[2] R. Nadal b. C. Norrie 7-5 6-2 7-5
Partita bruttina anzichenò quella tra Rafael Nadal e Cameron Norrie. Lo spagnolo, forse ancora alle prese con quel problemino alla schiena dichiarato a inizio torneo, ha faticato più del previsto contro una buonissima versione del britannico. Alla fine la differenza nel peso di palla e soprattutto nella gestione di match di questo genere hanno permesso a Rafa di evitare in extremis il tiebreak nel primo e terzo set, i due parziali nei quali ha giocato peggio. Nadal approda dunque agli ottavi di finale senza aver perso un set, ma senza neanche aver impressionato lungo il cammino. Il suo prossimo avversario sarà Fabio Fognini, apparso in forma smagliante nel match di terzo turno vinto contro Alex De Minaur. Nadal è in vantaggio 12-4 nei precedenti, ma negli Slam il bilancio è di una vittoria a testa, in virtù di quella strepitosa rimonta di Fabio allo US Open 2015.
IL MATCH – Nadal non parte fortissimo, ma riesce comunque a rendersi pericoloso già nei primi due turni di battuta di Norrie. Il britannico salva due palle break e a sorpresa è lui il primo a trovare il break, incassando un paio di inusuali errori dell’avversario. Rafa reagisce subito e si riporta in parità, ma sembra un po’ legato nei movimenti. Lo spagnolo appare più lento del solito e spesso arriva in ritardo sulla palla, soprattutto con il rovescio. Il dritto atterra quasi sempre a metà campo e questo permette a Norrie di tenere lo scambio anche su quella diagonale, nonostante l’apertura molto ampia del proprio di dritto. Sul lato sinistro viceversa è il britannico a cercare di comandare, sorprendendo lo spagnolo con traiettorie piatte, basse e profonde. Anche il rovescio di Norrie è piuttosto particolare a vedersi: il movimento rigido e perfettamente parallelo al terreno ricorda vagamente la battuta del baseball. Sul 6-5 però, Nadal riesce ad aumentare la pressione e piazza la zampata che gli permette di vincere il primo set, evitando le insidie del tiebreak.
In avvio di secondo parziale, Rafa continua a non brillare ed è il primo a sottolineare i propri errori con smorfie di disappunto. Nel terzo game si ritrova sotto 0- 30 con due banali gratuiti (un rovescio affossato in rete e un dritto lungo), ma con l’aiuto di Norrie si tira fuori da una situazione potenzialmente pericolosa. Tocca poi a lui affacciarsi al break. Il britannico però cancella entrambe le occasioni e chiude addirittura il game con un elegante chop di dritto in contropiede. Norrie sta giocando bene, ma inizia a perdere sempre più precisione con il dritto, anche perché piano piano di là dalla rete Nadal sta aumentando i giri del motore. Forse la schiena si è un po’ scaldata dopo più di un’ora di partita, ma la palla dello spagnolo comincia a farsi via via più pesante. Norrie non riesce a contenere le pallate rapide dell’avversario e si fa cogliere spesso in ritardo. Il break arriva nel sesto game e colpisce duramente anche il morale del britannico, che cede di schianto anche i successivi due giochi: 7-5 6-2 Nadal dopo due set.
Nonostante il piccolo crollo alla fine del parziale appena concluso, Norrie non ha nessuna intenzione di mollare e cerca di rimanere attaccato alla partita. Salva con orgoglio due palle break nel suo primo turno di battuta e poi, complice anche un Nadal nuovamente falloso, si mantiene spalla a spalla con Rafa fino al 5-5. A questo punto, esattamente come nel primo set, lo spagnolo riesce a costringere Norrie sulla difensiva e a provocarne gli errori. Dopo due ore e un quarto, Nadal può lasciar andare un bel “sì” a pieni polmoni, a sottolineare le difficoltà di oggi.
