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Miami, Italia all’ennesimo Lorenzo: Sonego e Musetti al terzo turno
Battuti rispettivamente Fratangelo e Paire. “Sto giocando il mio miglior tennis”, ha detto Musetti, mentre Sonego non sente lo stress della bolla: “Vengo dai Futures, dove le condizioni erano molto peggiori!”

Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti, due dei tre italiani in campo sabato per il secondo turno del Masters 1000 di Miami, hanno disputato i loro match nel pomeriggio italiano e si sono guadagnati l’accesso al terzo turno. Di seguito il resoconto delle partite.
SONEGO AVANTI CON QUALCHE PATEMA
Inizia bene il torneo di Miami per Lorenzo Sonego, che, per la prima volta testa di serie in un Masters 1000, ha battuto lo statunitense Bjorn Fratangelo per 6-4 7-6 (5) in un’ora e 45 minuti. Al prossimo turno attende il sorprendente colombiano Galan, che ha battuto in tre set de Minaur; non si può fare a meno di evidenziare che si tratta di una ghiotta occasione per raggiungere gli ottavi di finale.

Dopo un 2020 di sostanziale inattività (solo dieci partite giocate, sette dopo la ripresa di agosto), l’attuale N.233 ATP (con best ranking di 99 nel 2016) ha mostrato segnali di ripresa vincendo otto partite consecutive fra il Challenger di Cleveland e Miami, dove si è qualificato prima di battere un Verdasco all’esordio stagionale e prenotare il primo incrocio in carriera con il torinese.
In una giornata piuttosto ventosa, Sonego ha concesso una palla break con un doppio fallo nel primo gioco, e ha concesso l’1-0 con un errore di dritto inside-in. Si è però rimesso subito in partita: Fratangelo non ha un servizio particolarmente potente, e Sonego ha potuto fare gioco fin dalla risposta, sfruttando anche un bell’attacco in controtempo per il 15-40. Bjorn ha inizialmente retto (bello il contropiede di dritto con cui ha salvato la seconda palla del contro-break), ma non riuscendo sostanzialmente mai a sfondare si è trovato ad andare spesso fuori giri (ha fatto solo il 43 percento di punti con la prima nel parziale, senza mai trovare soluzioni rapide), concedendone una terza con un errore di dritto prima di essere infilato da un recupero lungolinea dell’azzurro.
Bravo Fratangelo a cercare di variare direzioni e tagli per non rimanere ingabbiato nello scambio, ma di fatto Sonego non gli ha dato molto margine (anche perché il suo dritto in corsa è sempre stato consistente) e sul 3-2 è passato a zero, trovando un bel lob e leggendo una smorzata prima di passare con una gran difesa in allungo. Il set sembrava finito, ma in quel momento sono arrivati due giochi molto negativi da parte dell’azzurro, che ha concesso il contro-break con qualche imprecisione di dritto.
Il momento di scoramento è durato poco, però. Dopo un doppio fallo in apertura di game, infatti, Sonego ha tenuto la battuta per il 5-4 e vinto otto degli ultimi dieci punti del parziale, tornando a forzare gli errori di dritto di Fratangelo e guadagnandosi due set point. Lo statunitense è stato abile ad abbassare la traiettoria nella prima circostanza, ma nello scambio successivo ha subito perso campo, mettendo in rete il recupero di rovescio sulla verticalizzazione di Sonego.

Nel secondo set Fratangelo ha cercato di usare molto di più lo slice di rovescio, che in situazioni molto umide resta particolarmente basso, ma ha anche iniziato a tradire un po’ di stanchezza, perdendo progressivamente brillantezza in risposta – Sonego ha vinto i primi sette punti giocati sulla prima con anche tre ace – e concedendo sempre di più l’iniziativa. Sul 3-2 in suo favore, Sonego ha trovato un bel back corto su cui ha costruito il passante del 30-30, salendo a palla break in virtù di una smorzata in rete di Fratangelo, che però si è salvato spingendo l’attacco e obbligandolo a sbagliare il lob difensivo.
Quella è stata l’unica chance creata dai due nel corso del set, anche perché Fratangelo è riuscito ad alzare le percentuali di prime in campo (48 nel primo set, circa il 40 nella prima metà del secondo per poi salire al 57, con l’80 di conversione). Era quindi inevitabile che si arrivasse al tie-break: Fratangelo ha trovato il mini-break immediato prendendo il centro del campo per colpire di dritto a uscire, ma una bella risposta di dritto in cross e un ace hanno ristabilito la parità sul 2-2. Lorenzo ha poi fallito un drop shot che ha regalato il 5-4 a Fratangelo, ma nel momento decisivo ha preso in mano lo scambio con due lungolinea che gli hanno aperto il campo per il vincente a sventaglio, prima di salire a match point su un dritto scentrato dal qualificato – la chiusura è arrivata poco dopo grazie a un servizio esterno vincente.
LE DICHIARAZIONI POST-PARTITA DI SONEGO
“Ho fatto una partita molto buona. era un impegno difficile, le condizioni erano toste e abbiamo scambiato molto. Non era facile rimanere concentrati e giocare un buon tie-break dopo due ore di gioco, quindi sono molto soddisfatto”, ha detto dopo l’incontro.
Ha poi parlato delle tensioni che stanno agitando l’ambiente del tour, con alcuni giocatori ormai insofferenti nei confronti delle condizioni in cui si svolgono i tornei: “Non mi pesa spostarmi fra le bolle dei vari tornei. Chiaramente viaggiare non è semplice in questo momento, però una volta sul posto penso solo a giocare e a divertirmi quando sono in campo. Io arrivo dai Futures, dove le condizioni erano peggiori, quindi per me va bene così. I campi sono più lenti rispetto a quelli degli ultimi tornei che ho fatto ma il caldo li rende un po’ più rapidi, quindi ci si gioca bene. Rispetto allo scorso anno mi sento molto meglio in campo, alcune girano bene alcune male, ma sto imparando tanto”.
Sui possibili avversari del terzo turno invece ha detto: “Galan l’ho affrontato nei Challenger, non me lo ricordo molto ma è uno con un ottimo dritto e che sta vicino al campo, in più in questo momento è in forma; De Minaur invece l’ho affrontato a Bercy, è un giocatore molto solido con una grande risposta, e su campi così lenti questo lo può aiutare”.
MUSETTI RAPIDO CON PAIRE
Avanza anche Lorenzo Musetti, che ha battuto Benoit Paire, tds N.23, per 6-3 6-3 in un’ora nel primo confronto fra i due. Si tratta del secondo Masters 1000 in cui il 19enne riesce a vincere due partite di fila, dopo l’ottimo esordio dello scorso anno a Roma: al terzo turno affronterà Marin Cilic (contro il quale non parte battuto), bravo a spuntarla al fotofinish con Garin.

Il momento dei due non potrebbe essere più diverso: Musetti si è appena guadagnato l’ingresso in Top 100, mentre Paire ha detto abbastanza chiaramente di non essere interessato ad ottenere risultati sul campo al momento, esponendo il suo approccio agli ultimi tornei in questo modo: “Vado a giocare ad Acapulco e Miami dopo averci riflettuto a lungo e il mio obiettivo sarà semplicemente quello di avere il sorriso in campo e divertirmi a colpire la palla, senza preoccuparmi di vincere o perdere“.
La curiosità principale quindi riguardava quale Paire si sarebbe visto in campo, e inizialmente sembrava che il francese volesse provarci: una risposta vincente di rovescio gli ha dato due palle break nel primo game, e un errore in lunghezza di Musetti con il colpo monomane l’ha portato avanti 1-0. Il toscano è tornato subito in partita, causando un errore di volo con un passante nerboruto e costringendo Paire a colpire un dritto in corsa in corridoio per il contro-break.
Rispetto al match di Sonego, il vento l’ha fatta ancora più da padrone, e Paire si è procurato un’altra palla break grazie a un rimbalzo fedifrago e ad un buon recupero su una smorzata, ma Musetti l’ha salvata con una bella difesa seguita da un passante in corsa di dritto incrociato. L’italiano ha cercato un po’ troppo spesso la palla corta, e ne ha concesse altre due sul 3-3 quando l’avversario ha infilato una risposta vincente, ma si è salvato con una seconda vincente e con un dritto in contropiede su cui Paire ha sbagliato il recupero in chop.
Il francese ha servito molto bene la prima, vincendo otto dei primi nove punti sul colpo, ma il suo body language non è mai stato particolarmente positivo, e nel momento in cui gli è mancato quel colpo Musetti ha fatto breccia: sopra 4-3, Lorenzo ha avuto una prima palla break su due errori dell’avversario, uno di volo e uno di dritto, ma non è riuscito a far rientrare il passante di rovescio; ci hanno pensato allora due doppi falli di Paire a mandarlo a servire per il set, pratica sbrigata rapidamente anche per un atteggiamento sempre più distaccato del francese, che è passato dal giocare su uno-due colpi al non giocare proprio.
Il secondo set è stato la naturale prosecuzione del finale del precedente. Paire ha regalato il break nel terzo gioco decidendo di fare serve-and-volley su ogni punto e sbagliando due volée prima di commettere un doppio fallo sulla palla break. Musetti non ha rischiato granché, perdendo un solo punto sulla prima e uscendo da una sola situazione potenzialmente spinosa, un 15-30 sul 3-4 in suo favore risolto con due passanti di rovescio coperto. La partita si è chiusa poco dopo, quando il classe 2002 è salito a doppio match point con un altro passante monomane, stavolta lungolinea, prima di chiudere su un errore di rovescio dell’avversario.
MUSETTI: “FERMARSI PER DUE SETTIMANE È STATA LA SCELTA GIUSTA”
“È stato un incontro molto più difficile di quanto possa essere sembrato”, è stato il commento a caldo. “Lui gioca benissimo e con la risposta ti può mettere in grande difficoltà; in più ti toglie il tempo perché viene a rete e va di fretta fra un punto e l’altro. Sono stato bravo a rimanere concentrato e a sfruttare i suoi errori e le sue debolezze”.
Sui possibili avversari del terzo turno ha invece dichiarato: “Garin e Cilic sono due avversari completamente diversi, ma io sto giocando il mio miglior tennis e andrò in campo per vincere”. Durante la conferenza stampa virtuale è stato poi chiesto a Musetti se la sua posizione di campo un po’ arretrata lo possa aiutare su una superficie lenta come questa: “Non credo sia sbagliato giocare da dietro, un po’ perché i miei avversari servono bene, un po’ perché ho delle preparazioni molto ampie. Il campo è molto poroso, le palline sono molto veloci all’inizio ma si gonfiano tanto con il passare dei minuti, quindi si scambia tanto”.
Prima dei due tornei americani, Musetti si è fermato per qualche giorno, ed è convinto che questa decisione l’abbia aiutato: “A Gran Canaria mi sono sentito demoralizzato in campo, quindi ho deciso di fermarmi un attimo e saltare anche Doha, e credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro con il mio preparatore. Essere il favorito può essere scomodo, mi è successo anche qui con Mmoh, l’importante è andare in campo e non accontentarsi, ma mi ci sto abituando”.
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Presentato a Torino il Piemonte Open Intesa Sanpaolo: “Un bel regalo per appassionati italiani”
Il torneo si disputerà nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma. Previsto un importante parco giocatori

Torino val bene un Super Challenger. Nella mattinata di oggi, lunedì 20 marzo, è stato presentato il nuovo “Piemonte Open Intesa Sanpaolo”, torneo in programma dal 14 al 20 maggio 2023 appartenente alla neonata categoria ATP Challenger 175, quella che comprende anche gli eventi di Phoenix (andato in scena nella settimana appena conclusa, con la vittoria di Nuno Borges) e Cagliari (si gioca dall’1 al 7 maggio). Si tratta di un ristrettissimo elenco di eventi “Premium” che si collocano di fatto a metà tra il circuito Challenger e quello ATP per punti, montepremi e parco partecipanti. L’idea, come noto, è stata quella di collocare questi tornei durante la seconda settimana dei Masters 1000 con tabelloni a 96 giocatori, in modo da consentire ai tennisti eliminati nei primi turni di avere una possibilità per rifarsi in tornei logisticamente collegabili. A Torino si giocherà dunque nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma.
Il Challenger 175 della capitale piemontese non è certo paragonabile alle ATP Finals, ma ne è in qualche modo parente, non foss’altro perché si gioca nella struttura che a novembre funge da Training Center per il torneo dei maestri. Ovviamente, cambia la stagione e la collocazione nel calendario, dunque la superficie sarà la terra rossa. “La prima edizione del Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ è una grande notizia per il Circolo della Stampa Sporting e per il movimento tennistico piemontese, per almeno tre motivi – dice Pietro Garibaldi, presidente del Circolo -. Innanzitutto il torneo segna il ritorno del grande tennis nel restaurato Campo Stadio del Circolo della Stampa Sporting che ospitò gli Internazionali del 1961 e degli incontri di Coppa Davis degli anni ‘70. Il secondo motivo riguarda il movimento tennistico piemontese; con il torneo di prequalificazione che si svolgerà presso il Circolo della Stampa Sporting a partire dal 23 aprile 2022, daremo a tutte le giovani leve tennistiche piemontesi e del resto d’Italia la possibilità di qualificarsi per un torneo internazionale di primo livello. Infine, il Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ conferma il ruolo del Circolo della Stampa Sporting come casa del tennis piemontese in stretto legame con tutte le istituzioni che ci hanno sostenuto in questi anni: il Comune di Torino, la Regione Piemonte, la Camera di commercio di Torino, la Sovrintendenza ai Beni Architettonici, le Fondazioni ex bancarie e lo sponsor Intesa Sanpaolo”.
Proprio nella forte presenza di Intesa Sanpaolo, title sponsor dell’evento, si ravvisa un altro elemento di contatto con le ATP Finals. Così Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo: “Nel percorso di sostegno al tennis intrapreso da Intesa Sanpaolo con le Nitto ATP Finals e le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals si apre oggi il nuovo capitolo del torneo Challenger 175. Gli atleti che si sfideranno al Circolo della Stampa Sporting, del quale sosteniamo il rilancio, esprimono capacità, energia, passione – le stesse della Banca nell’accompagnare ogni giorno lo sviluppo del Paese. Grazie a questo nuovo evento Torino si consolida come sede ideale per i grandi eventi sportivi e culturali”.
Direttore del torneo sarà Giorgio Di Palermo. “Il Challenger 175 ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ rappresenta un bel regalo per gli appassionati italiani e una nuova grande occasione per tutti i tennisti impegnati in quei giorni sulla terra rossa europea. I campioni usciti di scena nei primi giorni del Foro Italico avranno, infatti, l’opportunità di confrontarsi da domenica 14 a sabato 20 maggio al Circolo della Stampa Sporting; sugli storici campi torinesi troveranno le condizioni ideali per acquisire punti importanti per la classifica mondiale ATP. Questa nuova categoria premier garantisce, infatti, un alto tasso di qualità di tutti i partecipanti e rappresenta un’ottima opportunità per i giovani azzurri in rampa di lancio sul tour”, ha detto.
Le partite del torneo di Torino saranno trasmesse live sulla tv della Federazione Italiana Tennis e Padel SuperTennis Tv e sulla piattaforma digitale SuperTenniX. I biglietti per il torneo sono acquistabili a questo link: https://www.ticketone.it/artist/piemonte-open-intesa-sanpaolo/
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ATP Indian Wells, Medvedev: “Vorrei affrontare Alcaraz su superfici più veloci”
“Sono campi in terra rossa mascherati da hardcourt” spiega Daniil Medvedev. “Non ho giocato al meglio”

Si ferma ad Indian Wells la striscia di successi di Daniil Medvedev. Dopo tre trofei sollevati tra Rotterdam, Doha e Dubai, è il nuovo numero 1 al mondo Carlos Alcaraz a spezzare i sogni di un incredibile poker di titoli. Il tennista russo in conferenza stampa analizza la prestazione espressa sul campo e la soddisfazione per quanto fatto in settimana, tra il disappunto per la fine della serie di vittorie alle critiche ai campi da gioco.
MODERATORE: Daniil non è il risultato che speravi di ottenere. Come puoi riassumere il match con Alcaraz e la tua settimana in Indian Wells?
MEDVEDEV: “Oggi è una giornata complicata per riassumere la settimana, perché oggi è stata dura. Non ho giocato al meglio, mentre lui probabilmente ha giocato bene, e ciò accade purtroppo a volte nel tennis. È successa la stessa cosa dopo la mia partita con Novak, io pensavo di aver giocato abbastanza bene ma Novak non aveva giocato al meglio. A volte questo è quello che succede. Perché non ho giocato al meglio? Non lo so. Forse era la sua palla, forse era il vento, oggi era piuttosto ventoso, e per lui è stato più facile gestirlo. Non ci sono dei veri motivi, a volte nel tennis non ci sono. Deluso dal risultato, ma la settimana è stata sorprendente. Sono felice e orgoglioso di aver raggiunto la finale ad Indian Wells, perché è un campo in terra rossa mascherato da hard court. Questo è un buon risultato per me, ho raccolto molti punti e vedo solo aspetti positivi per il resto della stagione, ho già fatto più punti rispetto allo scorso anno a questo punto.”
D. So che non hai giocato al meglio oggi e so che hai visto molte volte Carlos giocare. Guardi un sacco di tennis. Questa è la prima volta che hai giocato contro questa versione di Alcaraz. Com’è stato giocare contro di lui?
MEDVEDEV: “Sta giocando bene. Oggi ha servito molto bene. Ha giocato un ottimo serve and volley. Sapevo già che non sarebbe stato facile portare a casa la partita, specialmente trattandosi di una finale. Ho pensato alla mia partita con Novak allo US Open e ho provato a fare lo stesso, mettere pressione su di lui. Non è facile giocare contro di lui. Mi piacerebbe assolutamente giocare contro di lui su altre superficie, forse un po’ più veloci per vedere se posso fare di meglio. Non so se è stato il suo gioco che non mi ha permesso di giocare il mio miglior livello oggi o semplicemente, per qualsiasi motivo, non ho giocato al mio livello migliore. Mentalmente ero pronto per la partita. Non mi sento come se avessi preso sottogamba la sfida. Sapevo di avere un avversario duro dall’altra parte. Ha giocato bene. Hai giocato degli ottimi dropshot in dei momenti chiavi, alcuni buoni vincenti per piazzare il break. Non ho molto altro da aggiungere.”
D. Sei stato il numero 1 al mondo e Carlos tornerà al numero 1. Come giocatori come valutate la classifica in questo momento con la situazione di Novak e il fatto che non sia stato in grado di giocare molto? È un vero numero 1 nella tua mente?
MEDVEDEV: “Sì, al 100% perché è certo che Novak è stato sfortunato a non poter giocare tutti i tornei, e sono sicuro che tutti vorrebbero vederlo giocare, perché è bello vedere Novak giocare. Gioca molto bene. Ma è quello che è. Pensa se sei vittima di un infortunio, Rafa è stato fuori per un po’ di tempo. Possiamo anche dire se Rafa non fosse stato infortunato sarebbe stato il numero 1. Non possiamo saperlo perché è stato fuori per infortunio. Lo stesso vale per Novak. Sicuramente se Novak fosse stato in grado di giocare l’anno scorso e quest’anno tutti i tornei, c’è la possibilità che le classifiche sarebbero state diverse. Ma … non ci dovrebbero essere dei “ma”. Carlos è meritatamente il numero 1. Ha conquistato più punti di tutti gli altri nelle ultime 52 settimane, ed è così che funzionano le classifiche. Sì, è stato anche il n. 1 alla fine dello scorso anno, è qualcosa che non io non sono riuscito a raggiungere e proverò di sicuro a farlo nella mia carriera.”
D. Le tue performance qui ad Indian Wells negli ultimi 12 giorni ti danno fiducia per la stagione sulla terra rossa?
MEDVEDEV: “Un po’ difficile dare una risposta, perché ho detto molto su questi campi e non voglio tornare sulle mie parole dette nei giorni precedenti e qui comunque non devi scivolare. Lo scivolamento è qualcosa che per me non è facile da fare sui campi in terra rossa. Ma ho fatto dei buoni risultati nel passato in alcuni tornei importanti. Mi sento benissimo in questo momento in questa parte della stagione, mentalmente, fisicamente, onestamente, sono soddisfatto del mio tennis. Quindi non vedo l’ora che inizi la stagione sul rosso ma prima voglio provare a fare bene a Miami, dove troveremo campi in duro ma che forse saranno molto lenti.”
D. Hai appena detto che sei ovviamente deluso al risultato finale. Questo peserà su di te anche tra un giorno o due o la supererai abbastanza rapidamente, considerando le condizioni odierne e quanto bene stesse giocando Alcaraz?
MEDVEDEV: “Penso che supererò abbastanza rapidamente questa sconfitta. Tutto dipende da quante finali hai perso di fila, quali erano i risultati precedenti. Mi sento abbastanza bene, ho vinto tre tornei, sono riuscito a fare il mio miglior risultato ad Indian Wells. Prima di oggi non ero mai andato oltre gli ottavi e già la mia seconda partita è stata una sfida finita al terzo set. Ci sono molti aspetti positivi, sicuramente sarò deluso di non aver vinto la finale, ma posso già dire che proverò a vincere il prossimo torneo e vincere qui l’anno prossimo. Non penserò troppo a questo, ma ne discuterò con il mio allenatore, di sicuro.”
D. La tua striscia vincente è finita ma è anche un senso di sollievo, con la pressione per mantenere viva la striscia che sparisce?
MEDVEDEV: “Sono davvero deluso perché in passato ne ho conquistate 20 di fila. Sarebbe bello provare a batterlo e provare a prolungarlo il più a lungo possibile. È bello avere queste strisce di vittorie. Ti senti benissimo, perché quando sei in una striscia vincente hai affrontato più deboli in classifica sia alcuni dei migliori. A meno che tu non giochi sei 250 di fila, ma è raro. Sono davvero deluso dal fatto che sia finita, ma ho guadagnato molta fiducia da questa serie. L’anno scorso, è quello che mi mancava, una striscia di vittorie di questo tipo. Sono riuscito a vincere 19 partite di fila. Ne sono orgoglioso, e ora è il momento di provare a costruire una nuova serie. Non c’è altro modo nel tennis.”
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ATP Indian Wells, Alcaraz: “Mi aspettavo una partita più dura. Sentiamo la mancanza di Novak”
“Il mio tennis non è migliorato, ma ora non subisco la pressione” Sul ritorno al numero 1, Carlos Alcaraz dice: “Essere davanti a giocatori come Novak Djokovic e gli altri top player è straordinario”

Vittoria e ritorno in vetta al ranking. La domenica di Carlos Alcaraz in quel di Indian Wells non poteva avere un finale migliore. Il tennista spagnolo si scrolla di dosso i fantasmi dei problemi fisici di inizio anno e con una solida prestazione regola in due set il russo Daniil Medvedev. Nella conferenza stampa post match lo spagnolo commenta le sue prestazioni nel deserto della California e la gioia di essere tornato in testa alla classifica mondiale ATP.
MODERATORE: Benvenuti alla conferenza stampa di Carlos Alcaraz. Prima di tutto, congratulazioni, Carlitos. Il tuo primo titolo qui a Indian Wells, il tuo terzo titolo ATP Masters 1000 e tornerai al numero 1 del mondo. Potresti riassumere la tua settimana qui a Indian Wells.
ALCARAZ: “È fantastico sollevare il trofeo qui e riconquistare la posizione numero 1 del ranking. Direi che questo è stato il torneo perfetto. È stata un’ottima settimana per me, volevo davvero vincere questo torneo e per me è fantastico.”
D. Quali progressi hai fatto nel tuo gioco dallo scorso anno quando qui ad Indian Wells hai giocato la partita con Nadal, e 12 mesi dopo sei il numero 1 al mondo? Cosa hai migliorato nel tuo tennis?
ALCARAZ: “Non penso che il mio tennis sia migliorato così tanto dallo scorso anno. Quello che ho migliorato molto è il non subire la pressione, giocare in maniera rilassata. Questa è per me la cosa più importante. Ecco perché mostro un ottimo livello di gioco, perché mi sento come se non ci fosse pressione su di me. Sto giocando rilassato e direi che ho migliorato molto questo aspetto. È per questo che sto giocando ad un buon livello.”
D. Guardando dall’esterno, sembra che quando giochi, non hai dubbi sui tuoi colpi. È vero? Hai completa fiducia nei tuoi colpi ogni volta che colpisci la palla? Perché sembra davvero che tu non abbia dubbi su quello che stai facendo e su quale sia la cosa giusta da fare.
ALCARAZ: “Non ho dubbi sui miei colpi. Mi sento davvero a mio agio in campo. Mi fido di ogni colpo che gioco. È per questo che sto giocando un ottimo livello, perché se sbaglio qualcosa, non mi importa di aver commesso un errore. Sto solo cercando di giocare al 100% ogni colpo.”
D. Il tuo match è durato un minuto in meno rispetto al primo set della finale femminile. Ti sei sorpreso da quanto bene sei riuscito a giocare oggi e di quanto sei stato dominante? O ti aspettavi che fosse così?
ALCARAZ:” Onestamente, non me lo aspettavo. Mi attendevo una partita più dura. Ma possiamo dire che ho giocato in maniera perfetta. Ho già detto in passato che contro Daniil devi giocare al meglio e devi gestire l’aspetto tattico al massimo. Contro di lui è sempre una partita tattica e oggi sono stato perfetto. Ecco perché è sembrato un successo facile, ma non è stato così” (sorridente).
D. Di nuovo al n. 1. Come ti senti ora a riuscirsi di nuovo?
ALCARAZ: “È bello tornare al numero 1. Ovviamente ogni giocatore vuole essere il numero 1, e per me è di nuovo un sogno diventato realtà. Ovviamente essere davanti [in classifica] a giocatori così importanti come Novak e come gli altri top player, è una sensazione straordinaria.”
D. Congratulazioni. Molti giocatori possono essere nervosi nel giocare le finali dei tornei importanti come Indian Wells, US Open, ma guardandoti sembra che tu sia molto sciolto e rilassato. Hai un segreto su come riesci a farlo?
ALCARAZ: “Cerco di sembrare sciolto e rilassato ma onestamente ero nervoso. Si tratta di un aspetto che ho affrontato con il mio team, capire come fare per mostrare all’avversario che sono rilassato, che mi sto godendo la finale. Ma ovviamente è normale essere nervosi e devi essere in grado di gestirlo. Tutti i migliori giocatori del mondo gestiscono la tensione davvero bene in queste sfide ed infatti esprimono un livello molto alto. Questo è quello che cerco di fare. Ma ero nervoso (sorridente).”
D. Ben fatto. È passato quasi un anno da quando hai giocato l’ultima volta con Novak Djokovic. Tu hai saltato l’Australian Open; lui non è presente negli Stati Uniti. È una sfida di cui senti la mancanza e che non vedi l’ora di giocare?
ALCARAZ: “Certo. Novak è uno dei migliori giocatori del mondo. Se vuoi essere il migliore, devi battere i migliori. Voglio davvero giocare di nuovo contro Novak. Sentiamo la sua mancanza nel tour e speriamo di riaverlo molto presto. Sarà incredibile giocare di nuovo contro di lui.”