Anche Jim Carrey”

Il serbo dopo la sofferta vittoria contro Tiafoe all’Australian Open: “Ho faticato sulla diagonale di rovescio”. Nole terrebbe i raccattapalle e si dice dispiaciuto per i giudici di linea, ma sulla tecnologia non ha dubbi: “È la benvenuta”

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Novak Djokovic - Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Novak Djokovic ha vinto il suo match di secondo turno, ma ha dovuto sudarsela e non poco la vittoria. Merito di Frances Tiafoe che ha giocato una splendida partita tenendo in equilibrio la situazione fino a metà quarto set. In conferenza stampa, il serbo ha tributato i giusti onori all’avversario. “Sono rimasto impressionato dal modo in cui ha giocato. Ha servito molto bene e combattuto tanto. Credo che entrambi abbiamo messo in campo un livello molto alto. Mi ha spinto davvero al limite. Il secondo e il terzo set sono stati equilibratissimi e sono stato fortunato ad andare in vantaggio due set a uno“.

In particolare è stato sorprendente il duello sulla diagonale sinistra, terreno di conquista per eccellenza di Djokovic, sulla quale però oggi ha Nole ha trovato pane per i suoi denti. Il movimento estremamente raccolto di Tiafoe ha più volte sorpreso il serbo con traiettorie diagonali molto strette, ma anche con qualche lungolinea vincente. “Per me è stato difficile sfondare dal lato del suo rovescio. Ho cercato di lavorare sul suo rovescio per poi entrare dentro il campo, trovare qualche apertura, ma non me ne ha dato la possibilità“.

Durante la partita, Tiafoe è apparso spesso infastidito da alcune chiamate, gestite interamente dal sistema Hawk-Eye Live, che sostituisce i giudici di linea. Chiamato a esprimere il suo parere, Novak si è espresso in maniera favorevole all’impiego di questa tecnologia (lasciamo ai bar i commenti ironici sull’episodio sfortunato della squalifica all’ultimo US Open). “Penso che sia un bene avere questo sistema di chiamate automatico. Comprendo che avere i giudici di linea sia una sorta di tradizione nella storia di questo sport e capisco che tolga una parte dell’esperienza e anche il lavoro ai giudici di linea, però credo sia inevitabile per il futuro del tennis. Sono a favore di questa cosa in particolare. Terrei i raccattapalle, ma per quanto riguarda i giudici di linea, la tecnologia è benvenuta“.

Il corso della conversazione abbandona definitivamente la partita e il tennis in generale, spostandosi su binari colloquiali. A Djokovic viene chiesto quale personaggio famoso, tra quelli ancora non incontrati, vorrebbe conoscere. La risposta di Nole è sicura e rapida. “Michael Jordan. È uno dei miei idoli d’infanzia, una persona che ho sempre ammirato, forse più di chiunque altro. Sarebbe molto bello. Abbiamo molti amici in comune e ho sentito che ama il golf. Magari potrei intercettarlo su qualche campo da golf in futuro. Chi altro? Mi piacerebbe incontrare Jim Carrey. È una persona molto interessante, il suo modo di vedere il mondo mi intriga molto. Sarebbe bello fare una chiacchierata con lui“.

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