Miami, Italia all'ennesimo Lorenzo: Sonego e Musetti al terzo turno

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Miami, Italia all’ennesimo Lorenzo: Sonego e Musetti al terzo turno

Battuti rispettivamente Fratangelo e Paire. “Sto giocando il mio miglior tennis”, ha detto Musetti, mentre Sonego non sente lo stress della bolla: “Vengo dai Futures, dove le condizioni erano molto peggiori!”

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Lorenzo Musetti - Acapulco 2021 (foto AMT 2021)
 

Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti, due dei tre italiani in campo sabato per il secondo turno del Masters 1000 di Miami, hanno disputato i loro match nel pomeriggio italiano e si sono guadagnati l’accesso al terzo turno. Di seguito il resoconto delle partite.

SONEGO AVANTI CON QUALCHE PATEMA

Inizia bene il torneo di Miami per Lorenzo Sonego, che, per la prima volta testa di serie in un Masters 1000, ha battuto lo statunitense Bjorn Fratangelo per 6-4 7-6 (5) in un’ora e 45 minuti. Al prossimo turno attende il sorprendente colombiano Galan, che ha battuto in tre set de Minaur; non si può fare a meno di evidenziare che si tratta di una ghiotta occasione per raggiungere gli ottavi di finale.

Dopo un 2020 di sostanziale inattività (solo dieci partite giocate, sette dopo la ripresa di agosto), l’attuale N.233 ATP (con best ranking di 99 nel 2016) ha mostrato segnali di ripresa vincendo otto partite consecutive fra il Challenger di Cleveland e Miami, dove si è qualificato prima di battere un Verdasco all’esordio stagionale e prenotare il primo incrocio in carriera con il torinese.

In una giornata piuttosto ventosa, Sonego ha concesso una palla break con un doppio fallo nel primo gioco, e ha concesso l’1-0 con un errore di dritto inside-in. Si è però rimesso subito in partita: Fratangelo non ha un servizio particolarmente potente, e Sonego ha potuto fare gioco fin dalla risposta, sfruttando anche un bell’attacco in controtempo per il 15-40. Bjorn ha inizialmente retto (bello il contropiede di dritto con cui ha salvato la seconda palla del contro-break), ma non riuscendo sostanzialmente mai a sfondare si è trovato ad andare spesso fuori giri (ha fatto solo il 43 percento di punti con la prima nel parziale, senza mai trovare soluzioni rapide), concedendone una terza con un errore di dritto prima di essere infilato da un recupero lungolinea dell’azzurro.

Bravo Fratangelo a cercare di variare direzioni e tagli per non rimanere ingabbiato nello scambio, ma di fatto Sonego non gli ha dato molto margine (anche perché il suo dritto in corsa è sempre stato consistente) e sul 3-2 è passato a zero, trovando un bel lob e leggendo una smorzata prima di passare con una gran difesa in allungo. Il set sembrava finito, ma in quel momento sono arrivati due giochi molto negativi da parte dell’azzurro, che ha concesso il contro-break con qualche imprecisione di dritto.

Il momento di scoramento è durato poco, però. Dopo un doppio fallo in apertura di game, infatti, Sonego ha tenuto la battuta per il 5-4 e vinto otto degli ultimi dieci punti del parziale, tornando a forzare gli errori di dritto di Fratangelo e guadagnandosi due set point. Lo statunitense è stato abile ad abbassare la traiettoria nella prima circostanza, ma nello scambio successivo ha subito perso campo, mettendo in rete il recupero di rovescio sulla verticalizzazione di Sonego.

Lorenzo Sonego all’Australian Open 2021 (foto Twitter @federtennis)

Nel secondo set Fratangelo ha cercato di usare molto di più lo slice di rovescio, che in situazioni molto umide resta particolarmente basso, ma ha anche iniziato a tradire un po’ di stanchezza, perdendo progressivamente brillantezza in risposta – Sonego ha vinto i primi sette punti giocati sulla prima con anche tre ace – e concedendo sempre di più l’iniziativa. Sul 3-2 in suo favore, Sonego ha trovato un bel back corto su cui ha costruito il passante del 30-30, salendo a palla break in virtù di una smorzata in rete di Fratangelo, che però si è salvato spingendo l’attacco e obbligandolo a sbagliare il lob difensivo.

Quella è stata l’unica chance creata dai due nel corso del set, anche perché Fratangelo è riuscito ad alzare le percentuali di prime in campo (48 nel primo set, circa il 40 nella prima metà del secondo per poi salire al 57, con l’80 di conversione). Era quindi inevitabile che si arrivasse al tie-break: Fratangelo ha trovato il mini-break immediato prendendo il centro del campo per colpire di dritto a uscire, ma una bella risposta di dritto in cross e un ace hanno ristabilito la parità sul 2-2. Lorenzo ha poi fallito un drop shot che ha regalato il 5-4 a Fratangelo, ma nel momento decisivo ha preso in mano lo scambio con due lungolinea che gli hanno aperto il campo per il vincente a sventaglio, prima di salire a match point su un dritto scentrato dal qualificato – la chiusura è arrivata poco dopo grazie a un servizio esterno vincente.

LE DICHIARAZIONI POST-PARTITA DI SONEGO

“Ho fatto una partita molto buona. era un impegno difficile, le condizioni erano toste e abbiamo scambiato molto. Non era facile rimanere concentrati e giocare un buon tie-break dopo due ore di gioco, quindi sono molto soddisfatto”, ha detto dopo l’incontro.

Ha poi parlato delle tensioni che stanno agitando l’ambiente del tour, con alcuni giocatori ormai insofferenti nei confronti delle condizioni in cui si svolgono i tornei: “Non mi pesa spostarmi fra le bolle dei vari tornei. Chiaramente viaggiare non è semplice in questo momento, però una volta sul posto penso solo a giocare e a divertirmi quando sono in campo. Io arrivo dai Futures, dove le condizioni erano peggiori, quindi per me va bene così. I campi sono più lenti rispetto a quelli degli ultimi tornei che ho fatto ma il caldo li rende un po’ più rapidi, quindi ci si gioca bene. Rispetto allo scorso anno mi sento molto meglio in campo, alcune girano bene alcune male, ma sto imparando tanto”.

Sui possibili avversari del terzo turno invece ha detto: “Galan l’ho affrontato nei Challenger, non me lo ricordo molto ma è uno con un ottimo dritto e che sta vicino al campo, in più in questo momento è in forma; De Minaur invece l’ho affrontato a Bercy, è un giocatore molto solido con una grande risposta, e su campi così lenti questo lo può aiutare”.

MUSETTI RAPIDO CON PAIRE

Avanza anche Lorenzo Musetti, che ha battuto Benoit Paire, tds N.23, per 6-3 6-3 in un’ora nel primo confronto fra i due. Si tratta del secondo Masters 1000 in cui il 19enne riesce a vincere due partite di fila, dopo l’ottimo esordio dello scorso anno a Roma: al terzo turno affronterà Marin Cilic (contro il quale non parte battuto), bravo a spuntarla al fotofinish con Garin.

Il momento dei due non potrebbe essere più diverso: Musetti si è appena guadagnato l’ingresso in Top 100, mentre Paire ha detto abbastanza chiaramente di non essere interessato ad ottenere risultati sul campo al momento, esponendo il suo approccio agli ultimi tornei in questo modo: “Vado a giocare ad Acapulco e Miami dopo averci riflettuto a lungo e il mio obiettivo sarà semplicemente quello di avere il sorriso in campo e divertirmi a colpire la palla, senza preoccuparmi di vincere o perdere“.

La curiosità principale quindi riguardava quale Paire si sarebbe visto in campo, e inizialmente sembrava che il francese volesse provarci: una risposta vincente di rovescio gli ha dato due palle break nel primo game, e un errore in lunghezza di Musetti con il colpo monomane l’ha portato avanti 1-0. Il toscano è tornato subito in partita, causando un errore di volo con un passante nerboruto e costringendo Paire a colpire un dritto in corsa in corridoio per il contro-break.

Rispetto al match di Sonego, il vento l’ha fatta ancora più da padrone, e Paire si è procurato un’altra palla break grazie a un rimbalzo fedifrago e ad un buon recupero su una smorzata, ma Musetti l’ha salvata con una bella difesa seguita da un passante in corsa di dritto incrociato. L’italiano ha cercato un po’ troppo spesso la palla corta, e ne ha concesse altre due sul 3-3 quando l’avversario ha infilato una risposta vincente, ma si è salvato con una seconda vincente e con un dritto in contropiede su cui Paire ha sbagliato il recupero in chop.

Il francese ha servito molto bene la prima, vincendo otto dei primi nove punti sul colpo, ma il suo body language non è mai stato particolarmente positivo, e nel momento in cui gli è mancato quel colpo Musetti ha fatto breccia: sopra 4-3, Lorenzo ha avuto una prima palla break su due errori dell’avversario, uno di volo e uno di dritto, ma non è riuscito a far rientrare il passante di rovescio; ci hanno pensato allora due doppi falli di Paire a mandarlo a servire per il set, pratica sbrigata rapidamente anche per un atteggiamento sempre più distaccato del francese, che è passato dal giocare su uno-due colpi al non giocare proprio.

Il secondo set è stato la naturale prosecuzione del finale del precedente. Paire ha regalato il break nel terzo gioco decidendo di fare serve-and-volley su ogni punto e sbagliando due volée prima di commettere un doppio fallo sulla palla break. Musetti non ha rischiato granché, perdendo un solo punto sulla prima e uscendo da una sola situazione potenzialmente spinosa, un 15-30 sul 3-4 in suo favore risolto con due passanti di rovescio coperto. La partita si è chiusa poco dopo, quando il classe 2002 è salito a doppio match point con un altro passante monomane, stavolta lungolinea, prima di chiudere su un errore di rovescio dell’avversario.

MUSETTI: “FERMARSI PER DUE SETTIMANE È STATA LA SCELTA GIUSTA”

“È stato un incontro molto più difficile di quanto possa essere sembrato”, è stato il commento a caldo. “Lui gioca benissimo e con la risposta ti può mettere in grande difficoltà; in più ti toglie il tempo perché viene a rete e va di fretta fra un punto e l’altro. Sono stato bravo a rimanere concentrato e a sfruttare i suoi errori e le sue debolezze”.

Sui possibili avversari del terzo turno ha invece dichiarato: “Garin e Cilic sono due avversari completamente diversi, ma io sto giocando il mio miglior tennis e andrò in campo per vincere”. Durante la conferenza stampa virtuale è stato poi chiesto a Musetti se la sua posizione di campo un po’ arretrata lo possa aiutare su una superficie lenta come questa: “Non credo sia sbagliato giocare da dietro, un po’ perché i miei avversari servono bene, un po’ perché ho delle preparazioni molto ampie. Il campo è molto poroso, le palline sono molto veloci all’inizio ma si gonfiano tanto con il passare dei minuti, quindi si scambia tanto”.

Prima dei due tornei americani, Musetti si è fermato per qualche giorno, ed è convinto che questa decisione l’abbia aiutato: “A Gran Canaria mi sono sentito demoralizzato in campo, quindi ho deciso di fermarmi un attimo e saltare anche Doha, e credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro con il mio preparatore. Essere il favorito può essere scomodo, mi è successo anche qui con Mmoh, l’importante è andare in campo e non accontentarsi, ma mi ci sto abituando”.

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